Studi 29 luglio 2016

SACE Country Risk Update: 29 luglio – 04 agosto 2016

Snapshots: Brasile, Egitto, Elettricità - Argentina, Emirati Arabi Uniti, Industria 4.0 - Thailandia, Marocco, Raffinazione - Iran, Regno Unito, Ucraina

BRASILE

La Banca Centrale del Brasile (BCB), nel meeting di luglio, ha confermato di voler ritardare ancora il ciclo di monetary easing e di volere tenere i tassi benchmark invariati, in quanto l’inflazione non è diminuita abbastanza velocemente e le aspettative del mercato sull’aumento dei prezzi restano al di sopra del target 2017. Per l’ottava volta di fila, il tasso overnight SELIC resterà al 14,25%, mentre la BCB continua il proprio impegno nel rallentare l’inflazione a 4,5% entro la fine del prossimo anno, dall’8,9% registrato a metà luglio. Intanto il Ministro delle Finanze rinnova l’appello per nuove misure di austerità su budget e pensioni, senza le quali il Governo sarebbe costretto ad aumentare ancora la pressione fiscale, che ha già soffocato l’economia del Paese.

 

EGITTO

L’Egitto sta per finalizzare un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) su un programma di supporto di 3 anni per un ammontare di USD 7 miliardi all’anno. Il progetto dovrebbe aiutare l’Egitto a completare il proprio piano di riforme, che include misure quali l’introduzione di una tassa sul valore aggiunto, la riduzione della spesa pubblica e l’incremento delle esportazioni. Il supporto del FMI consentirebbe alla Banca Centrale egiziana di rimuovere alcune delle restrizioni all’accesso alla valuta estera che hanno paralizzato l’economia del Paese. L’Egitto, infatti, è nella morsa di una severa scarsità di valuta estera dall’inizio dell’anno, soprattutto a causa del forte rallentamento dell’industria del turismo.

 

ELETTRICITA’ – ARGENTINA

La società finlandese Wärtsila si è aggiudicata la realizzazione di cinque importanti centrali elettriche in Argentina, per un totale di EUR 150 milioni, che contribuiranno allo sviluppo della rete e doteranno la popolazione e l’industria di una fornitura di energia affidabile. L’output totale sarà di 382 MW e tre degli impianti (per un output totale di 192 MW) saranno dotati di motori dual-fuel, alimentati principalmente a gas, mentre l’olio combustibile pesante sarà utilizzato come carburante ausiliario quando, come può accadere per molti mesi l’anno, il gas naturale non sia disponibile. Gli impianti alimenteranno la rete elettrica nazionale secondo un Power Purchase Agreement (PPA) stipulato con il Governo argentino.

 

EMIRATI ARABI UNITI

La crisi del greggio ha forzato gli Emirati a tagliare le spese e ritardare numerosi progetti, mentre le compagnie private continuano a ridimensionare la forza-lavoro o, in alcuni casi, a chiudere. Secondo Coface, negli ultimi mesi, decine di imprenditori hanno lasciato Dubai, mentre molti altri non riescono a far fronte al ripagamento dei debiti. L’impatto negativo ha colpito tutti i settori dell’emirato, dal real estate al turismo, ma resta più attenuato rispetto alle geografie dipendenti dagli idrocarburi, come Arabia Saudita, Bahrein, Qatar e Abu Dhabi: il PIL di Dubai, infatti, aumenterà del 3,3% quest’anno e gli investimenti domestici, soprattutto grazie all’effetto Expo, accelereranno la crescita a più del 5% entro il 2020.

 

INDUSTRIA 4.0 – THAILANDIA

Bangkok ha rivelato i dettagli del Piano Nazionale per l’Economia Digitale, che mira a trasformare la Thailandia in un hub regionale per l’innovazione. Il nuovo Ministero per l’Economia e la Società Digitali avrà il compito di supportare i progetti digitali nel Paese: dall’installazione di 10.000 punti wi-fi, al raddoppiamento della capacità dei cavi sottomarini, dalla creazione di 600 comunità digitali distrettuali all’educazione tecnologica della popolazione, mentre Phuket e Chiang Mai verranno trasformate in smart city nei prossimi 2 anni, poli di attrazione delle start-up tecnologiche. Le attività relative all’Industria 4.0 beneficeranno di un’esenzione, senza un tetto massimo, dalle tasse societarie per 8 anni, più altri 5 anni al 50%, e l’esenzione dai dazi alle importazioni di macchinari.

