Varie 11 agosto 2023

Che export tira? Giugno 2023

Tra gennaio e giugno 2023 le esportazioni italiane di beni in valore sono cresciute del 4,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, proseguendo la fase di rallentamento (+4,8% a gen-mag’23 vs. gen-mag’22). Tale performance continua a essere guidata dai valori medi unitari (vmu; +7,2%), mentre la componente in volume è in flessione del 2,9%.

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. A giugno le vendite oltreconfine sono tornate a registrare un incremento, seppur contenuto, rispetto al mese precedente (+0,4%) bilanciato verso sia i Paesi Ue (+0,5%) che quelli extra-Ue (+0,3%). Nel secondo trimestre, tuttavia, la dinamica è risultata in flessione (-3,2%) rispetto al periodo gen-mar’23.

Il trend. Segna un aumento anche l’export su base annua (+1%), con il maggior contributo da settori quali meccanica strumentale (+12,4%), autoveicoli (+43%) e mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli; +18,8%).

Contesto globale. Continua a crescere l’avanzo commerciale (€7,7 mld vs. €4,7 mld di maggio), dove si conferma il maggior apporto dei mercati extra-Ue.

 

2. Come è andata nel primo semestre?

Tra gennaio e giugno 2023 le esportazioni italiane di beni in valore sono cresciute del 4,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, proseguendo la fase di rallentamento (+4,8% a gen-mag’23 vs. gen-mag’22). Tale performance continua a essere guidata dai valori medi unitari (vmu; +7,2%), mentre la componente in volume è in flessione del 2,9%.


2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Le vendite verso i Paesi Ue hanno riportato un rialzo relativamente modesto (+1,8%), con performance sostenute verso importanti mercati quali Spagna (+5,7%), Francia (+5,5%) e Paesi Bassi (+3,5%). Più debole l’incremento per Polonia (+2,6%), a fronte di contrazioni per Germania (-0,9%) e Belgio (-10,7%).

Si conferma ancora una volta più vivace l’andamento verso i Paesi extra-Ue (+6,9%). Guida la crescita dell’export la Cina (+45,6%), seguita da India (+12,2%) e Paesi del MERCOSUR (+10,4%); buoni aumenti anche per Stati Uniti (+5,6%) e Svizzera (+4,7%); in calo Giappone (-0,9%), Regno Unito (-1,5%) e Russia (-17,8%).

 

2.2. Focus Paesi

Nella prima metà dell’anno l’export di meccanica strumentale ha registrato un marcato rialzo verso l’India (+20,4%) e buoni incrementi verso Regno Unito (+6,9%) e Austria (+4,3%). La domanda di prodotti chimici è risultata in aumento da Vienna (+5,5%) ma in flessione – in linea con l’andamento delle vendite del settore verso il mondo – da Londra (-1,2%) e Nuova Delhi (-6,5%). Particolarmente sostenute, invece, le esportazioni di mobili dirette in India +43,4%, a fronte di un calo contenuto verso il Regno Unito (-1,9%) e più intenso verso l’Austria (-5,7%).

2.3. Focus industrie e settori

A livello di raggruppamenti principali di industrie, i beni strumentali continuano a segnare crescite a doppia cifra (+12,9%) guidate dai vmu ma con l’apporto dei volumi che è tornato in territorio positivo, seppur ancora in misura modesta. Significativo anche il rialzo dei beni di consumo (+8%), nonostante gli andamenti eterogenei tra i beni durevoli (+1,8%) – che mostrano un forte calo del dato in volume (-8,9%) – e quelli non durevoli (+9,3%), sostenuti dalla farmaceutica (+14,8%). Si intensifica la flessione dei beni intermedi (-3,6%), a causa dell’ampio contributo negativo in volume (-8,5%). In deciso calo anche l’energia (-21,9%), al netto della quale l’export crescerebbe del 5,3%.

L’export di alimentari e bevande è risultato in crescita dell’8,6%, grazie principalmente al supporto della domanda dei Paesi Ue (+13,2%). Tra questi si distinguono le performance di Romania (+22%), Polonia (+21,9%) e importanti partner commerciali come Francia (+15,5%), Spagna (+12%) e Germania (+11,6%).

Il buon incremento della domanda di apparecchi elettrici (+4,9%), sempre più rilevanti per la transizione green, è sostenuto da mercati come Stati Uniti (+14,9%), Regno Unito (+11,7%) e Svizzera (+9,7%). In contrazione invece le vendite di articoli in gomma e plastica (-2%), su cui pesano i cali di Stati Uniti (-8,2%) e Germania (-4,8%), a fronte di dinamiche positive in altre numerose destinazioni.

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Sasso nello stagno 21 settembre 2023
Note positive per il settore arrivano dal fatturato: nel primo semestre del 2023 il Sistema Moda è cresciuto, a prezzi correnti e sia sul mercato interno sia sui mercati esteri, del 7,2%; note "dolenti" arrivano invece dal volume della produzione che risente del raffreddamento del ciclo manifatturiero, a sua volta riflesso sia di un calo fisiologico dopo la forte ripresa post-Covid sia della perdita del potere d’acquisto dei consumatori causato dall’inflazione elevata. Le imprese italiane che operano nel Sistema Moda possono guardare con ottimismo alle opportunità provenienti dai mercati esteri verso cui l'export del settore è cresciuto del 4,1% nei primi sette mesi dell'anno.
Varie 15 settembre 2023
Nei primi sette mesi del 2023 l'export di beni è cresciuto del 2,3% in valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, accentuando il rallentamento iniziato negli scorsi mesi (+4,1% a gen-giu’23 vs. gen-giu’22). Il traino è stato fornito ancora una volta dai valori medi unitari (+6,8%), a fronte di un dato in volume in calo del 4,2%.
Sasso nello stagno 13 settembre 2023
Terzo partner commerciale, dopo Germania e Cina, e con un interscambio di beni tra i due Paesi che nel 2022 ha superato i €3,7 miliardi (in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente, con un avanzo di €700 milioni per l’Italia), l’Italia ricopre un ruolo di rilievo come partner commerciale della Serbia.