Focus On 09 dicembre 2013

Focus On "La dinamica delle importazioni di petrolio di Stati Uniti e Cina e l’impatto sul segmento oil-tanker"

La dinamica delle importazioni di petrolio di Stati Uniti e Cina e l’impatto sul segmento oil-tanker

Gli Stati Uniti stanno lasciando il passo alla Cina come primo importatore mondiale di greggio1 grazie alla crescente produzione domestica di petrolio da fonti non convenzionali. Questa dinamica sta avendo impatti rilevanti sull’evoluzione del settore shipping a livello globale, in particolare sul segmento oil-tanker.

Se da un lato, infatti, si sono registrate ripercussioni negative per gli operatori nel segmento Suezmax2 - il principale tanker utilizzato per il trasporto di greggio verso il mercato statunitense - dall’altro lato la crescente domanda cinese di petrolio sta diventando fondamentale per la sopravvivenza degli operatori VLCC (very large crude carriers), dal momento che attualmente il paese registra una dipendenza dall’import di oil pari a circa il 57% della domanda interna (61% entro il 20153).

 

1 Secondo i dati dell’Energy Information Administration (EIA), la Cina ha superato gli Stati Uniti nelle importazioni nette di petrolio (definite come consumo di total-liquid fuels meno la produzione domestica): a settembre 2013 le importazioni nette cinesi erano di 6,30 mb/d mentre quelle statunitensi di 6,24 mb/d. WSJ – “China’s Oil Imports Fuel Fresh Tension with U.S.”, 13 ottobre 2013.
2 Nel settore shipping la capacità dei porti discrimina le navi che possono avere accesso ai differenti mercati, e ciò ha importanti implicazioni sulle rotte. Gli ormeggi nei porti del golfo del Messico hanno capacità più ridotta, mentre i porti asiatici possono accogliere anche navi con portata lorda superiore (VLCCs).
3 Platts - China's foreign oil dependence to rise, but 2015 limit set at 61% of needs – 24 Gennaio 2013.

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.