Working paper 14 maggio 2012

Country Risk. Dalla teoria alla pratica.

Il paper presenta la nuova metodologia di SACE ed evidenzia la natura multidimensionale del rischio. Il nuovo approccio stabilisce un collegamento tra gli operatori nazionali (esportatore, banca, investitore industriale e costruttore) e i rischi in cui questi possono incorrere (credito, normativi e violenza politica).

L’approccio al rischio paese incontra difficoltà già a partire dalla definizione, stimolando in letteratura un ampio dibattito che si è evoluto attraverso le “lezioni apprese” da una serie di crisi. Non vi è però ancora una definizione operativa condivisa né uno strumento di misurazione del rischio funzionali ai diversi operatori. Rimangono interrogativi: quali sono concretamente i rischi che si corrono operando all’estero? Questi rischi sono gli stessi per ogni operatore, per ogni tipo di controparte straniera e per ogni attività? Esiste un modo per misurare e quindi confrontare questi rischi?
Questo paper si propone di rispondere concretamente a tali domande, elaborando una nuova metodologia che evidenzia la natura multidimensionale del rischio paese. L’approccio è più disaggregato e stabilisce un collegamento tra gli operatori nazionali (esportatore, banca, investitore industriale e costruttore) e i rischi in cui questi possono incorrere (credito, normativi e violenza politica), consentendo una maggiore comprensione dei rischi effettivi
 

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 16 dicembre 2025
La Finanza Sostenibile integra i criteri ESG (ambientali, sociali e di governance) nelle scelte finanziarie, offrendo alle imprese vantaggi competitivi e nuove opportunità di crescita. Investire in sostenibilità consente di accedere a finanziamenti a costi più bassi e di rafforzare la solidità finanziaria, riducendo i rischi reputazionali e operativi. Il mercato europeo dei titoli sostenibili è in rapida espansione, superando i 1.500 miliardi di euro e il 7% delle emissioni totali. Strumenti come obbligazioni verdi, sociali e sustainability-linked favoriscono la transizione ecologica e l’innovazione.
Focus On 16 dicembre 2025
La meccanica strumentale è un pilastro dell’economia italiana, con oltre 17mila imprese e mezzo milione di addetti, generando un fatturato annuo di €156 miliardi. Il settore si distingue per produttività, innovazione tecnologica e forte vocazione all’export. L’adozione crescente di tecnologie digitali e le nuove misure di incentivo favoriscono la competitività e la trasformazione industriale. Le esportazioni di macchinari superano i €108 miliardi, rappresentando il 17% dell’export italiano e trainando la crescita nei mercati emergenti. La diversificazione dell’offerta e la resilienza del settore assicurano opportunità di sviluppo, anche in contesti globali complessi
Focus On 16 dicembre 2025
Il settore dell’aerospazio è composito, ma ogni suo segmento rappresenta eccellenza del Made in Italy nel mondo. Inoltre, ha ricadute positive su molti altri settori come agrifood, trasporti e salute. La Space Economy, in particolare, genera valore e contribuisce all’economia italiana come pochi altri ambiti. In un contesto di forte crescita globale, nuovi attori – specie asiatici – si prendono il palco. Ottimizzazione dell’efficienza operativa, sviluppo di ecosistemi sovrani e integrati e spinta verso la decarbonizzazione e la circolarità rappresentano tendenze fondamentali per il settore.