Country Risk Update: 11 - 17 aprile 2014
BAHRAIN
Il Fondo Monetario Internazionale ha espresso una valutazione positiva sul settore bancario, caratterizzato da buoni livelli di capitalizzazione (18% per il settore retail e 22% per le banche commerciali). Anche l’agenzia di rating Moody’s ha cambiato l’outlook sul settore, portandolo da negativo a stabile. Ad incidere positivamente sono state le previsioni sull’andamento dei NPL (attesi al 6% in calo rispetto al 6,2% di dicembre 2013) e più in generale le stime di crescita del settore non-oil, atteso al 3,8% nel 2014. Poiché gran parte del credito bancario del paese è destinato a tale settore, la crescita si tradurrà in un aumento del 7-8% del credito domestico.
ECUADOR
L’ambasciatrice dell’Ecuador negli USA ha dichiarato che la Banca Mondiale concederà un prestito incondizionato di USD 1 miliardo per finanziare investimenti nel paese. L’annuncio arriva dopo le dichiarazioni del governo di un possibile ritorno sul mercato internazionale del debito con l’emissione di bond governativi per un valore ipotizzato di USD 700 milioni nel 2014. L’emissione è la prima dopo il default del 2008 sui USD 3,2 miliardi di debito estero (successivamente riacquistato dal governo a circa il 35% del valore facciale). A seguito del rifiuto di rimborsare il debito, il paese ha accresciuto l’esposizione finanziaria verso la Cina. Il ritorno sui mercati internazionali consentirebbe una maggiore diversificazione dell’esposizione debitoria.
FMI
È stato pubblicato il nuovo World Economic Outlook del Fondo. Secondo le stime aggiornate la crescita economica globale raggiungerà il 3,6% nel 2014, con margini di ulteriore miglioramento nel 2015 grazie soprattutto alla ripresa delle economie avanzate. Le condizioni finanziarie meno favorevoli hanno invece raffreddato la crescita delle economie emergenti, le quali tuttavia contribuiscono ancora per circa il 75% alla crescita globale. Restano tre i principali fattori di rischio: un eventuale ulteriore rallentamento delle economie emergenti, una crescita insufficiente dell’inflazione nelle economie avanzate e le possibili ricadute negative delle turbolenze geopolitiche in atto.
GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL)
I dati 2013 sulle importazioni a livello mondiale registrano un volume di 236,9 milioni di tonnellate, in lieve aumento (+0,3%) rispetto al 2012. Risulta in crescita la quota verso l’Asia – che costituisce ora il 75% della domanda globale – trainata dall’aumento delle importazioni cinesi (+27%) e sud coreane (+9,8%), oltre che da quelle del Giappone, ancora il principale importatore globale. Dal lato dell’offerta, risultano in leggera crescita le quote di produzione del Medio Oriente (41% contro il 40% del 2012) e dell’area del Pacifico (37% contro il 36% dell’anno precedente) a scapito dell’Africa.
GRECIA
Dopo quattro anni di assenza dai mercati, il governo greco è tornato a emettere titoli di Stato. La prima emissione, da EUR 2,5 miliardi, ha già ottenuto ordini per EUR 11 miliardi da un pool di banche tra cui Deutsche Bank e Bank of America, con un rendimento stimato al 5% circa. Il ritorno sui mercati è innanzitutto un messaggio di ripresa che il governo vuole dare all’indomani delle nuove previsioni del FMI sul PIL (+0,6% nel 2014; +2,9% nel 2015). Tuttavia, dopo sei anni di recessione e con il tasso di disoccupazione più alto di tutta l’area euro (27%), la situazione socio-economica rimane estremamente critica. Le nuove politiche di austerità contribuiscono a inasprire ulteriormente il contesto interno già instabile, aumentando il rischio di violenza politica.
INDONESIA
Si sono svolte le elezioni legislative. Occorrerà circa un mese perché vengano resi noti i risultati ufficiali. Stando alle prime stime post-elettorali, tuttavia, emergerebbe una elevata frammentazione politica. Il partito d’opposizione, il PDI-P, considerato favorito e indicato al 37% delle preferenze dai sondaggi pre-elettorali, avrebbe ottenuto meno del 20% dei voti. Il voto costituisce un importante test elettorale in vista delle elezioni presidenziali di luglio. Secondo la legge indonesiana possono presentare la candidatura alla presidenza solo i partiti che ottengono più del 25% dei voti o il 20% dei seggi in parlamento. È probabile la formazione di una coalizione di maggioranza che potrebbe presentare un ticket condiviso per la presidenza e vicepresidenza.
