Rischio paese Studi 04 aprile 2014

Country Risk Update: 04 - 10 aprile 2014

Snapshots: Acciaio - Cina, Argentina, Grecia, Indonesia, Messico - Panama, Mozambico, Territori Palestinesi, Turchia, Ucraina

ACCIAIO - CINA
Secondo il presidente della società cinese Baosteel, nel 2014 il settore siderurgico farà registrare una performance negativa in relazione al rallentamento della domanda dei settori a valle, ai vincoli ambientali più stringenti e alla difficoltà di accesso al credito per le società del paese. Dopo un 2013 in cui i profitti netti sono diminuiti del 42%, Baosteel non si attende un miglioramento della performance nel breve termine dato che eccesso di offerta e calo della domanda creano pressioni al ribasso sui prezzi, erodendo i margini delle imprese. Molte banche hanno cominciato a ridurre la concessione di prestiti alle aziende, mentre alcune acciaierie nelle province cinesi di Hebei e Jiangsu hanno interrotto la produzione a causa di difficoltà finanziarie.

 

ARGENTINA
Il governo ha deciso un taglio del 20% ai sussidi sui consumi di gas e acqua al fine di ridurre il deficit fiscale. Il disavanzo primario - al netto degli interessi sul debito - è stato pari a USD 2,8 miliardi nel 2013. Il taglio non riguarderà le utenze industriali. Le tariffe erano bloccate dal 2002 nonostante tassi annui d’inflazione superiori al 20%. Il governo intende ridurre la quota di sussidi dal 5% al 2% del PIL nel prossimo futuro. I costi artificialmente bassi ed il calo della produzione interna hanno causato un aumento delle importazioni energetiche; ora il 30% del gas consumato in Argentina è di produzione estera. Il taglio ai sussidi consentirà un risparmio stimato di USD 1,6 miliardi. Tuttavia è verosimile che l’aumento delle tariffe crei ulteriori pressioni inflazionistiche.

 

GRECIA
Dopo 6 mesi di stallo causato delle mancate riforme e della disputa sul sistema bancario la Troika ha sbloccato una tranche di EUR 8,3 miliardi del programma di salvataggio. L’esborso è stato concesso a fronte dell’approvazione da parte del parlamento greco di nuovi tagli al sistema sanitario e liberalizzazioni. Il consenso parlamentare è però stato raggiunto con la ristretta maggioranza di un solo voto, evidenziando l’instabilità politica che si somma al malcontento sociale. Con quest’ultima tranche si avvia a conclusione l’intervento dell’Unione europea nell’ambito del secondo piano di salvataggio da EUR 172 miliardi. Rimane in forse la necessità di un terzo programma, al momento non richiesto da Atene.

 

INDONESIA
La Japan Bank for International Cooperation, l’Asian Development Bank ed altre sei banche commerciali internazionali hanno sindacato un finanziamento di USD 1,17 miliardi per la costruzione di una centrale geotermica da 320 megawatt a Sarulla, nel nord dell’isola di Sumatra. Si stima che il paese detenga il 40% delle risorse geotermiche mondiali. Attualmente la produzione elettrica indonesiana è dipendente per il 65% da carbone e petrolio. Il governo intende aumentare la quota di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dal 5% al 25% entro il 2025.

 

MESSICO - PANAMA
I due paesi hanno firmato un trattato di libero scambio. Esso permetterà a Panama di finalizzare il processo di integrazione nella Aleanza del Pacifico – l’alleanza commerciale tra Cile, Colombia, Perù è Messico – che richiede quale requisito per l’adesione un accordo di libero scambio tra i paesi membri. Il trattato permetterà alle due economie di accrescere gli scambi commerciali reciproci, già passati da USD 339 milioni nel 2002 a USD 1,64 miliardi nel 2013. Restano esclusi dall’accordo alcuni settori sensibili per entrambe le economie. L’accordo diventerà esecutivo solo dopo l’approvazione parlamentare del trattato in entrambi i paesi.

 

MOZAMBICO
Il governo ha raggiunto un accordo per un cessate il fuoco con RENAMO, principale forza d’opposizione del paese. È stata annunciata la creazione di un comando centrale congiunto – composto anche da osservatori stranieri – che si occuperà di gestire la fine delle ostilità. Lo scorso 10 febbraio era già stato raggiunto un accordo sulla composizione della Commissione Elettorale Nazionale per garantirne una maggiore imparzialità. La conflittualità tra le due forze era in aumento dallo scorso ottobre, quando RENAMO aveva dichiarato sospeso l’accordo di pace raggiunto nel 1992, al termine della guerra civile.

 

TERRITORI PALESTINESI
Si allontana di nuovo l’ipotesi di un rapido accordo di pace tra Israele e ANP (Autorità Nazionale Palestinese). Il Segretario di Stato USA John Kerry, infatti, ha cancellato l’incontro già programmato con Abu Mazen in seguito alla decisione di quest’ultimo di chiedere l’adesione dei Territori a 15 agenzie delle Nazioni Unite e di sottoscrivere unilateralmente i relativi trattati, chiedendo al contempo il riconoscimento dello Stato palestinese da parte dell’organizzazione. Questa mossa, avversata da USA e Israele, è stata motivata dal rifiuto israeliano di liberare un gruppo di prigionieri palestinesi, così come previsto da un accordo precedentemente sottoscritto.

 

TURCHIA
Il partito del primo ministro Erdogan, l’AKP, si è aggiudicato la vittoria nelle elezioni amministrative raccogliendo oltre il 45% delle preferenze. In particolare, l’AKP mantiene il controllo di Istanbul e Ankara, sebbene con uno strettissimo margine in quest’ultimo caso. La vittoria rafforza la leadership di Erdogan, recentemente coinvolto in presunti casi di corruzione. Dal lato economico, i dati sul quarto trimestre 2013 mostrano una crescita reale del PIL superiore alle attese, al 4,4%. Il contributo maggiore alla crescita è dato dai consumi, mentre le esportazioni nette permangono negative. La politica monetaria più restrittiva e la minore disponibilità di capitali esteri potrebbero però comportare nel 2014 un rallentamento della crescita attorno al 2%.

 

UCRAINA
Sono state ufficializzate le candidature per le elezioni presidenziali di maggio. Gli sfidanti principali saranno Yulia Tymoshenko e l’industriale Petro Poroshenko, entrambi filo-europei. La compagnia energetica russa Gazprom ha intanto annunciato un aumento dei prezzi del gas del 44% a causa del ritardo nel pagamento di USD 1,7 miliardi di forniture da inizio anno, cancellando di fatto lo sconto pattuito a gennaio. L’Ucraina, da parte sua, potrebbe tagliare gli aiuti al settore fotovoltaico in Crimea, che in precedenza era sussidiato per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia. Infine, è entrata in vigore la risoluzione della Banca Centrale ucraina che blocca il rimborso anticipato dei debiti in valuta estera al fine di limitare la fuoriuscita di valuta forte.

 

Pillole

 

Brasile: la Banca Centrale è nuovamente intervenuta sul tasso d’interesse SELIC, aumentandolo di 25 p.b. a un tasso dell’11%.
Montenegro: la BERS presterà EUR 30 mil. al gruppo energetico EPCG per l’acquisto e l’installazione di contatori intelligenti.
Nigeria: l’African Development Bank ha approvato un prestito di USD 205 milioni per investimenti sulla rete idrica di Port-Harcourt.




 

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