 

MAROCCO

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha approvato una linea precauzionale e di liquidità (Precautionary and Liquidity Line, PLL) di USD 3,5 miliardi per il Marocco della durata di due anni. L’accesso alla PLL nel primo anno sarà pari a USD 1,7 miliardi e garantirà al Paese un’assicurazione contro shock esterni che potrebbero compromettere l’agenda di riforme in favore di una crescita economica più alta e inclusiva. Le autorità marocchine hanno confermato che tratteranno la concessione come precauzionale, così come è stato fatto per le precedenti due PLL nel 2012 e nel 2014, e che non utilizzeranno la linea a meno di significativi deterioramenti delle condizioni esogene che comportino gravi squilibri della bilancia dei pagamenti.

 

RAFFINAZIONE – IRAN

Sei raffinerie (Pars Shiraz, Tabriz, Lavan, Isfahan, Bandar Abbas e Abadan), in prima linea per i progetti di ammodernamento, sono in cerca di investimenti esteri stimati attorno a USD 14 miliardi. La raffinazione in Iran emerge come uno dei settori con maggiori margini di miglioramento, dopo anni di scarsi investimenti. Tuttavia, a sei mesi dalla rimozione delle sanzioni, la modernizzazione del settore risulta marginale. Le raffinerie iraniane producono ancora alti livelli di combustibili residui (30% dell’output), che in strutture più efficienti nel resto del mondo vengono trasformati in prodotti a valore aggiunto, come diesel e benzina. Se i miglioramenti alla struttura produttiva non verranno apportati, l’Iran potrebbe trasformarsi in un importatore netto di diesel nei prossimi anni.

 

REGNO UNITO

L’ufficio di statistica ha pubblicato la stima preliminare del PIL del secondo trimestre. Tra aprile e giugno il prodotto è cresciuto del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2015, grazie al buon andamento dei servizi, che pesano per il 79% del PIL, e dell’industria (in particolare della manifattura, cresciuta dell’1,8% in termini tendenziali). Si sono invece contratte le costruzioni (-1,2%) e l’agricoltura (-0,4%). In questo contesto, in attesa degli effetti della Brexit, il governatore Carney ha annunciato che lascerà invariati i tassi al momento. Un intervento della Banca Centrale inglese è atteso nel mese di agosto.

 

UCRAINA

Il nuovo Tunnel Beskyd, iniziato più di un decennio fa per sostituire l’attuale tunnel costruito nel 1886, è stato completato e, secondo le stime, gestirà circa il 60% del trasporto merci in transito dall’Ucraina verso l’Europa Centrale. Il progetto, per il quale la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha contribuito con un prestito per EUR 55 milioni e la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo per USD 40 milioni, rappresenta l’intensificarsi delle relazioni del Paese con l’Unione Europea. Il tunnel è stato il primo progetto finanziato dopo l’accordo di collaborazione con la Banca Europea, con il quale si intende supportare l’Ucraina nella ricostruzione dopo il recente conflitto: si prevede che la BEI presterà al Paese EUR 3 miliardi entro il 2018.

 

 

Pillole

Bangladesh: USD 81 mln sono stati sottratti alla Banca Centrale attraverso un cyber-furto che ha consentito ai ladri informatici di introdursi nel circuito SWIFT di proprietà delle banche aderenti, utilizzato da ben 11.000 istituti di credito in tutto il mondo.

Emirati Arabi Uniti: Un nuovo decreto, operativo da ottobre, mira a ridurre il diffuso problema degli stipendi dei lavoratori dipendenti pagati in ritardo, a partire da 30 giorni, deferendo al Tribunale le violazioni da parte delle società.

Gabon: La Società Finanziaria Internazionale (IFC) ha accordato alla concessionaria delle ferrovie gabonesi Société d'Exploitation du Transgabonais un prestito di EUR 52,5 milioni per aumentare la capacità e l’efficienza della rete ferroviaria.

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