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Focus On 07 giugno 2023
Il Bello e Ben Fatto (BBF) continua ad essere leva di competitività per il Made in Italy. Questa categoria di prodotti, infatti, racchiude in sé tutti quei beni che rappresentano l’eccellenza italiana in termini di design, cura nei dettagli, qualità dei materiali e delle lavorazioni. Il focus su nuovi mercati ad alto potenziale dell’area ASEAN mostra grandi potenzialità per le imprese italiane che vi si affacciano.
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Varie 17 maggio 2023
Tra gennaio e marzo 2023 le esportazioni di beni sono aumentate del 9,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, proseguendo il fisiologico calo iniziato negli scorsi mesi. La dinamica è stata trainata ancora una volta dai valori medi unitari (+10,4%) mentre il dato in volume è risultato in calo (-0,5%).
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Sasso nello stagno 17 maggio 2023
Il responso delle urne ha rinviato al prossimo 28 maggio, come emerso dai sondaggi più recenti, l’elezione del Presidente della Turchia. Nonostante il deprezzamento della lira turca, le esportazioni italiane nel Paese hanno tenuto e raggiunto i €13,4 mld nel 2022 (+41% vs 2021); il trend positivo continua anche nel 2023 con l’export che cresce del 31,4% in valore nei primi tre mesi dell’anno.
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Sasso nello stagno 08 maggio 2023
“May” è un termine che accomuna i britannici in base a diversi punti di vista: è il nome del primo ministro (Theresa) che nel 2019 per primo – e invano – ha tentato di portare il Regno Unito fuori dall’Unione europea “in modo ordinato” ed è il mese in cui Carlo III sarà incoronato succedendo a oltre sessanta re e regine. A fine aprile Italia e Regno Unito hanno siglato un memorandum d’intesa sulla cooperazione bilaterale che prevede, tra le altre, il focus congiunto su tematiche green e sostenibili. Un accordo che fa ben sperare per l’export italiano in partenza verso Londra.
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Sasso nello stagno 02 maggio 2023
Gli scontri armati che, a partire dal 15 aprile, sono scoppiati a Khartoum per poi diffondersi al resto del Sudan minacciano di gettare in una fase di protratta instabilità il terzo Paese più vasto dell’Africa. La crisi in Sudan rischia di avere conseguenze ben più ampie, intrecciandosi a motivi geopolitici e minacciando spillover rilevanti in un Sahel già provato da una nuova ondata di colpi di Stato e conflitti su risorse che, complice la desertificazione che avanza e gli eventi climatici estremi più frequenti, si fanno sempre più scarse.
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