Focus ON - Dati che volano alto: il racconto dell’aerospazio

Il comparto dello Spazio nello specifico, ha un valore aggiunto per addetto significativamente superiore a quello dell’industria italiana in generale (+65%), anche grazie agli importanti investimenti: le imprese che operano in questa specifica filiera sono quelle che hanno maggiormente investito in attività di Ricerca&Sviluppo nel periodo 2023-2025 (ben il 67,8% rispetto al 16,6% della media italiana; sono il 69,9% se si considerano le tecnologie digitali più in generale, rispetto al 23,5% delle media nazionale). Secondo Istat il valore aggiunto di questo settore è di €2 miliardi, occupa oltre 23mila dipendenti, esporta beni per €2,1 miliardi e investimenti per €1,3 miliardi. Le imprese attive sono più grandi e più internazionali della media italiana: le grandi aziende generano il 78,2% del valore aggiunto (31,7% in media in Italia) e il 90,4% del valore aggiunto viene da aziende multinazionali.

Esportare il Futuro: il boom del Made in Italy
La domanda internazionale di beni in questo settore, cruciale per le connessioni di un mondo globalizzato e sempre più curioso di viaggiare ed esplorare – persino oltre i confini terrestri -, spinge i diversi produttori a una forte competizione internazionale. L’Italia è tra i principali player, risultando come decimo esportatore con un peso nell’export mondiale dell’1,7%; un dato però influenzato da una performance abbastanza negativa nel 2024 (-15,1%), dopo tre anni di forte espansione con una crescita media annua di circa il 18,6%. Negli ultimi anni il Made in Italy ha rafforzato la propria presenza nel commercio mondiale. Nel 2021 e 2022 il nostro Paese si è posizionato al sesto posto, con una quota pari a circa il 2,3% del totale, e si registra un nuovo slancio nel 2025: tra gennaio e agosto l’export è cresciuto del 28,8% su base tendenziale, riportando l’Italia verso posizioni più elevate. Tra i primi posti del ranking mondiale troviamo gli attori tradizionali – Stati Uniti, Francia, Germania, Regno Unito e Canada –, un risultato prevedibile vista la localizzazione delle due principali aziende leader dell’aeronautico e i relativi fornitori. Si evidenzia tuttavia un peso crescente di geografie asiatiche.La Space Economy
La Space Economy è definita dall’OCSE come l’intera gamma di attività e l’utilizzo delle risorse che creano valore e benefici per gli esseri umani nell’ambito dell’esplorazione, della ricerca, della comprensione, della gestione e dell’utilizzo dello spazio.
Nel 2024 il mercato globale dello spazio è stimato in $596 miliardi, con una previsione di crescita fino a $944 miliardi entro il 2033, sulla spinta di soluzioni nelle telecomunicazioni e nella navigazione satellitare. Nello stesso anno, gli investimenti pubblici nello spazio hanno raggiunto circa $135 miliardi, segnando un rialzo del 10% rispetto all’anno precedente e una crescita delle spese nella difesa (pari a circa il 54% del totale). Anche gli investimenti privati nello spazio hanno registrato una dinamica positiva nel 2024: a livello globale questi sono risultati in rialzo del 7%, mentre in Europa le iniziative spaziali hanno raccolto oltre €1,5 miliardi (+56%) tramite 99 operazioni (contro le 82 del 2023). Infine, negli ultimi cinque anni, la quota dell’Europa nell’attrazione degli investimenti privati globali è aumentata dal 3% nel 2019 al 22% nel 2024.
Il potenziale economico delle tecnologie aerospaziali: l’impatto sugli altri settori e sul business delle imprese
Da settore di nicchia a pilastro strategico, la Space Economy ha innescato una vera rivoluzione per la crescita economica. Le tecnologie aerospaziali racchiudono infatti un potenziale economico straordinario, capace di generare valore ben oltre i confini dell’industria spaziale. Dall’agrifood alla logistica, fino alla sanità, sono numerosi i comparti in cui l’integrazione dei dati provenienti dallo spazio può trasformare i modelli di business e favorire l’innovazione.

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