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Sasso nello stagno 09 agosto 2017
L’abbandono da parte degli Stati Uniti della Trans-Pacific Partnership (TPP) offre alla Cina la possibilità di farsi capofila di un’importante integrazione economica nell’area dell’Asia-Pacifico, attraverso la Regional Comprensive Economic Partnership (RCEP) e di andare oltre, cercando di coinvolgere anche i paesi dell’America Latina.
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Sasso nello stagno 01 agosto 2017
Uno degli effetti della globalizzazione è stato quello di favorire lo sviluppo dei paesi emergenti che nel tempo hanno assunto un ruolo geopolitico sempre più rilevante. Con l’economia che è diventata sempre più integrata e competitiva, gli equilibri mondiali sono mutati. I paesi avanzati hanno visto diminuire il proprio peso sul Pil globale a scapito della quota detenuta dai paesi emergenti (Figura 1); su tutti, la Cina ha mostrato l’evoluzione più consistente con un incremento di quasi 15 punti percentuali negli ultimi trent’anni. L’ascesa economica di queste geografie è evidente anche dal lato della produzione manifatturiera. Attratti dal basso costo della manodopera e dalla necessità di un presidio in mercati ad alto potenziale di domanda, un numero crescente di imprese dei paesi avanzati ha optato per l’internazionalizzazione dei processi produttivi in queste economie: ciò in parte spiega perché dal 1990 al 2010 la produzione manifatturiera dei paesi del G7 sul totale mondiale è diminuita di circa il 18% , facendo strada, tra gli altri, ad alcuni paesi emergenti quali Cina, India, Indonesia, Polonia e Thailandia.
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Update Espresso 28 luglio 2017
Leggi il nuovo Update Espresso su Russia, Guatemala-Honduras, Cina, Mozambico e automazione negli Stati Uniti
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Update Espresso 21 luglio 2017
Leggi il nuovo Update Espresso su Iran, Sudafrica, Grecia, Brasile e petrolio
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Sasso nello stagno 20 luglio 2017
Il protezionismo è tornato ad essere un tema centrale nel dibattito politico internazionale. La vittoria del “Leave” nel referendum sulla Brexit e l’elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti hanno fatto riemergere l’idea che un maggiore nazionalismo (commerciale e politico) possa essere un fattore di protezione dell’economia locale e di rilancio dell’attività economica. Non a caso il tema del protezionismo sta riscuotendo ampio supporto nei Paesi avanzati, in particolare in quelli in cui è più impellente la necessità di stimolo della crescita.
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