Focus On 03 marzo 2015

Focus On - Quota 50 miliardi di Euro: un obiettivo raggiungibile per l’export agroalimentare italiano?

L’export italiano di prodotti agroalimentari ha mostrato una buona accelerazione nel triennio 2010-2013 rispetto ai tre anni precedenti, con un interessante potenziale di crescita ancora inespresso. La performance dell’Italia è stata particolarmente positiva - e migliore rispetto ai concorrenti diretti - nei mercati emergenti extra Ue, mentre ha registrato ritmi più lenti nelle altre aree geografiche.

L’export italiano di prodotti agroalimentari ha mostrato una buona accelerazione nel triennio 2010-2013rispetto ai tre anni precedenti, con un interessante potenziale di crescita ancora inespresso.

 

La performance dell’Italia è stata particolarmente positiva - e migliore rispetto ai concorrenti diretti - nei mercati emergenti extra Ue, mentre ha registrato ritmi più lenti nelle altre aree geografiche.

 

Il momento attuale appare propizio per un avanzamento e un rafforzamento della nostra competitività su tutti i mercati internazionali: concentrandoci su 10 prodotti agroalimentari di punta e su 10 geografie particolarmente rilevanti per ognuno di essi, sarebbe possibile incrementare l’export italiano di agrifood di oltre 7 miliardi entro il 2018.

 

Considerando che nel 2013 le nostre esportazioni sono state di circa 33 miliardi di euro, si potrebbe arrivare quindi oltre 40 miliardi, a conferma del fatto che la Quota 50 entro il 2020 è raggiungibile in modo concreto.

 

Quasi il 70% di questo maggior export deriverebbe dalle vendite verso i mercati europei, in particolare in Regno Unito, Germania, Francia e, in termini di prodotti, vino, conserve e olio di oliva rappresenterebbero il 50% dell’export aggiuntivo.

 

Per il Focus On completo scarica il pdf

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Sasso nello stagno 21 settembre 2023
Note positive per il settore arrivano dal fatturato: nel primo semestre del 2023 il Sistema Moda è cresciuto, a prezzi correnti e sia sul mercato interno sia sui mercati esteri, del 7,2%; note "dolenti" arrivano invece dal volume della produzione che risente del raffreddamento del ciclo manifatturiero, a sua volta riflesso sia di un calo fisiologico dopo la forte ripresa post-Covid sia della perdita del potere d’acquisto dei consumatori causato dall’inflazione elevata. Le imprese italiane che operano nel Sistema Moda possono guardare con ottimismo alle opportunità provenienti dai mercati esteri verso cui l'export del settore è cresciuto del 4,1% nei primi sette mesi dell'anno.
Varie 15 settembre 2023
Nei primi sette mesi del 2023 l'export di beni è cresciuto del 2,3% in valore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, accentuando il rallentamento iniziato negli scorsi mesi (+4,1% a gen-giu’23 vs. gen-giu’22). Il traino è stato fornito ancora una volta dai valori medi unitari (+6,8%), a fronte di un dato in volume in calo del 4,2%.
Sasso nello stagno 13 settembre 2023
Terzo partner commerciale, dopo Germania e Cina, e con un interscambio di beni tra i due Paesi che nel 2022 ha superato i €3,7 miliardi (in aumento dell’11% rispetto all’anno precedente, con un avanzo di €700 milioni per l’Italia), l’Italia ricopre un ruolo di rilievo come partner commerciale della Serbia.