Varie 16 novembre 2017

Che export tira? - Settembre 2017

Il commercio mondiale è in aumento del 4,4% (in volume) nei primi 8 mesi del 2017. L’export italiano sta beneficiando del trend di ripresa degli scambi globali: +7,3% (in valore) nei primi 9 mesi dell’anno su base tendenziale. Il dato è in leggero calo rispetto alla media gennaio – agosto (pari al 7,6%), rimanendo tuttavia su ritmi nettamente superiori a quelli degli ultimi anni.

Il commercio mondiale è in aumento del 4,4% (in volume) nei primi 8 mesi del 2017. L’export italiano sta beneficiando del trend di ripresa degli scambi globali: +7,3% (in valore) nei primi 9 mesi dell’anno su base tendenziale. Il dato è in leggero calo rispetto alla media gennaio – agosto (pari al 7,6%), rimanendo tuttavia su ritmi nettamente superiori a quelli degli ultimi anni.

  

Rispetto ai primi 8 mesi (+7,2%), a settembre la media si porta al +6,4%. La dinamica dell’export si conferma comunque robusta nei mercati tradizionali e in forte espansione nei Paesi dell’Est Europa.

Prosegue la crescita nei Paesi extra-Ue (+8,4%). Cina in testa (+25,4%). Ottima performance negli USA (3° mercato di destinazione): +8,8%.

Nel trimestre luglio-settembre 2017 si rileva una crescita congiunturale dell’1,1%. A settembre, rispetto ad agosto, si registra invece una contrazione del 4,4%.

 

Le vendite in Spagna continuano a crescere sopra il 10% (in evidenza il settore farmaceutico: +23,8%). Segnali incoraggianti giungono dalla Turchia (+3,4%), grazie anche all’ottimo andamento del mese di settembre (+20,9% rispetto al settembre 2016): bene in particolare, mezzi di trasporto, metalli e chimica. Nel Regno Unito invece sta pesando l’incertezza legata alla Brexit: un modesto +2,3% l’incremento dell’export nel Paese.

  

Dal punto di vista dei principali raggruppamenti, l’export di beni intermedi registra la dinamica migliore (+7,2%). Seguono beni di consumo (+6,5%) e beni strumentali (+5,8%).

Il raggruppamento dell’energia, pur se residuale, sta fornendo un contributo positivo alle esportazioni italiane, grazie a una crescita vicina al 40%.

Tra i beni di consumo, i non durevoli hanno fatto segnare un +6,9%, i durevoli, +4,9%.

 

Il farmaceutico (+13,2%) si conferma uno dei migliori settori grazie al traino della domanda proveniente da Stati Uniti, Francia, Spagna e Regno Unito. Tra i best perfomer vi è anche il comparto degli autoveicoli (+13,1%), in virtù dell’ottimo andamento nell’area extra-Ue (+25%), specie in Cina. La meccanica strumentale, primo settore dell’export made in Italy, dà segnali di robustezza: dopo 9 mesi la crescita è pari al 6,2%.

Bene infine chimica (+10,3%), metallurgia (+8,4%) e alimentari (+7,1%).

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