Focus On 24 novembre 2014

Focus On - Good morning Vietnam: una meta da ripensare

Grazie a un business environment particolarmente favorevole, il Vietnam si è accreditato negli anni come hub produttivo di primaria rilevanza per diverse imprese italiane ed estere

Executive summary

Grazie a un business environment particolarmente favorevole, il Vietnam si è accreditato negli anni come hub produttivo di primaria rilevanza per diverse imprese italiane ed estere: tra il 2000 e il 2013 sono affluiti nel Paese oltre 230 miliardi di dollari di investimenti diretti esteri.

 

In prospettiva, quella che oggi è una delle economie più dinamiche del Sud Est asiatico (PIL 2013 +5,4%), può diventare un importante mercato target per i nostri beni e servizi: nel 2013 l’export italiano in Vietnam ha raggiunto un valore di 674 milioni di euro (mettendo a segno una crescita del 34,6%), ma il dato potrebbe più che raddoppiare, secondo le stime di SACE, se le nostre imprese sapranno cavalcare la crescente domanda del Paese, raggiungendo un valore complessivo di 1,4 miliardi di euro nel 2018.

 

Oltre alla meccanica strumentale nei suoi diversi comparti e alla moda (che pesano rispettivamente il 29% e il 22% del nostro export totale nel Paese), l’esigenza di potenziamento delle infrastrutture apre buone frontiere di opportunità per le imprese di costruzioni, mezzi di trasporto e apparecchiature per energia.

 

Ben posizionato rispetto ai peer europei (l’Italia è il terzo esportatore dopo Germania e Francia), l’export italiano sconta la competizione dei Paesi asiatici (il 70% delle importazioni vietnamite proviene da Cina, Corea del Sud, Thailandia, Taiwan, Giappone): in questo contesto la presenza italiana nel Paese e il supporto di sistema rappresentano un volano fondamentale per la penetrazione delle nostre esportazioni.

 

Per il Focus On completo scarica il pdf

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 16 aprile 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Focus On 10 aprile 2024
Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
Varie 15 marzo 2024
A gennaio 2024 il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).