IRAN
Il FMI ha pubblicato il report relativo alle article IV consultations nel paese. La visita del Fondo è la prima dopo l’approvazione delle sanzioni del 2011. Le previsioni indicano un’economia in contrazione anche nel 2014 (-1,7%) a causa degli introiti petroliferi limitati e una crescita contenuta nel 2015 (+1.5%). L’outlook rimane dipendente dall’evoluzione dell’accordo P5+1: il contesto internazionale incerto e la lentezza nell’adozione delle riforme interne, infatti, aumentano il rischio di uno scenario caratterizzato da persistente stagnazione economica e alta inflazione (già stimata quest’anno oltre il 35%).
KENYA
Il prossimo mese, a seguito della revisione sulle stime del PIL (rivalutato del 20%) il Kenya dovrebbe raggiungere lo status di paese a medio reddito, arrivando a superare i USD 50 miliardi nel 2013. Tale revisione consente infatti di raggiungere un reddito pro-capite superiore a USD 1.136, il benchmark fissato dalla Banca Mondiale per questa classificazione. Il Kenya diventerà quindi la quarta economia della regione sub-sahariana. Il nuovo status potrebbe rendere più facile al paese l’accesso ai fondi delle istituzioni multilaterali e potrebbe favorire l’afflusso di maggiori investimenti in settori quali quello delle telecomunicazioni e quello bancario.
LIBIA
Le autorità libiche hanno raggiunto un accordo con un gruppo ribelle nell’est del paese per permettere la riapertura di due terminal petroliferi, quelli di Zueitina e Marsa al-Hariga. Restano tuttavia ancora bloccati i due maggiori siti dell’area, quelli di Sider e Ras Lanuf, il cui ritorno all’operatività è ancora sottoposto a trattativa. La riapertura dei due porti potrebbe permettere un aumento della produzione petrolifera libica fino a 200 mila b/g, sebbene stime più prudenti ritengano più plausibile un contributo inferiore, pari a circa 70 mila b/g.
NIGERIA
La revisione della metodologia statistica sulla stima del PIL ha permesso al paese di raggiungere lo status di maggiore economia africana e ventiseiesima al mondo. Il nuovo dato è più elevato dell’89% rispetto alle stime precedenti e raggiunge la cifra di USD 509 miliardi. Il paese supera in tal modo il Sudafrica, il cui PIL nel 2013 è stato pari a USD 372 miliardi. Il dato aggiornato riflette il maggior ruolo economico rivestito da settori quali quello dei servizi e delle telecomunicazioni. In calo è invece il peso del settore petrolifero, passato dal 32,4% all’attuale 14,4% del PIL, sebbene lo stato tragga ancora da questo settore oltre il 70% delle proprie entrate. Scende anche il peso di agricoltura e industria, che si collocano rispettivamente al 21,6% e al 25,6% del PIL.
PAKISTAN
Il governo pakistano ha emesso Euro bond per un valore di USD 2 miliardi, con un rating CCC+. assegnato da Moody’s. Il collocamento è stato il più consistente nella storia del paese. La risposta dei mercati è stata positiva, con un ammontare di offerte totali pari a USD 5,2 miliardi. I titoli collocati hanno scadenza a 5 e 10 anni, con un rendimento del 7,25% e dell’8,25% rispettivamente. Il finanziamento permetterà di accrescere le riserve ufficiali, la clausola chiesta dal FMI per il pacchetto di aiuti da USD 6,8 miliardi concordato nel 2013. Attualmente le riserve ammontano a USD 5,17 miliardi, ma il governo conta di arrivare ai USD 9,4 miliardi richiesti dal Fondo grazie al sostegno della Banca Mondiale e dell’Asian Development Bank.
UCRAINA
Continua l’instabilità nel paese: militanti filo-russi hanno occupato alcune sedi governative nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Lugansk. Il governo ha risposto imponendo un ultimatum per lo sgombero scaduto il quale interverrà con la forza. Sono state comunque confermate le elezioni del 25 maggio. Precedentemente Moody’s ha deciso un nuovo downgrade a CCC- con outlook negativo (il precedente era avvenuto a gennaio). Continua a pesare l’esposizione debitoria verso l’estero, aggravatasi per la richiesta di Gazprom di pagare gli arretrati sulle forniture di gas. La Russia ha minacciato il blocco alle forniture di gas qualora l’Ucraina non saldi il debito con Gazprom, con possibili eventuali ricadute sugli approvvigionamenti europei.
Pillole
Costa Rica: Il candidato dell’opposizione Luis Guillermo Solis ha vinto al ballottaggio le elezioni presidenziali con il 77,8%dei voti.
Filippine: la Corte Suprema ha approvato la norma sul controllo delle nascite e la diffusione della contraccezione.
Marocco: per la prima volta Standard&Poor’s ha assegnato il rating ad un’impresa africana (escludendo il Sudafrica): la OCP.