Sasso nello stagno 06 giugno 2019

Messico e nuvole grigie all'orizzonte: la minaccia di nuovi dazi USA

Lo scorso 30 maggio il presidente Trump ha usato il consueto canale Twitter per annunciare che il prossimo 10 giugno saranno imposti dazi progressivi sul valore di tutti i prodotti importati dal Messico. Questa decisione, se confermata, potrebbe indirettamente ripercuotersi sull'export italiano nel Paese.

Lo scorso 30 maggio il presidente Trump ha usato il consueto canale Twitter per annunciare che il prossimo 10 giugno saranno imposti dazi progressivi sul valore di tutti i prodotti importati dal Messico se non saranno fermati i flussi di migranti che dal confine messicano entrano illegalmente negli Stati Uniti.

La misura, applicata ad ogni passaggio cross-border, consiste nell'aumentare di 5 punti al mese la percentuale di imposizione tariffaria fino a un massimo del 25% a ottobre, qualora il governo Obrador non prenda i provvedimenti richiesti. Di conseguenza, torna in alto mare la ratifica del nuovo accordo di libero scambio Usmca tra Stati Uniti, Canada e Messico destinato a rimpiazzare il precedente Nafta.

Quali scenari quindi per il Messico? Il Paese negli ultimi 25 anni si è progressivamente aperto al commercio estero: l’interscambio è passato dall’incidere per il 30,7% del Pil nel 1994 (anno dell’entrata in vigore del Nafta) all’80,2% nel 2018: la domanda americana copre oltre l’80% del totale delle esportazioni di beni e servizi, di cui una larga parte è relativa ai settori automotive (componentistica inclusa), elettronica, apparecchiature elettriche e agricolo.

Le sinergie tra i due Paesi si sono sviluppate principalmente intorno al primo settore, in quanto le maquiladoras messicane si sono progressivamente integrate nelle catene del valore della relativa industria americana. I componenti e i lavorati possono attraversare fino a 8 volte i confini prima di essere definitivamente assemblati. Con l’entrata in vigore di dazi progressivi, l’impatto sul Pil messicano non sarebbe trascurabile, specie su consumi e investimenti (Tabella 1). I risultati di seguito indicati, sono ottenuti sottoponendo lo scenario trade war elaborato per il Rapporto Export SACE SIMEST 2019, a shock derivanti da dazi al 5%, 15% e 25% introdotti, rispettivamente nel secondo, terzo e quarto trimestre del 2019.

Tabella 1. Impatto dei dazi sull’economia messicana (variazioni tendenziali su valori reali espressi in valuta locale)

SACE SIMEST - tabella1 dazi Messico USA

Fonte: elaborazioni SACE SIMEST su dati Oxford Economics. Nota: il modello non considera eventuali aggiustamenti del tasso di cambio volti ad attutire gli effetti dei dazi (per i quali viene ipotizzata una permanenza nel periodo 2019-2022).

 

L’introduzione dei dazi, anche i più elevati, non originerebbe impatti molto rilevanti nel 2019; il 2020 vedrebbe invece un forte rallentamento del Pil e un crollo sia dei consumi sia, soprattutto, degli investimenti.

Anche nel peggior scenario, il Paese non entrerebbe comunque in recessione, pur crescendo a ritmi molto moderati per un’economia emergente. Alla trade war con la Cina molte compagnie americane avevano risposto riallocando basi produttive in Messico, rendendolo il primo fornitore degli Stati Uniti . Il solo annuncio di possibili dazi genera notevole incertezza nel business environment, e, qualora gli aumenti perdurassero nel tempo, la mappa delle supply chain potrebbe nuovamente cambiare, ridisegnando le traiettorie delle catene globali del valore (in particolare, per l’automotive).

L’imposizione di dazi sui prodotti Made in Messico potrebbe indirettamente ripercuotersi sull’export italiano nel Paese, soprattutto per i settori della meccanica strumentale e dei mezzi di trasporto, che insieme rappresentano il 50% del totale delle nostre vendite in Messico, prima destinazione in America Latina con 4,3 miliardi di euro nel 2018. Ad esempio, introducendo dazi al 15%, la crescita media delle nostre esportazioni verso il Paese nel periodo 2019-2022 si ridurrebbe al 2,1%, contro il 5,7% previsto dallo scenario base del Rapporto Export SACE SIMEST 2019.

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