Country Risk Update 10 marzo 2017

SACE Country Risk Update: 10 marzo 2017

Snapshots: Acciaio e carbone - Cina, Brasile, Cina, India, Irlanda del Nord, Navale, Portogallo

ACCIAIO E CARBONE – CINA

Il governo cinese continuerà a ridurre la capacità produttiva di acciaio grezzo e carbone rispettivamente di 50 e 150 milioni di tonnellate (mt) nel 2017. Ai tassi di utilizzo medi degli impianti nel 2016 significa una riduzione effettiva dell’output di 35 e 105 mt. L’obiettivo è ripulire il settore dalle produzioni a minor valore aggiunto e dalle compagnie zombie (troppo indebitate, in costante perdita, inattive) pertanto l’impatto sull’offerta sarà inferiore e comunque non sufficiente a riequilibrare il mercato globale. Non è noto quale potrà essere l’effetto sull’occupazione e sul sistema creditizio: Fitch stimava a luglio 2016 un’esposizione bancaria sul settore siderurgico di oltre USD 600 mld.

 

BRASILE

L’economia del Brasile si è contratta del 3,6% nel 2016 (-3,8% nel 2015), ad un livello peggiore delle previsioni. Il calo dello 0,9% nell’ultimo trimestre dell’anno è stato l’ottavo consecutivo: la recessione, che ha colpito quasi tutti i settori industriali, è la più lunga registrata nel Paese. Persistono seri ostacoli alla ripresa, incluse le misure di austerità del Governo e l'instabilità politica. La Banca Centrale ha riportato l'inflazione nel target (al 4,5% più o meno 1,5%) e ha iniziato a tagliare i tassi, tra i più alti delle grandi economie mondiali. Vi sono deboli segnali di ripresa: la produzione automobilistica, l’export di greggio e l’agricoltura sono migliorati nei primi mesi del 2017. Le ultime stime prevedono una crescita dello 0,48% quest'anno e del 2,39% nel 2018.

 

INDIA

L’Asian Development Bank e il Governo indiano hanno siglato un accordo di USD 375 milioni per lo sviluppo del Visakhapatnam-Chennai Industrial Corridor, parte dell’East Coast Economic Corridor, lungo 2.500km, che percorrerà la costa orientale dell’India e consentirà al Paese di accedere alle catene globali del valore nel sud-est asiatico. La prima tranche da USD 245 milioni sosterrà la costruzione di infrastrutture-chiave tra Visakhapatnam e Yerpedu-Srikalahasti. La seconda tranche da USD 125 milioni sarà usata per migliorare l’indice di ease of doing business e sostenere lo sviluppo industriale. Infine, USD 5 milioni nell’Urban Climate Change Resilience Trust Fund saranno utilizzati per la costruzione di infrastrutture resilienti al cambiamento climatico.

 

IRLANDA DEL NORD

Le elezioni del 2 marzo hanno visto prevalere il Partito Unionista Democratico (DUP), lo schieramento di matrice protestante e “fedele” a Londra, per un solo seggio in più rispetto allo Sinn Féin, il partito cattolico, repubblicano e nazionalista. Come previsto dall’Accordo del Venerdì Santo siglato a Belfast nel 1998, il potere esecutivo è esercitato congiuntamente dai principali partiti. Occorrerà raggiungere un accordo entro tre settimane per scongiurare nuove elezioni o, nell’ipotesi più radicale, l’opzione di tornare sotto la “direct rule” del governo centrale britannico. Quest’ultima potrebbe riacuire le tensioni interne e le aspirazioni secessioniste che hanno travagliato il Paese per trent’anni.

 

NAVALE
I costi globali del carburante bunker potrebbero salire fino a USD 60 miliardi all'anno a partire dal 2020, anno in cui le normative della International Maritime Organization sul taglio delle emissioni entreranno definitivamente in vigore (Wood Mackenzie).Il settore dei trasporti marittimi dovrà prendere in considerazione il passaggio dal carburante tradizionale, ad alto contenuto di zolfo, a carburanti alternativi, come il gasolio per uso marittimo (MGO), o l’installazione di depuratori (scrubber), ad oggi la soluzione preferita. Singapore potrebbe potenzialmente perdere parte della sua quota di mercato sul bunker alla Cina, ampio fornitore di carburanti conformi. L’adeguamento aggiungerà ulteriori costi all’industria navale, in recessione in molti segmenti. Gli analisti stimano costi aggiuntivi per il solo settore delle navi container tra USD 35 e USD 40 miliardi.

 

PORTOGALLO

Il Fondo Monetario Internazionale ha reso pubblici i risultati del quinto PPM (Post-Program Monitoring) del Paese. Dopo il lento avvio della prima metà del 2016, il Portogallo ha visto aumentare la propria crescita nella seconda parte dell’anno, registrando un aumento del PIL dell’1,4%. Il livello di disoccupazione è tornato ai livelli pre-crisi ma restano ancora alcune criticità. Queste sono legate all’elevato debito del settore pubblico (sul quale pesano i fondi statali destinati alla ricapitalizzazione del settore bancario) e privato. Secondo le stime del FMI, il Portogallo proseguirà sul sentiero di crescita moderata, anche nel 2017 (+1,3%).

 

 

Pillole:

Barbados: S&P ha ridotto il rating del Paese da B- a CCC+, con outlook negativo. Moody’s ha ridotto il rating del Paese da Caa1 a Caa3, con outlook stabile.

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