Focus On 24 gennaio 2018

Focus On - Mappa dei rischi 2018: adelante con juicio

La crescita globale nel 2017 si è finalmente rafforzata. Il miglioramento congiunturale si è riflesso sugli scambi internazionali, con benefici significativi sull'export di molti Paesi, tra cui l’Italia.

Naviga la nuova Country Risk Map>>

Goldilocks economy: come nel 2007?

La crescita globale si è rafforzata nel 2017, finalmente. Non solo è stata più intensa del previsto, ma ha anche coinvolto numerose geografie. Paesi che rappresentano circa tre quarti del Pil mondiale hanno offerto un contributo positivo a questa ripresa.

 

Il miglioramento congiunturale si è riflesso sugli scambi internazionali,con benefici significativi sull’export di molti paesi, in modo particolare per l’Italia.

 

Nel corso del 2017 si è diffuso però un senso di déjà vu rispetto al 2007. Crescita robusta, inflazione sotto controllo, condizioni finanziarie favorevoli grazie a politiche monetarie accomodanti, bassa volatilità dei mercati e ”inversione”, anche se timida, del ciclo delle commodity ricordano il cosiddetto scenario da Goldilocks economy.

 

 

Elementi di una Goldilocks economy

Elementi di una goldilocks economy

 

Cosa rischia di sfuggirci, quindi? Bisogna evitare di trascurare i fattori di rischio latenti, che sono, a nostro parere tre.

 

In primo luogo l’indebitamento: il tanto auspicato processo di deleveraging non si è, difatti, ancora messo in moto e in alcuni Paesi il settore corporate risente di elevati livelli di leverage.

 

In secondo luogo, la ripresa dei prezzi delle commodity che ha un impatto sui conti pubblici dei Paesi che esportanomaterie prime. La Mappa dei Rischi 2018 mostra infatti un’attenuazione del profilo di rischio di diversi emergenti fortemente dipendenti dalle commodity (Arabia Saudita, Russia, Brasile, Argentina), con alcune eccezioni (Mongolia, Venezuela, Libia).

 

Il terzo elemento su cui porre attenzione sono i rischi politici: si vedono meno ma fanno male. In particolare Il rischio di instabilità e violenza politica è l’unica fattispecie di rischio che, in media, nel 2017 ha registrato un peggioramento a livello globale. Si nota un incremento di tale tipologia di rischio in Paesi considerati “insospettabili”, che registrano crescenti episodi di violenza politica ma che storicamente non sono considerati come aree a elevato rischio. Alcuni esempi: Filippine, India, alcuni Paesi “Stan” e dei Balcani.

 

Rimangono comunque attuali i ritardi o le interruzioni nei flussi di pagamento da aziende clienti o istituzioni di varia natura, così come l’impatto di eventi politici inattesi sui contratti commerciali, che possono compromettere l’attività delle imprese. Rischi che è possibile mitigare attraverso appositi strumenti finanziari e assicurativi, advisory, recupero crediti e un accesso tempestivo a informazioni e analisi specifiche.

 

 

 Scarica il Focus On

 

Scarica la Risk & Export Map

 
focus-Mock-up-299x249
   Risk-Map-Mock-up-299x249
  



Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 07 dicembre 2023
Ecco i risultati del Barometro, l’indicatore che assegna un punteggio da 1 a 9 (con 9 rischio massimo), relativi al terzo trimestre 2023.
Focus On 04 dicembre 2023
Quinto Paese per estensione territoriale al mondo (superficie pari a più del doppio dell’intera Unione Europea), settimo per popolazione e ottavo per dimensione economica, il Brasile è il gigante dell’America Latina che anela da sempre a un ruolo di primo piano nello scenario globale. La fase economica positiva del Paese dovrà essere confermata anche nei prossimi anni e per farlo il Presidente Lula si è posto l'importante obiettivo di reindustrializzare il Brasile e di fare del manifatturiero la spina dorsale dell’economia verdeoro. Numerose le opportunità per le imprese italiane che potranno contare anche del supporto di SACE attraverso i numerosi prodotti messe a loro disposizione.
Focus On 27 novembre 2023
La transizione verso un modello energetico più sostenibile è un obiettivo annunciato, e in parte perseguito, non solo dagli EAU ma anche da altre economie dell’area. La COP28 punta un faro sulle numerose opportunità che gli investimenti nella transizione energetica offrono alle imprese, tra cui anche quelle italiane. L’evento ospitato a Dubai - dove SACE è presente con un suo ufficio - è un’occasione di visibilità per gli ambiziosi piani degli Emirati Arabi Uniti, cosi come per altri paesi del Golfo, verso la transizione energetica.