Focus On 22 novembre 2016

Focus On - Brasile: la luce in fondo al tunnel?

Il Brasile sta attraversando una crisi intensa; è quanto mai importante in questo momento capire quali scenari si aprono per le imprese che già sono presenti nel Paese e per quelle che stanno iniziando a esplorare i mercati dell’America Latina.

Executive summary

Il Brasile sta attraversando una crisi intensa; è quanto mai importante in questo momento capire quali scenari si aprono per le imprese che già sono presenti nel Paese e per quelle che stanno iniziando a esplorare i mercati dell’America Latina.

 

La storia recente non depone a favore dell’ottimismo. Il Paese si è aggiudicato l'organizzazione della Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016, ma non è stato in grado di trasformare il boom economico del 2010, trainato dalle materie prime, in una crescita sostenibile. Nel 2015 il Paese è entrato in recessione con il Pil che ha perso quasi il 4% e il 2016 sembra essere un anno altrettanto difficile. I primi segnali di ripresa sono attesi per il 2017.

 

Alla congiuntura economica avversa si affianca il problema della corruzione, con l’inchiesta “Lava Jato” che riguarda i colossi brasiliani Petrobras e Odebrecht e, sul fronte istituzionale, l’impeachment nei confronti della ex-presidente Rousseff, che ha portato alla sua destituzione e alla nomina a Presidente del suo vice, Temer.

 

Occorre distinguere tuttavia tra le strategie da adottare nell’approcciare il Paese nel breve e medio-lungo termine. Diversi sono infatti i punti di forza. Il Brasile ha una discreta diversificazione della struttura economica, un’ampia disponibilità di risorse naturali, un reddito pro-capite medio-alto rispetto agli altri paesi emergenti, un solido sistema finanziario, ma anche un livello adeguato di riserve valutarie e un debito estero in rapporto al Pil contenuto che lo schermano da possibili shock esterni.

 

Se è vero da un lato che le difficoltà fronteggiate dal paese negli anni recenti hanno determinato un inevitabile calo di fiducia da parte di famiglie e imprese, con un impatto sulle nostre esportazioni che nel 2015 si sono contratte del 17,4%, dall’altro per il triennio 2017-19 le previsioni SACE lasciano intravedere la luce in fondo al tunnel, con un tasso di crescita medio annuo dell’export italiano di circa il 3%.

 

A far da traino, il settore della meccanica strumentale (impiegata nel settore alimentare, tessile e abbigliamento, packaging, lavorazione dei metalli, vetro, plastica, pietre naturali), dei mezzi di trasporto, del tessile e abbigliamento e dei prodotti chimico-farmaceutici.

 

Le imprese che intendono operare nel Paese non devono sottovalutare alcune debolezze strutturali: una carenza di manodopera qualificata, un basso livello di produttività, un inadeguato livello di istruzione, eccessive politiche protezionistiche, l’incertezza giuridica in materia economica.

 

Per il Focus On completo scarica il pdf

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 18 giugno 2025
In Italia, i porti turistici non sono semplici punti di attracco, ma infrastrutture strategiche che svolgono un ruolo chiave nella mobilità costiera, nella promozione del turismo e nel rafforzamento delle relazioni economiche, culturali e commerciali. Sono un volano per la crescita delle filiere produttive locali e per lo sviluppo sostenibile dei territori e contribuiscono in modo significativo alla competitività del sistema Paese. Il settore della portualità turistica è oggi chiamato ad affrontare sfide decisive: dall’ammodernamento delle infrastrutture portuali al miglioramento dell’accessibilità via terra e via mare, fino agli investimenti in innovazione tecnologica e servizi digitali avanzati. Per rendere l’Italia sempre più competitiva nel panorama internazionale, è essenziale garantire un’offerta omogenea e di alta qualità su tutto il territorio nazionale. Solo così sarà possibile attrarre un numero crescente di imbarcazioni e turisti, sostenere la crescita economica e rafforzare l’attrattività internazionale del Paese, ed è qui che entra in gioco la collaborazione tra SACE e Assonat per l’implementazione del primo Piano per la portualità turistica italiana.
Varie 18 febbraio 2025
Nel 2024 l’export ha registrato una lieve flessione su base annua (-0,4%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,4%) non pienamente compensato dall’incremento dei valori medi unitari (+2,1%).
Focus On 04 marzo 2025
L’Italia è pronta alla sfida della crescita? Di fronte alle grandi trasformazioni degli scenari globali, sono due i motori su cui puntare: l’export che apre nuove vie al Made in Italy nei mercati ad alto potenziale, e l’innovazione, che rende le imprese più agili e competitive e l’intero Sistema Paese a prova di futuro.