SACE 5 anni di Push Strategy: 1,6 miliardi di euro di contratti generati e oltre 2.000 imprese coinvolte nei business matching
5 anni di operatività, 21 operazioni, circa 40 eventi di business matching tra 2.000 imprese e 19 controparti estere, 1,6 miliardi di euro di nuovi contratti generati grazie a un’intensa attività di promozione delle eccellenze italiane presso i buyer esteri identificati da SACE. Questi i principali e importanti numeri della Push Strategy di SACE, l’iniziativa lanciata nel 2017 per facilitare il posizionamento delle piccole e medie imprese esportatrici italiane nelle catene di fornitura di grandi corporate estere.
Il programma fa leva sull’esperienza maturata da SACE in quarantacinque anni di attività sui mercati internazionali, rafforzata dalla presenza stabile di SACE nei Paesi più strategici e ad alto potenziale per l’export del Made in Italy. La Rete internazionale di SACE, composta da 25 persone dislocate in 12 Uffici nei 5 continenti, è infatti un elemento chiave per il successo della Push Strategy che sfrutta i rapporti consolidati e strategici tessuti negli anni con istituzioni e controparti locali per fare da apripista all’export italiano nei mercati ad alto potenziale per il Made in Italy.
In occasione dell’evento annuale della Rete internazionale di SACE, si è fatto il punto su questo programma innovativo per il quale sono allo studio nuove operazioni, che coinvolgeranno diverse filiere del Made in Italy.
La Push Strategy, si rivolge in primis alle controparti locali - selezionati e primari buyer esteri – e prevede l’accesso a finanziamenti a medio-lungo termine garantiti da SACE, allo scopo di finanziare i loro piani di investimenti e di crescita.
Parte integrante e fondamentale dell’accordo con il buyer estero è l’impegno a valutare forniture Made in Italy per l’attuazione dei loro piani di investimenti. Un impegno facilitato da una serie di incontri di business matching, organizzati da SACE in collaborazione con le Associazioni di impresa e gli organismi del Sistema Paese presenti nelle geografie di riferimento, tra le PMI italiane interessate ad accreditarsi come fornitori ed i procurement team delle controparti estere beneficiarie delle linee di finanziamento.
Dal 2017 ad oggi, sono molte le operazioni rientrate in questo programma e SACE si pone l’obiettivo di incrementare ancora questo numero, supportando la penetrazione dell’export italiano in mercati nuovi o in cui presenta ancora ampio margine di crescita. Complessivamente sono stati organizzati da SACE, in Italia e all’estero, a supporto del posizionamento delle aziende italiane con i buyer esteri beneficiari dei finanziamenti, 39 incontri di business matching e hanno visto coinvolte circa 2000 imprese italiane partecipanti, la maggior parte delle quali PMI che hanno generato un export aggiuntivo pari a 1,6 miliardi di euro.
Tante le filiere del Made in Italy che hanno beneficiato di questa operatività che coinvolge settori molto diversificati e che ha permesso all’export italiano di raggiungere destinazioni non tradizionali e ad alto potenziale, come ad esempio Vietnam, Kuwait ma anche Brasile, India e Cina. Geografie e settori rispecchiano inoltre le indicazioni provenienti dalla Cabina di Regia per l’export e l’internazionalizzazione.
Alcuni recenti esempi
Il 2021 è stato un anno ricco di nuove operazioni nell’ambito della Push Strategy, che ha visto il coinvolgimento di numerosi partner internazionali, tra cui NutiFood, la prima operazione Push conclusa in Vietnam e nel settore Food&Beverage. Si è trattato di un finanziamento dal valore di 31 milioni di euro, realizzato grazie alla consolidata cooperazione tra HSBC e SACE in mercati e settori ritenuti prioritari. Al centro dell’operazione c’è l’impegno con NutiFood a facilitare le relazioni commerciali con le aziende italiane così da incrementare le forniture Made in Italy del Gruppo nei prossimi tre anni. SACE ha organizzato 3 business matching insieme a Nutifood, coinvolgendo 65 PMI italiane.
Un’altra prima volta è stata quella con Hengli, gruppo cinese attivo in numerosi settori tra cui quello chimico, automotive, farmaceutico e tessile. Anche in questo caso, infatti, si è trattato del primo finanziamento concluso nell’ambito della Push Strategy in Cina, un mercato in cui le prospettive per l’export italiano sono in crescita, ma dove l’elevata concorrenza delle banche locali rappresenta un ostacolo importante per le banche internazionali e italiane. La finalizzazione di questa operazione da 150 milioni di dollari ha rappresentato un risultato straordinario per l’Italia e un segnale di incoraggiamento per premere sull’acceleratore.
È stato anche consolidato il rapporto con le municipalità turche: dopo la Push Strategy conclusa con la Istanbul Metropolitan Municipality nel 2017 (una delle prime operazioni in questa operatività), nel 2021 è stato finalizzato un finanziamento a favore di Izmir Metropolitan Municipality, la terza municipalità turca. Il finanziamento di 50 milioni di euro, erogato da ING Germany e garantito da SACE, ha lo scopo di supportare l’export delle piccole e medie imprese italiane, che avranno la possibilità di far parte del piano di investimenti di Izmir per lo sviluppo e manutenzione delle infrastrutture, il trasporto ferroviario, metropolitano e su gomma e la logistica portuale. SACE ha organizzato 1 business matching insieme alla Izmir Metropolitan Municipality, coinvolgendo 40 PMI italiane.
Nel 2021 è stata conclusa l’operazione con il Gruppo Archirodon, attivo dal 1959 nel settore delle infrastrutture e costruzioni in molte geografie di rilievo per il Made in Italy, in particolare in Medio Oriente. Questa operazione è di grande importanza per SACE dal momento che si tratta del primo finanziamento nell’ambito della Push Strategy, concluso nel quadro dei principi della “Finanza Green”, attraverso l’utilizzo di un Sustainability Linked Loan. Infatti, il finanziamento da 50 milioni di dollari, erogato da HSBC, supporterà i piani di investimenti di Archirodon, che includono progetti green in Medio Oriente. Gli eventi di business matching con il Gruppo sono iniziati già lo scorso anno, vedendo la partecipazione di 107 aziende esportatrici italiane.
Infine, l’ultima operazione di Push Strategy, annunciata a giugno da SACE, vede come protagonista il gruppo minerario brasiliano CSN Mineracao, attivo nei processi di estrazione, lavorazione e vendita del ferro, che ha beneficiato di un finanziamento garantito da SACE di 375 milioni di dollari. Il primo evento di business matching si terrà entro la fine del 2022 e si prevede un potenziale coinvolgimento di oltre 450 imprese italiane.
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