Rapporto Export 22 giugno 2023

Rapporto Export 2023 | "Il futuro è adesso, INSIEME"

In un mondo ancora alle prese con alcuni shock e con una diffusa incertezza, le imprese italiane devono sapersi orientare sui mercati internazionali raccogliendo al contempo le sfide della transizione energetica e della rivoluzione digitale che già da ora influenzano la loro operatività: in poche parole, “il futuro è adesso”.
Il 2023 sarà un anno dalle prospettive macroeconomiche deboli, ma positive, a cui seguirà un 2024 di maggiore slancio. 
L’export italiano di beni nel 2023 crescerà del 6,8% con una vivace dinamica seppure a ritmo fisiologicamente inferiore degli ultimi due anni, superando i 660 miliardi di euro. Il ritmo rimarrà sostenuto nel 2024 al +4,6% per poi assestarsi al +3,8% medio annuo nel biennio successivo.
Tra le geografie di destinazione la crescita è sempre più robusta in mercati come i Paesi del Golfo, Cina e India, Thailandia e Vietnam, ma anche Messico e Brasile. Sono Paesi che stanno intraprendendo un percorso di transizione energetica e trasformazione digitale, senza dimenticare gli Stati Uniti e la Croazia, “new entry” dell’Eurozona e porta d’ingresso ai mercati della regione balcanica.
Transizione energetica e rivoluzione digitale stanno emergendo sempre più chiaramente come fenomeni destinati, con velocità diverse, a incidere profondamente sulla capacità delle imprese di presidiare i mercati esteri.
Per la prima volta il Rapporto Export analizza anche i flussi internazionali di beni ambientali in cui rientrano i beni connessi alla protezione dell’ambiente – come ad esempio i convertitori catalitici per veicoli – e quelli adattati per essere più rispettosi dell’ambiente o “più puliti”, come biocarburanti, batterie senza mercurio e auto ibride ed elettriche. L’export italiano di beni ambientali è atteso crescere nel 2023 del 9,3% e il prossimo anno del 9,7%, accelerando poi a circa il 14% all’anno in media nel 2025-26. 
È forte la spinta degli investimenti in nuove tecnologie come il 4.0 e l’intelligenza artificiale, ma sono necessari anche formazione e nuovi modelli di business: le imprese che investono in 4.0 e innovano il proprio modello di business hanno una probabilità di esportare superiore di circa tre volte rispetto a quelle che investono senza modificare il proprio modello.

In questo quadro, il Rapporto Export delinea le direttrici dell’export di oggi e di domani, sottolineando le opportunità offerte da mercati già presidiati e soprattutto da geografie che si dimostrano sempre più dinamiche e resilienti. In questo percorso, SACE è “insieme” alle imprese.

 

Le geografie più dinamiche (valori correnti; var. % annua)

Fonte: Elaborazioni SACE su dati Istat e Oxford Economics

 

 

Scarica il documento

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
 
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.