Update Espresso 22 giugno 2018

Update Espresso: 22 giugno 2018

Leggi il nuovo Update Espresso su Colombia, Iraq, Italia, Vietnam e costruzioni in Qatar

 

Ogni settimana, insieme a una sintesi delle principali news su Paesi e settori, i nostri economisti a turno prenderanno un caffè insieme a voi commentando con un video la notizia più importante della settimana per indirizzarvi verso le migliori opportunità per il Made in Italy e darvi sempre il nostro punto di vista sul mondo che cambia.

 

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PAESI

 

 

COLOMBIA: Ivan Duque eletto presidente, cambiamento o restaurazione?

Ivan Duque ha vinto il ballottaggio di domenica 17 giugno con il 54%, oltre dieci milioni di voti, e sarà il nuovo presidente della Colombia. Il rivale, Gustavo Petro Urrego, ex-guerrigliero sostenuto dalla Lista della Decenza, ha raccolto il 41,7% dei suffragi a cui si sono aggiunte circa 800 mila schede bianche/nulle da parte di movimenti a matrice etnico-politica che non si sentono rappresentati.

Il partito di Duque, Centro Democratico, tuttora guidato dall’ex-presidente Álvaro Uribe (2002-2010), aveva già ottenuto a marzo la maggioranza relativa dei seggi alla Camera e intende rivedere radicalmente gli accordi di pace con uno dei principali gruppi di insorti del Paese, le Farc. Il conflitto interno, in corso dal 1964 con livelli di intensità diversi, potrebbe quindi tornare ad acuirsi.

 

IRAQ: Alleanza tra le due coalizioni sciite rivali

Le due coalizioni sciite Sairoon e Fatah, giunte rispettivamente prima e seconda nelle contestate elezioni dello scorso maggio, hanno stretto un’alleanza che potrà facilitare la formazione del nuovo governo riducendo, al contempo, il rischio di scontri armati tra le due fazioni.

L’accordo arriva in seguito alla decisione di intraprendere un riconteggio delle schede, che ha seguito i diffusi sospetti di frode elettorale e che molto probabilmente ridurrà il margine di vantaggio ottenuto dalle due coalizioni. Resta comunque improbabile uno sconvolgimento del risultato elettorale: le due fazioni avevano, inoltre, espresso la volontà di lavorare con il premier uscente Haider-al-Abadi (classificatosi terzo e sostenuto dall’occidente), che potrebbe così affermarsi per un secondo mandato in veste di candidato di consenso.

 

ITALIA: Fatturato in crescita

Le rilevazioni Istat riguardo al mese di aprile confermano una crescita in corso d’anno del 3,8% del fatturato totale. Il dato di gennaio-aprile tendenziale è in linea con quello dei primi tre mesi. Il traino continua a venire dai mercati esteri: +4,6% nel primo quadrimestre rispetto agli stessi mesi del 2017.

Da un punto di vista settoriale, tutti i raggruppamenti principali di industrie segnano un’accelerazione rispetto all’anno scorso. In particolare aumenta il fatturato dei beni strumentali (+4%) e di quelli intermedi (+4,8%); meno decisa la crescita dei beni di consumo (+2,3%), sia durevoli sia non. Nel solo mese di aprile, l’incremento maggiore degli introiti ha riguardato metallurgia e prodotti in metallo (con un tasso a due cifre) e macchinari, seguiti dalla farmaceutica. Negativo soltanto il risultato dell’estrattiva, mentre restano pressoché stazionarie le industrie alimentari e delle bevande.

 

VIETNAM: La compagnia elettrica ottiene un rating pari al sovrano

L’agenzia di rating Fitch ha assegnato per la prima volta un rating (BB) alla compagnia nazionale vietnamita dell’energia elettrica, EVN. La utility, interamente posseduta dal governo, monopolista del settore e verticalmente integrata nella generazione, trasmissione e distribuzione di energia, è stata valutata al pari del rischio sovrano. Questo potrebbe consentire alla compagnia di emettere obbligazioni in dollari e un più facile accesso a finanziamenti internazionali. Gli investimenti attesi nel settore, secondo i piani governativi, dovrebbero sfiorare gli 80 miliardi di dollari entro il 2025, di cui circa 50 miliardi in nuove centrali. Quelle idroelettriche rimangono la prima fonte energetica del Paese (37% nel 2017), ma la sfida principale concerne lo switch da carbone (32%) a gas (27%) e l’ampliamento dell’offerta. Sebbene richieda uno sforzo finanziario notevole, il settore si presenta meglio rispetto alla media regionale con un tasso di elettrificazione pressoché totale (nel 1990 una famiglia su 4 non aveva accesso all’energia elettrica) e un tasso di dispersione di corrente del 9%.

 

 

SETTORI

 

 

COSTRUZIONI: Qualche scricchiolio in Qatar, aspettando i Mondiali di calcio del 2022

Il boicottaggio in corso da parte dei Paesi dell’area del Golfo e il destino incerto del mondiale di calcio (diverse federazioni calcistiche, tra cui quella tedesca, potrebbero rinunciare) rischiano di compromettere l‘andamento del settore. Uno studio di Cornerstone Global segnala un aumento significativo delle denunce per mancato pagamento da parte dei committenti già nel 2015.

Nel 2017 hanno lavorato in Qatar 67 tra i primi 250 contractor internazionali tra cui 5 italiani. Secondo Ance, il Qatar alla fine del 2016 occupava il 2° posto per valore delle commesse in corso da parte di contractor italiani, dietro alla Turchia, con circa 6,9 miliardi di euro. L’indice di rischio dei progetti elaborato da BMI/Fitch attribuisce attualmente al Paese uno score di 61,1 (0 rischio estremo; 100 rischio nullo) e lo colloca al 2° posto in Medio Oriente dietro agli Emirati, ma segnala anche un rischio superiore alla media per quanto riguarda le violazioni contrattuali (40 su 100).

 

 

I NUMERI DELLA SETTIMANA

 

+8,8% Previsioni di crescita del consumo privato in India per il 2018
+4,4% Aumento dei prezzi al consumo in India ad aprile 2018 anno su anno (ultimo mese disponibile)
84,6 Fiducia dei consumatori indiani in H2 2017 secondo il consumer confidence index di MasterCard, in calo da 95,3 in H2 16

 

 

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Varie 16 aprile 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Focus On 10 aprile 2024
Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
Varie 15 marzo 2024
A gennaio 2024 il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).