Working paper 30 luglio 2008

Sostenibilità dei deficit delle partite correnti: la teoria ed il caso degli USA

Il lavoro propone un modello che utilizza una nuova variabile, il reddito, per spiegare meglio l'evoluzione passata e prospettica del deficit di partite correnti Usa e del valore del dollaro

L’obiettivo di questo lavoro è indagare le determinanti degli squilibri esteri dell’economia Usa. Partendo da una rassegna della letteratura, si evidenzia il contributo di Krugman, il quale sottolinea il pericolo di un crollo improvviso del dollaro a causa della presenza di investitori non forward-looking. Sviluppando questo approccio, in questo lavoro si presenta un modello per valutare il ruolo del reddito sulle dinamiche del tasso di cambio e del debito estero. L’analisi consente di determinare le modalità di convergenza di queste variabili verso un punto di equilibrio. La conclusione principale è che tale convergenza dipende prevalentemente dall’elasticità degli afflussi di capitale alle variazioni del reddito nazionale. Ciò implica per il dollaro che la convergenza verso valori di equilibrio potrà avvenire attraverso una dinamica oscillatoria.

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