Varie 17 marzo 2023

Che export tira? Gennaio 2023

L'export a gennaio è cresciuto del 15,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, sulla spinta dei valori medi unitari (+12,7%) e, in parte, del dato in volume (+2,4%).

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. A gennaio l’export ha registrato un debole aumento rispetto al mese precedente (+0,2%), con un moderato incremento verso i Paesi extra-Ue (+0,8%), a fronte di una lieve contrazione verso l’area Ue (-0,4%). Tra nov’22-gen’23 le vendite sono cresciute del 2,9% rispetto al trimestre precedente.

Il trend. L’export a gennaio è cresciuto del 15,3% su base annua, sulla spinta dei valori medi unitari (vmu; +12,7%) e, in parte, del dato in volume (+2,4%).

Contesto globale. Il saldo commerciale a gennaio è negativo (-4,2 mld di euro), con un deficit energetico di poco superiore a quello di un anno prima; in rialzo l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici.

 

2. Come è andata a gennaio 2023?

La buona dinamica registrata nel primo mese del 2023 è stata diffusa a tutti i principali settori, specie articoli farmaceutici (+53,9%), con l’eccezione dei mezzi di trasporto (-1,6%). In particolare, la crescita delle esportazioni in valore ha accelerato in termini tendenziali e si è confermata superiore a quella dell’import per il secondo mese consecutivo.

 

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Le vendite di beni verso i Paesi Ue hanno segnato un rialzo dell’11,3%. In evidenza il buon andamento di Austria (+19,1%) e Francia (+17,1%), terzo partner commerciale dell’Italia; mentre il ritmo di crescita è stato inferiore alla media per le vendite verso Polonia (+7,2%), Germania (+6,1%) e Spagna (+6%).

Più vivace la dinamica dell’export verso i Paesi extra-Ue (+20,5%), pur mostrando andamenti eterogenei. In marcato rialzo la Cina (+137,5%), spinta da un effetto base favorevole e dai primi segnali di riapertura. Aumenti modesti per India (+8,9%) e Stati Uniti (+1,3%); in ampio calo Giappone (-13,8%) e Russia (-37%). 

  

2.2. Focus Paesi

A gennaio le esportazioni di articoli in pelle hanno segnato aumenti superiori alla media del settore in Belgio (+31,4%) e Cina (+24,6%) e un incremento più contenuto in Svizzera (+9,9%), primo settore di export verso il Paese. La domanda di meccanica strumentale è stata elevata a Berna (+32,3%) e meno intensa a Bruxelles (+7,2%); è risultata in contrazione invece quella da Pechino (-11,4%). L’export di articoli farmaceutici ha registrato una crescita a tripla cifra verso la Cina, sostenuta in Svizzera (+77,6%) e modesta in Belgio (+5%), hub europeo del settore.

 

2.3. Focus industrie e settori

A livello di raggruppamenti principali di industrie, i beni di consumo aprono il 2023 con una crescita sostenuta grazie al traino dei beni non durevoli (+25,6%), specie dei prodotti farmaceutici; meno marcato l’incremento per i beni durevoli (+8,8%), quali mobili, elettronica di consumo e strumenti musicali.

A doppia cifra, sebbene più contenuto, l’aumento dei beni strumentali (+11,4%), che registrano tuttavia un calo in termini di volume (-4,1%). Anche i beni intermedi registrano una contrazione in volume (-2,1%) più che compensata dalla crescita dei valori medi unitari che permette al raggruppamento di crescere dell’11,1% nel primo mese dell’anno.

 

Crescono al di sopra della media le vendite oltreconfine di automotive (+22,1%) grazie all’elevata domanda proveniente da alcuni importanti partner commerciali quali Germania (+56,6%), Spagna (+35,1%) e Stati Uniti (+26,4%).

L’aumento è a doppia cifra anche per gli apparecchi elettrici (+10,6%), che vedono una crescita diffusa a tutti i principali partner con picchi in mercati quali Austria (+49,8%), Svizzera (+26,6%) e Paesi OPEC (+26,2%). Contenuto, invece, l’aumento per l’export di mobili (+1,1%) che, a una dinamica positiva verso i Paesi Ue (+8,4%), contrappongono una flessione verso le destinazioni al di fuori del Mercato Unico (-6%).

  

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