Focus On 08 maggio 2024

Tra promesse (realizzate) e opportunità: la rinascita della Costa d’Avorio

In uno scenario economico africano tanto dinamico quanto ricco di sfide, la Costa d’Avorio si propone come Paese tra i più stabili e promettenti della regione subsahariana. Un’economia in rapida espansione ), un assetto politico-istituzionale relativamente solido , un contesto operativo aperto agli investimenti e che incentiva l’iniziativa imprenditoriale: questi gli ingredienti dell’agenda di Ouattara, presidente del Paese dal 2011, per rendere possibile l’obiettivo di rendere la Costa d’Avorio un Paese a medio reddito entro il 2030. L’esecutivo ivoriano si è impegnato in tutti gli ambiti per migliorare le condizioni economiche, politiche e sociali del Paese;la rapida crescita della domanda interna (sia pubblica che privata) ha, inoltre, evidenziato le potenzialità per le imprese alla ricerca di nuovi mercati di sbocco.
  • La Costa d'Avorio è uno dei Paesi più stabili e promettenti dell'Africa Subsahariana, con una crescita media annua superiore al 6% dal 2012, sostenuta dal consumo privato e dagli investimenti pubblici e privati. Il Paese ha anche migliorato il contesto operativo per le imprese, introducendo riforme in materia di appalti, settore minerario, energia e investimenti.

  • Il Paese deve affrontare diverse sfide per raggiungere l'obiettivo di diventare un Paese a medio reddito entro il 2030. Tra queste, la stabilità politica e istituzionale in vista delle elezioni presidenziali del 2025, la sicurezza nella regione del Sahel, la riduzione della povertà e delle disuguaglianze, la sostenibilità del debito e il consolidamento fiscale, e la mitigazione e l'adattamento al rischio climatico, che minaccia la produzione di cacao, principale voce di export.

  • Le imprese italiane possono beneficiare delle potenzialità del mercato ivoriano, che offre opportunità nei settori dell'infrastruttura, dell'energia, della meccanica strumentale, dei prodotti chimici e farmaceutici, dell'arredamento e dell'agroalimentare.

  • Il sostegno di SACE, con l'offerta di linee di credito a medio-lungo termine, facilita le relazioni commerciali tra le imprese italiane e le controparti ivoriane; un esempio è stato nel 2023 con l’operatività Push Strategy – l’offerta a controparti estere di linee di credito a medio-lungo termine svincolate da specifici contratti di export, con l’obiettivo di facilitare le opportunità per il “Made in Italy” - a favore del governo ivoriano per supportare l’implementazione del Piano Nazionale di Sviluppo e stimolare le relazioni commerciali tra le imprese italiane e le controparti ivoriane.

  • La Costa d'Avorio è il quarto mercato di destinazione per le produzioni italiane in Africa Subsahariana e il secondo (dopo la Nigeria) in Africa occidentale. L'export italiano verso Yamoussoukro è cresciuto del 6,7% nel 2023, raggiungendo i €312,7 milioni, grazie soprattutto alla meccanica strumentale che rappresenta circa il 30% delle nostre vendite in loco, seguita da prodotti in metallo e prodotti in carta e legno (15% circa per entrambi), prodotti chimici e farmaceutici e alimentari e bevande.

Scarica il documento per l'analisi completa.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
Focus On 24 novembre 2025
Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.