Working paper 14 maggio 2012

Country Risk. Dalla teoria alla pratica.

Il paper presenta la nuova metodologia di SACE ed evidenzia la natura multidimensionale del rischio. Il nuovo approccio stabilisce un collegamento tra gli operatori nazionali (esportatore, banca, investitore industriale e costruttore) e i rischi in cui questi possono incorrere (credito, normativi e violenza politica).

L’approccio al rischio paese incontra difficoltà già a partire dalla definizione, stimolando in letteratura un ampio dibattito che si è evoluto attraverso le “lezioni apprese” da una serie di crisi. Non vi è però ancora una definizione operativa condivisa né uno strumento di misurazione del rischio funzionali ai diversi operatori. Rimangono interrogativi: quali sono concretamente i rischi che si corrono operando all’estero? Questi rischi sono gli stessi per ogni operatore, per ogni tipo di controparte straniera e per ogni attività? Esiste un modo per misurare e quindi confrontare questi rischi?
Questo paper si propone di rispondere concretamente a tali domande, elaborando una nuova metodologia che evidenzia la natura multidimensionale del rischio paese. L’approccio è più disaggregato e stabilisce un collegamento tra gli operatori nazionali (esportatore, banca, investitore industriale e costruttore) e i rischi in cui questi possono incorrere (credito, normativi e violenza politica), consentendo una maggiore comprensione dei rischi effettivi
 

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Varie 16 aprile 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Focus On 10 aprile 2024
Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
Varie 15 marzo 2024
A gennaio 2024 il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).