Studi 12 settembre 2014

Country Risk Update: 12 - 18 settembre 2014

Snapshots: Argentina, Cipro, Indonesia, Iraq, Kenya, Shipping, Polonia, Russia

ARGENTINA
Il Parlamento ha approvato in via definitiva la legge sulla ristrutturazione del debito che si propone di aggirare la sentenza USA sugli holdout. La nuova norma consentirà di ripagare i detentori dei bond senza più transitare tramite banche statunitensi. La legge prevede infatti che i fondi siano depositati in Argentina o in Francia. Il primo pagamento utile che verrebbe sbloccato dalla misura sarebbe quello in scadenza il 30 settembre, per un ammontare di circa EUR 200 milioni. Il giudice statunitense Thomas Griesa ha minacciato di sanzionare le società che sosterranno il provvedimento argentino.

 

CIPRO

Il parlamento ha approvato una legge che favorisce il pignoramento dei beni delle attività commerciali e degli individui che non restituiscono prestiti e mutui. Questa legge era fortemente voluta dalla Troika ed è stata approvata al fine di ricevere un ulteriore tranche di aiuti e rassicurare la BCE che i risultati negativi delle banche cipriote negli stress test e nell’Asset Quality Review non si ripeteranno nei prossimi anni. Tuttavia avrà un impatto molto negativo sulle famiglie: ben il 37% degli individui con un mutuo a carico è in ritardo di più di 90 giorni nei pagamenti e, nonostante alcune protezioni, potrebbero perdere le loro abitazioni.

 

INDONESIA
Il parlamento indonesiano, in scadenza di mandato questo mese, sta discutendo una proposta di legge che prevede l’abolizione dell’elezione diretta di sindaci e governatori regionali. La proposta è supportata dalla coalizione di partiti che sosteneva alle elezioni presidenziali di luglio Parabowo Subianto, sconfitto dal sindaco di Jakarta Joko Widodo, e sarebbe giustificata dagli eccessivi costi legati alle consultazioni locali. Sebbene i sostenitori del presidente eletto Widodo siano contrari alla nuova norma, è poco probabile che possano riuscire a modificarla nel prossimo mandato. Il partito del presidente non è infatti riuscito a raggiungere la maggioranza parlamentare e avrà bisogno di accordarsi con l’opposizione per dare seguito alla propria agenda.

 

IRAQ
Il parlamento iracheno ha raggiunto un accordo per la nomina di un nuovo governo di unità nazionale. L’incarico di primo ministro è stato affidato allo sciita Haider al Abadi, membro dello stesso partito del primo ministro uscente Nouri al Maliki. I due vice-premier provengono dalle minoranze curde e sunnita. Lo stallo sulla nomina del nuovo esecutivo durava dallo scorso aprile. Restano da designare i ministri della Difesa, Sicurezza Nazionale e Interni. La priorità del governo sarà la lotta all’Is. Su questo fronte è intervenuto anche il presidente Obama, annunciando una strategia che prevede azioni militari americane sia in Iraq che in Siria e il sostegno alle forze che combattono lo Stato islamico sul terreno.

 

KENYA
Il processo presso la Corte Penale Internazionale contro il presidente Kenyatta è stato interrotto dalla richiesta di una sospensiva a tempo indeterminato da parte del procuratore capo della Corte. Gli elementi probatori raccolti non sarebbero infatti sufficienti per definire l’accusa e procedere al giudizio. Il presidente era accusato di responsabilità indiretta in crimini contro l’umanità per i massacri etnici avvenuti dopo le elezioni del 2007. Nonostante le accuse pendenti Kenyatta è stato eletto alla presidenza del paese nelle elezioni di marzo 2013.

 

SHIPPING
CMA CGM, China Shipping Container Lines Co (CSCL) e United Arab Shipping Co (UASC) hanno siglato una nuova alleanza, l’Ocean Three. L’ipotesi circolava già da luglio dopo che Maersk e MSC avevano raggiunto l’intesa sulla costituzione della 2M. Maersk, MSC e CMA CGM avevano in precedenza dovuto abbandonare l’idea della mega-alleanza P3 a causa dello stop dell’autorità antitrust cinese. L’Ocean Three coprirà le rotte Asia-Europa e Asia-Nord America, con una quota di mercato rispettivamente del 20% e del 14% e una flotta di 132 navi. La UE ha invece autorizzato la fusione tra la tedesca Hapag-Lloyd AG e la cilena Cia. Sud Anericana de Vapores. L’unione delle due costituirà il quarto gruppo mondiale in termini di capacità.

 

POLONIA
La Polonia ha denunciato un taglio delle forniture di gas russo del 24%. L’ipotesi è che Gazprom stia limitando le forniture al fine di evitare le esportazioni del gas in surplus in Ucraina, dove le forniture dirette sono state interrotte a giugno a seguito del mancato accordo sull’adeguamento delle tariffe. Gazprom ha tuttavia negato il taglio delle forniture. L’ammontare di gas che la Polonia riversa in Ucraina è all’incirca di 4 mmc/g. A questi si aggiungono i 21 della Slovacchia e i 3 dell’Ungheria. Tali volumi restano tuttavia insufficienti a compensare i circa 15 miliardi di mc che il paese importa annualmente. L’UE ha proposto un incontro con Russia e Ucraina per il prossimo 20 settembre per riaprire il negoziato sulle forniture di gas a Kiev.

 

RUSSIA
L’Unione Europea ha deciso di dare esecuzione alle nuove sanzioni, già stabilite lunedì ma tenute in sospeso. Le compagnie russe statali operanti nei settori dell’energie e difesa non potranno emettere obbligazioni sul mercato europeo né finanziarsi per termini superiori ai 30 giorni. Anche gli USA hanno annunciato un inasprimento delle sanzioni. Tra le imprese colpite dalle misure UE vi sono Rosneft, Gazpromneft e Transneft. L’esecuzione delle sanzioni è stata decisa nonostante il presidente ucraino Poroshenko abbia dichiarato che il 70% delle forze russe dispiegate nel paese siano state ormai richiamate in patria. Mosca ha annunciato che adotterà delle contromisure, probabilmente indirizzate sul settore automobilistico e del tessile.

 

 

Pillole

 

Brasile: Moody’s ha modificato l’outlook sul rating sovrano del paese da stabile a negativo.

Tunisia: l’UE ha concesso un prestito di EUR 300 milioni a sostegno della transizione democratica e economica del paese.

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.