Varie 16 giugno 2023

Che export tira? Aprile 2023

Tra gennaio e aprile 2023 le vendite estere di beni sono cresciute del 5,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dando seguito al fisiologico calo iniziato negli scorsi mesi. La performance continua a essere guidata dai valori medi unitari (+9,1%), a fronte del calo della componente in volume (-2,9%).

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. Ad aprile l’export è risultato in calo su base mensile (-1,7%), il secondo consecutivo, per via della riduzione verso sia i Paesi Ue (-1,5%) sia quelli extra-Ue (-2%). In conseguenza, tra febbraio e aprile 2023 la dinamica delle vendite estere ha registrato una flessione del 2,2% rispetto ai tre mesi precedenti.

Il trend. Le esportazioni su base annua si sono contratte – per la prima volta da febbraio 2021 – del 5,4%. L’andamento negativo è spiegato soprattutto dalle flessioni di metalli (-20,1%), articoli farmaceutici (-22,1%), raffinati (-31,7%) e prodotti chimici (-14,7%).

Contesto globale. L’avanzo commerciale ad aprile è risultato contenuto (€318 mln).

 

2. Come è andata nei primi quattro mesi?

Tra gennaio e aprile 2023 le vendite estere di beni sono cresciute del 5,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dando seguito al fisiologico calo iniziato negli scorsi mesi. La performance continua a essere guidata dai valori medi unitari (vmu; +9,1%), a fronte del calo della componente in volume (-2,9%).

 

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

L’export verso i Paesi Ue ha riportato un aumento del 3,4%, con i rialzi maggiori che sono stati registrati per Francia (+7,5%), Spagna (+7,4%), Paesi Bassi e Austria (+7,2% entrambi). Ancora debole la dinamica per la Polonia (+0,7%), mentre è rimasta invariata in Germania; in negativo il Belgio (-5,6%).

Si mantiene più elevata la crescita delle esportazioni verso i Paesi extra-Ue (+9%), che mostrano sempre andamenti eterogenei. In evidenza la Cina (+69,4%), ancora sulla spinta della farmaceutica. Incrementi significativi per India (+12,4%) e Stati Uniti (+8,9%); in contrazione Giappone (-6,8%) e Russia (-10,8%).

 

 

2.2. Focus Paesi

Nei primi quattro mesi dell’anno le esportazioni di tessile e abbigliamento sono risultate in aumento verso Spagna (+8,3%) e Stati Uniti (+6,8%), ma in forte contrazione in Svizzera (-16,4%), hub europeo del settore. Gli apparecchi elettrici, funzionali alla transizione energetica, hanno visto la loro domanda crescere verso tutte e tre le destinazioni: Berna (+15%), Washington (+14,2%) e Madrid (+4,6%). L’export di prodotti chimici, invece, ha riportato un marcato incremento verso gli Stati Uniti (+26,4%), a fronte di un ampio calo verso sia la Svizzera (-7,6%) che la Spagna (-9,4%).

 

 

2.3. Focus industrie e settori

A livello di raggruppamenti principali di industrie, sono i beni strumentali a guidare la crescita (+12,1%), nonostante l’apporto negativo dei volumi (-1,3%). Rimane sostenuto anche l’aumento dei beni di consumo (+9,4%), che scontano tuttavia una crescita modesta dei beni durevoli (+0,9%). Prosegue invece a doppia cifra l’incremento dei beni non durevoli (+11,2%), spinto dalla farmaceutica.

Leggermente in negativo, invece, i beni intermedi (-0,8%), per cui a un aumento dei valori medi unitari dell’8,4% corrisponde un decremento di pari entità dei volumi. Registra infine una contrazione significativa l’energia (-9,5%), dovuta al calo dei prezzi dei prodotti energetici.

 

 

Le vendite di articoli farmaceutici segnano un incremento importante (+17,6%), grazie alla crescita della domanda extra-Ue (+48,4%). Particolarmente forti i rialzi verso Cina (+983,9%), grazie alle vendite di un farmaco contro il Covid-19, e Svizzera (+43,5%).

A doppia cifra anche la crescita dei mezzi di trasporto (+10,7%), specie per gli autoveicoli (+22,7%). Il settore è sostenuto da importanti partner Ue quali Spagna (+35,5%) e Germania (+27,4%). Risulta in calo, invece, l’export di metalli e prodotti in metallo (-6,7%) – soprattutto nei comparti dei metalli preziosi e della siderurgia. Rimangono in positivo alcuni mercati extra-Ue quali Stati Uniti (+25%), Giappone (+21,3%), Regno Unito (+17,4%) e Paesi ASEAN (+15,5%).

 

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 06 dicembre 2024
I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.
Focus On 25 novembre 2024
Economia circolare, a che punto siamo? Quali sono i settori chiave? Cosa possono fare le filiere per migliorare la produttività?
Varie 15 novembre 2024
Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni hanno registrato un moderato calo su base annua (-0,7%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,6%) non pienamente compensato dall’aumento dei valori medi unitari (+1,9%).