Studi 28 ottobre 2016

SACE Country Risk Update: 28 ottobre 2016

Snapshots: Emirati Arabi Uniti, Energie Rinnovabili, Filippine, Suriname, Ucraina, Zambia

EMIRATI ARABI UNITI

Il Presidente degli Emirati Arabi Uniti (EAU), lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, ha emanato un decreto per instituire una nuova autorità fiscale, la Federal Tax Authority (FTA), che sarà responsabile di creare e manutenere i registri sui contribuenti e le imposte pagate, raccogliere dati, informazioni e statistiche relative alle imposte federali, chiarire e orientare i cittadini sulle questioni fiscali e sulle sanzioni, rappresentare gli EAU a livello internazionale sui temi fiscali. Il decreto stabilisce inoltre che le entrate della FTA verranno depositate in un conto indipendente e poi distribuite al governo federale e ai governi locali.

 

ENERGIE RINNOVABILI

Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, le nuove installazioni di energia rinnovabile hanno sorpassato per la prima volta nel 2015 quelle tradizionali da combustibili fossili. L’energia verde globale è cresciuta ad un record di 153 gigawatt, equivalenti al 55% della nuova capacità complessiva installata lo scorso anno. Le fonti rinnovabili saranno quelle a più alto tasso di crescita nei prossimi 5 anni, con una quota prevista di energia a zero emissioni sulle reti elettriche del 42% entro il 2021. L’aumento di capacità sarà supportato dal calo dei costi nel periodo di previsione (pannelli solari -25% e turbine eoliche -15%) e la crescita sarà sostenuta in particolare dagli investimenti in quattro Paesi: Cina, Stati Uniti, India e Messico.

 

FILIPPINE

In una visita di Stato a Pechino, il neo-Presidente delle Filippine ha annunciato la sua separazione militare ed economica dagli Stati Uniti (“L’America ha perso”) e saldato invece la sua vicinanza ideologica alla Cina e alla Russia (“Noi tre contro il mondo: Cina, Filippine e Russia. È l’unico modo”). Verranno avviati progetti con la Cina per USD 13,5 mld. Il Presidente cinese Xi Jingping ha concordato sul rinnovamento degli accordi bilaterali, mentre le autorità statunitensi confermano di non aver ricevuto ad oggi alcuna richiesta formale di modifica delle alleanze e dei trattati commerciali in corso con il Paese. In un commento successivo, Duterte, pur confermando l’atteggiamento di ostilità, ha chiarito che non intende tagliare i legami economici con gli Stati Uniti.

 

SURINAME

Il Suriname ha debuttato sui mercati obbligazionari internazionali emettendo un bond a 10 anni per USD 550 mln. Il rendimento del 9,5%, visto il merito di credito junk-level del Paese, potrebbe attirare numerosi investitori. I fondi saranno usati per il riacquisto di titoli governativi emessi in precedenza e per rifinanziare il debito di due compagnie statali, la società petrolifera Staatsolie Maatschappij Suriname e la società elettrica N.V. Energie Bedrijven Suriname. L’economia del Paese è stata fortemente provata dal crollo del prezzo delle commodity – che ha danneggiato l’export di alluminio, petrolio e oro – e dalla svalutazione del dollaro del Suriname del 54% dopo la fine dell’aggancio della moneta nel 2015.

 

UCRAINA

Il 19 ottobre i vertici ucraini, russi, tedeschi e francesi si sono incontrati a Berlino per stabilire una roadmap che possa portare a termine il conflitto in Ucraina. La riunione si è tenuta qualche giorno prima dell’incontro dell’UE sulle sanzioni contro la Russia, una questione su cui i Paesi membri faticano a raggiungere un consenso. Gli accordi di pace, in stallo da mesi, potrebbero subire una graduale ripresa a seguito della decisione di inviare una  missione dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa per monitorare la regione del Donbass. Inoltre, le recenti morti di molteplici leader separatisti nella regione evidenziano un potenziale cambio di strategia militare della Russia nella regione.

 

ZAMBIA

Lo Zambia ha introdotto un programma di recupero economico di breve periodo per il Paese, in vista di future negoziazioni con il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Le stime governative di crescita del PIL sono a poco più del 3% nel 2016, ben al di sotto dell'obiettivo di crescita del 7%, necessario per guidare lo sviluppo e ridurre la povertà. Le riserve internazionali sono calate nella prima metà dell’anno a USD 2,3 mld da USD 3,9 mld nel 2015 e il deficit di bilancio potrebbe allargarsi fino al 10% del PIL nell’anno fiscale 2016/2017. Secondo il Ministro delle Finanze zambiano, l’intervento del FMI sarebbe inevitabile, non solo come supporto finanziario ma anche tecnico, per riportare l’economia del Paese su un più solido percorso di crescita.

 

 

Pillole:

Cipro: Fitch ha aumentato il rating sovrano del Paese da B+ a BB-, con outlook positivo.
Egitto: Il Ministro delle Finanze ha annunciato la prossima emissione di debito obbligazionario in valuta forte per USD 2 mld.

 

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
Focus On 24 novembre 2025
Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.