Scenari 05 ottobre 2010

Global Outlook: i rischi dopo l'estate

L’evoluzione della crisi e delle strategie di uscita stanno evidenziando notevoli differenze tra paesi emergenti ed avanzati. I fondamentali economici solidi e il dinamismo dell’economia reale di molti paesi emergenti sta consentendo una rapida uscita dagli effetti della crisi. In questo ambito molte economie si mostrano particolarmente promettenti nelle varie geografie. La gestione misurata delle politiche fiscali, la collaborazione con le istituzioni finanziarie internazionali e l’adozione di riforme strutturali per migliorare i contesti politici ed operativi saranno fondamentali per il consolidamento post crisi.

Contesto molto diverso per le economie avanzate, maggiormente colpite dall’impatto della crisi proprio per le caratteristiche di maturità e integrazione dei loro sistemi economici. Il pieno recupero, non ancora realizzato, dipenderà sostanzialmente dalla ripresa dei flussi commerciali, dall’adozione di politiche di rilancio dell’attività economica e del mercato del lavoro. Da sottolineare il miglioramento delle condizioni finanziarie e della liquidità nei mercati maturi, nonostante i sistemi bancari siano ancora molto contenuti nei confronti dell’erogazione del credito.
 

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Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
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Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.