Focus On 06 dicembre 2024

Macchinari agricoli: nuove frontiere di competitività

I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.
  • La produzione di macchinari agricoli Made in Italy è diversificata e vede attive oltre 1.300 imprese, di cui il 40% sono Piccole e Medie. La capacità di produrre valore aggiunto dei lavoratori in questo settore è superiore a quella della dei macchinari in generale.

  • Nell’ultimo decennio si è osservata una crescita delle esportazioni di macchinari per l’agricoltura, con una performance, anche in questo caso, migliore rispetto a quella della meccanica nel suo complesso. La dinamica positiva si è confermata anche per il 2023 (+9,3%), grazie anche ad un’ottima performance dei Paese GATE, tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi il 47%.

  • Il peso delle esportazioni di macchinari agricoli per la silvicoltura e la zootecnica è diversificato a livello nazionale, sebbene si concentri in particolare nel Nord Italia.  Nel 2023 l’Emilia-Romagna è stata la principale regione esportatrice, con un valore di merci esportate pari a oltre €2 miliardi, seguita da Veneto e Lombardia.

  • Lo scenario geoeconomico e il cambiamento climatico hanno aperto nuove sfide per la filiera dell’agrifood, dove le imprese sono chiamate a adottare le nuove tecnologie e IA in grado di rendere l’offerta italiana più competitiva, soprattutto in mercati altamente impattati.

  • La ricerca di sostenibilità è una sfida che richiede un approccio strategico di sistema, con le imprese come nodo centrale di un ecosistema che abbraccia le istituzioni politiche, il mondo della finanza e della ricerca. In questo contesto, SACE - grazie al ruolo di attore rilevante a sostegno dello sviluppo imprenditoriale in Italia e nel mondo - aggiunge al proprio supporto tradizionale di controgaranzie sull’export e coperture assicurative, garanzie per investimenti sostenibili a supporto della transizione delle imprese nel settore e numerosi servizi gratuiti.


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La Finanza Sostenibile integra i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle scelte finanziarie, offrendo alle imprese vantaggi competitivi e nuove opportunità di crescita. Investire in sostenibilità consente di accedere a finanziamenti a costi più bassi e di rafforzare la solidità finanziaria, riducendo i rischi reputazionali e operativi. Il mercato europeo dei titoli sostenibili è in rapida espansione, superando i 1.500 miliardi di euro e il 7% delle emissioni totali. Strumenti come obbligazioni verdi, sociali e sustainability-linked favoriscono la transizione ecologica e l’innovazione.
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