Studi 10 ottobre 2014

Country Risk Update: 10 - 16 ottobre 2014

Snapshots: Bielorussia, Brasile, Cina, Egitto, Germania, Petrolio, Russia, Sudafrica, Ucraina

BIELORUSSIA
Il governo di Minsk ha ricevuto la seconda tranche del prestito concesso dal ministero delle finanze russo al paese. L’erogazione completa lo stanziamento totale di USD 2 miliardi approvato da Mosca a supporto dell’economia bielorussa. Nonostante l’attuale fase di instabilità della Russia, il supporto finanziario alla Bielorussia è stato confermato in occasione di recenti incontri ufficiali. Tuttavia dati gli stretti legami commerciali e finanziari tra i due paesi (Mosca assorbe circa il 35% dell’export bielorusso e origina circa il 70% degli investimenti diretti esteri nel paese) è probabile che la Bielorussia registri un rallentamento dell’attività economica legato al peggioramento dell’economia russa.

 

BRASILE
Saranno decise al ballottaggio il 26 ottobre le elezioni presidenziali in Brasile, considerato che nessuno dei candidati ha ottenuto il 50% più uno dei voti che avrebbe garantito la vittoria immediata. Il ballottaggio vedrà contrapporsi, Dilma Rousseff, Presidente uscente, candidato del Partito dei Lavoratori e che al primo turno ha ottenuto il 41,5% dei voti, e il socialdemocratico Aécio Neves, con il 33,7% dei suffragi. Esce di scena l’esponente del Partito Socialista ed ex Ministro dell'Ambiente, Marina Silva, che ha ricevuto solo il 21,3% dei voti nonostante fino a metà settembre alcuni sondaggi la davano favorita nel duello contro Rousseff. Silva ha annunciato che sosterrà Neves al ballottaggio.

 

CINA
Il governo di Hong Kong ha annullato l’incontro con i manifestanti. La decisione è arrivata dopo che i leader delle proteste hanno invitato i cittadini a radunarsi in nuove manifestazioni prima dell'incontro con le autorità, al fine di aumentare le pressioni sull'amministrazione.. La decisione rappresenta un irrigidimento rispetto alla linea dialogante mantenuta dalle autorità negli ultimi giorni. Il partito di opposizione ha intanto richiesto formalmente l’apertura di un’indagine anti-corruzione contro il governatore Cy Leung per presunti pagamenti illeciti per USD 7 milioni da parte dell’australiana UGL in occasione dell’acquisizione di una società immobiliare di Hong Kong.

 

EGITTO

La compagnia petrolifera di stato Egyptian General Petroleum Company (EGCP) ha ripagato USD 1,5 miliardi alle compagnie petrolifere straniere. La rata riguarda gli USD 6,4 miliardi di indebitamento contratti dalla Società negli ultimi anni. Il pagamento, ritardato di alcuni mesi, è stato reso possibile grazie al prestito concesso da 4 istituti bancari egiziani (tra cui la National Bank of Egypt) e dalla Qatar National Bank. Tale intervento, insieme al taglio ai sussidi energetici deciso dal governo, si propone di rassicurare le major petrolifere nel delicato tentativo di richiamare nuovi investimenti nel settore. Stime recenti indicano una crescita economica vicina al 6%, in media, nei prossimi 3 anni con un deficit atteso intorno al 10% del PIL.

 

GERMANIA (EURO ZONA)
Crollano i dati dell’economia tedesca: ad agosto la produzione industriale, gli ordinativi all’industria e le esportazioni si sono contratti, rispettivamente, del 4%, del 5,7% e del 5,8%, registrando i peggiori risultati da gennaio 2009. Nonostante alla base di queste dinamiche vi siano anche fattori tecnici, essi evidenziano una debolezza nell’industria manifatturiera del paese. La locomotiva dell’eurozona sta risentendo del deterioramento del contesto macroeconomico, della mancata ripresa di due fondamentali partner commerciali come Italia e Francia e delle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina. Il FMI ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il 2014 della Germania, a 1,4% rispetto al precedente 1,9%, e dell’area euro, a 0,8% rispetto a 1,1%.

 

PETROLIO
L’UE ha abbandonato la proposta di assegnare alle sabbie bituminose canadesi (oil sand) un valore di intensità di CO2 superiore rispetto al limite massimo per i raffinatori in Europa. Le raffinerie europee non saranno quindi più tenute a distinguere il petrolio convenzionale dalle sabbie bituminose, aprendo la strada alle importazioni di quest’ultimo in grandi quantità. L’annuncio dell’UE è giunto pressoché in concomitanza con l’approdo in Sardegna di un carico da 700 mila barili dall’Alberta, il secondo dopo quello consegnato in Spagna a maggio. La produzione di oil sand è il motivo principale dell’uscita del Canada dal Protocollo di Kyoto nel 2011. Si stima che la produzione supererà entro il 2023 i 3 milioni b/g rispetto ai 700 mila attuali.

 

RUSSIA
Continua la caduta del rublo sul dollaro; il cambio ha raggiunto i nuovi minimi storici, raggiungendo quasi i RUR 45 per USD. In soli quattro giorni la Banca centrale (BC) ha speso USD 1,85 miliardi per sostenere il cambio, intervento tuttavia non sufficiente a fermare la discesa della divisa. La BC è inoltre intervenuta nuovamente sulla banda di oscillazione del cambio, aumentando il limite superiore a 44,85 sul paniere valutario. Ad appesantire il cambio interviene anche la discesa nel prezzo del Brent, scambiato sotto i USD 92 al barile. Mosca mantiene ancora robuste riserve valutarie, ma l’indebolimento della divisa sta sospingendo l’inflazione, già intorno all’8%, prefigurando per il paese un rischio stagflazione.

 

SUDAFRICA
L’autorità dell’energia sudafricana ha concesso alla public utility energetica Eskom un aumento del 12,7% delle tariffe applicabili dal prossimo anno. L’aumento servirà a Eskom a coprire i circa ZAR 7,8 miliardi di unbudgeted cost e da primo tassello per fare fronte ai circa ZAR 225 miliardi di fabbisogno finanziario necessari a servire il debito collegato al completamento dei nuovi impianti energetici da qui a marzo 2018. L’aumento delle tariffe, benché un bene per la salute economico-finanziaria di Eskom, avrà secondo alcuni economisti un impatto negativo sul tasso di inflazione – già al 6,4%, al di sopra della fascia obiettivo del 3-6% – e sulla già debole crescita economica.

 

UCRAINA
A inizio ottobre le riserve di valuta forte sono risultate in aumento e pari a circa USD 16 miliardi. Nonostante il pagamento del debito estero in scadenza a fine settembre (circa USD 300 milioni) e interventi a difesa della valuta locale (per circa USD 800 milioni a settembre), le riserve sono cresciute grazie all’erogazione della tranche da USD 1 miliardo dello Stand By Agreement da parte del FMI. Nonostante l’incremento di valuta forte il paese presenta forti elementi di rischio di trasferimento valutario legati all’oneroso piano di ripagamento del debito estero, all’indebolimento della valuta locale e al calo degli afflussi di capitali esteri. Tali elementi non permettono di escludere l’inasprimento dei meccanismi di cambio e trasferimento della valuta.

 

 

Pillole

 

Andorra: Standard&Poor’s ha abbassato il rating sovrano di un notch a BBB+ con outlook stabile.

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