Varie 16 dicembre 2021

Che export tira? Ottobre 2021

Nei primi dieci mesi del 2021 l 'export italiano di beni risulta in crescita del 18,6%. Seppur in decelerazione rispetto ai mesi precedenti le vendite oltreconfine si mantengono superiori rispetto ai livelli pre-crisi.

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. A ottobre, dopo la flessione del mese precedente, l’export italiano è tornato a crescere (+1,5% su settembre), grazie agli incrementi verso sia l’area Ue (+1,4%) sia extra-Ue (+1,6%). In rialzo a +2,4% anche il trimestre agosto-ottobre 2021 rispetto ai tre mesi precedenti.

Il trend. In termini tendenziali, le esportazioni a ottobre sono aumentate del +7,4%, una crescita in rallentamento, seppure ancora accentuata rispetto a quelle registrate nei mesi precedenti.

Contesto globale. L’incremento su base annua interessa quasi tutti i settori ed è più sostenuto verso i Paesi Ue (+10,6%) rispetto a quelli extra-Ue (+4,0%).

2. Come sta andando nei primi 10 mesi?

Tra gennaio e ottobre 2021 le vendite oltreconfine sono cresciute del 18,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante la decelerazione rispetto ai mesi precedenti (+20,1 gen-set’21 vs gen-set’20), l’export italiano si mantiene superiore ai livelli pre-crisi.

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Nei primi dieci mesi del 2021 la performance  delle esportazioni verso i Paesi Ue è rimasta sostenuta (+20%). Crescita marcata per alcuni mercati come Paesi Bassi (+31,5%), Polonia (+26%) e Spagna (+23,1%), ma significativi aumenti anche per Germania (+19,6%) e Francia (+17,7%).

Molto positivo anche l’andamento delle vendite verso i Paesi extra-Ue (+17,1%). In evidenza i rialzi dei Paesi del MERCOSUR (+33,2%), India (+32%) e Cina (+28,3%). Comunque in crescita, sebbene a ritmi inferiori alla media, l’export verso USA (+13,9%), Svizzera (+10,6%), UK (+6,3%) e Giappone (+5,3%).

2.2. Focus Paesi

Tra gennaio e ottobre 2021, l’export di mezzi di trasporto è stato particolarmente elevato verso l’India (+64,3%), trainato dagli autoveicoli, mentre si è attestato su livelli più contenuti in Polonia (+9,5%) ed è calato negli Stati Uniti (-4,9%). Le esportazioni di metalli, supportate dalla ripartenza dell’attività industriale nel corso dell’anno, hanno visto rialzi significativi nelle tre geografie (Varsavia +57,5%; Nuova Delhi +28,1%; Washington +17,6%). Anche gli apparecchi elettrici hanno registrato un’ottima performance in tutti e tre i mercati (India +39,3%; Polonia +27,6%; Stati Uniti +25,1%).

2.3. Focus industrie e settori

Nell’ambito dei raggruppamenti principali di industrie, i beni intermedi segnano l’incremento più marcato (+23,8% tendenziale nei primi 10 mesi); ampia ma inferiore la crescita dei beni strumentali (+18,1%).

La miglior dinamica dei beni intermedi è attesa continuare anche nei prossimi mesi, spinta dalla componente di prezzo legata agli aumenti del costo delle materie prime sottostanti, in particolar modo dei metalli.

Su livelli più modesti il rialzo dei beni di consumo (+12,2%), a cui contribuiscono soprattutto i beni durevoli (+32,6%), mentre quelli non durevoli ottengono un aumento inferiore (+8,5%).

In forte ripresa le vendite oltreconfine di articoli in pelle e simili (+19,3%), specie verso mercati extra-Ue come Cina (+46,9%), Stati Uniti (+43%) e Turchia (+27,1%) ma anche europei come Polonia (+42,3%) e Belgio (+28,5%).

Le esportazioni di sostanze e prodotti chimici (+18,0%) hanno segnato un’espansione verso alcuni importanti partner, come Spagna (+31,1%), Svizzera (+27,2%) e Russia (+26,6%).

Dopo il buon andamento dello scorso anno, l’export di alimentari e bevande si conferma in crescita (+10,7%), con incrementi particolarmente sostenuti in Cina (+39%), India (+41%) e Giappone (+15,4%).

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
Focus On 24 novembre 2025
Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.