Varie 15 gennaio 2024

Che export tira? Novembre 2023

Tra gennaio e novembre 2023 l’export in valore è aumentato dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’andamento continua a essere determinato dalla crescita dei valori medi unitari (+5,6%), a fronte della decisa, e superiore alle attese, flessione dei volumi (-4,6%).

1. Il mese di riferimento

La congiuntura. A novembre l’export ha registrato un calo del 2,4%, spiegato per metà dalla flessione delle vendite di beni intermedi e comune sia ai Paesi Ue (-2%) che a quelli extra-Ue (-2,9%). Stazionaria la dinamica trimestrale (-0,1% set-nov’23 vs. giu-ago’23).

Il trend. Le esportazioni sono diminuite anche su base annua (-4,4%). La contrazione è stata diffusa a tutti i principali settori, a eccezione di macchinari (+5,1%), autoveicoli (+16,6%) e alimentari e bevande (+3,9%). 

Contesto globale. L’avanzo commerciale, pari a €3,9 miliardi a novembre, si è confermato sostenuto dall’area extra-Ue, al netto di un disavanzo per l’Ue.

 

2. Come è andata nei primi undici mesi?

Tra gennaio e novembre 2023 l’export in valore ha riportato un aumento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in rallentamento dal dato precedente (+1,2%). L’andamento continua a essere determinato dalla crescita dei valori medi unitari (+5,6%), a fronte della decisa flessione dei volumi (-4,6%). 

 

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

Si conferma negativa la dinamica delle vendite verso i Paesi Ue (-1,8%), su cui pesano gli ampi cali di Germania (-3,1%) e Belgio (-16,3%). Risultano comunque in crescita importanti mercati come Spagna (+2,2%) e Francia (+1,5%). In rialzo anche l’export verso Polonia (+1,7%) e Polonia (+0,7%).

Si mantengono in aumento le esportazioni verso i Paesi extra-Ue (+3,5%), guidate dalla Cina (+20,7%). In evidenza i significativi incrementi di Paesi OPEC (+10,8%), India (+9%) e Stati Uniti (+4,3%). In positivo le vendite verso il Giappone (+1,3%), mentre è marcato il calo verso Regno Unito (-4%) e Russia (-18,7%).


2.2. Focus Paesi

Nei primi undici mesi dell’anno l’export di tessile e abbigliamento, rimasto stabile verso il mondo, ha segnato notevoli ritmi di crescita verso Giappone (+13,9%) e Francia (+13,7), a fronte di una flessione verso il Regno Unito (-2,6%). Gli autoveicoli, invece, hanno riportato performance favorevoli, seppur inferiori alla media del settore, verso tutte e tre le destinazioni: Parigi (+21,4%), Tokyo (+13,6%) e Londra (+10%). La domanda di metalli, dopo il forte rialzo del 2022, è risultata in aumento dal Giappone (+16,3%) ma in calo da Regno Unito (-5,1%) e Francia (-9,3%).

 

2.3. Focus industrie e settori

I beni strumentali si confermano il raggruppamento principale di industrie dalla crescita più pronunciata  (+9,8%) e l’unico a non segnare cali in termini di volumi. Più contenuto, ma comunque significativo, il rialzo dei beni di consumo (+3,4%), trainati ancora una volta dai beni non durevoli (+4,1%) – in primis alimentari e bevande (+6,5%) e farmaceutica (+4,2%).

In territorio negativo invece i beni intermedi (-6,4%), che scontano un’ampia flessione della componente dei volumi (-8,4%), a fronte di una tenuta dei valori medi unitari (+2,2%) nonostante i significativi incrementi registrati già l’anno precedente. Ancora in forte contrazione i prodotti energetici (-25,3%), al netto dei quali l’export crescerebbe del 2%.

 

Le vendite oltreconfine di articoli farmaceutici sono risultate in vivace aumento verso i Paesi extra-Ue (+23,8%), a fronte del deciso calo che ha riguardato i mercati Ue (-11,7%). In evidenza la crescita a tripla cifra riportata dalla Cina, sulle vendite di un farmaco anti-Covid, e la dinamica della Svizzera (+63,1%).

Evoluzione favorevole anche per la domanda di apparecchi elettronici (+1,7%), sul sostegno ancora una volta dei Paesi extra-Ue (+3,8%), tra cui si distinguono le performance di India (+52,5%), Turchia (+15,3%) e Paesi ASEAN (+9%). In negativo, invece, i mobili (-4%), che hanno mostrato flessioni diffuse a quasi tutte le principali destinazioni con alcune eccezioni come Spagna (+4,6%) e Francia (+3%).

 

Scarica il documento!

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 06 dicembre 2024
I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.
Focus On 25 novembre 2024
Economia circolare, a che punto siamo? Quali sono i settori chiave? Cosa possono fare le filiere per migliorare la produttività?
Varie 15 novembre 2024
Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni hanno registrato un moderato calo su base annua (-0,7%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,6%) non pienamente compensato dall’aumento dei valori medi unitari (+1,9%).