Studi Varie 05 marzo 2021

Che rischio tira? IV trimestre 2020

SACE aggiorna il Barometro con i dati relativi al quarto trimestre 2020. Questo indicatore assegna un punteggio da 1 a 9, con 9 rischio massimo.

Secondo il Barometro, l’indicatore SACE che monitora l’andamento dei settori italiani*, i rischi nella manifattura si sono lievemente ridotti nel quarto trimestre dell’anno, rispetto sia allo stesso periodo del 2019 sia su base congiunturale, grazie anche alle politiche economiche di sostegno a favore delle imprese. Il miglioramento di diversi comparti, dai mezzi di traporto alle costruzioni ai metalli, ha più che compensato il persistente peggioramento osservato per il Sistema Moda. Nel complesso anche i rischi nell’industria italiana sono risultati in calo, nonostante il settore dell’estrattiva e dei prodotti raffinati continui a mostrare difficoltà di ripresa. Infine, il commercio al dettaglio è risultato in leggero deterioramento, penalizzato dalle misure restrittive contro il Covid-19 re-introdotte in autunno.

 2020_4_cruscotto
 

Focus on Up

MEZZI DI TRASPORTO E LOGISTICA

2020_4_trasporto

 

Come va. Nel quarto trimestre del 2020, il settore si posiziona tra quelli con profilo di rischio più basso e il miglioramento più intenso – tra i 18 considerati al nostro Barometro – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Variabili chiave. La riduzione del rischio è spiegata dal miglioramento della produzione, accompagnato condizioni favorevoli dei prezzi. Anche il forte calo tendenziale delle sofferenze bancarie ha contribuito alla performance positiva. 
 
Prospettive. A dicembre i nuovi ordinativi di mezzi di trasporto hanno registrato un marcato aumento (+7,8% su base annua), trainato dalla domanda domestica di autoveicoli (+36,5%).


 
 

COSTRUZIONE E MATERIALI DA COSTRUZIONE

2020_4_costruzioni  

 

Come va. Prosegue il graduale miglioramento del settore, che si allontana dall’area dei rischi alti.

Variabili chiave. Tra le cinque variabili osservate, produzione, fatturato e prezzi hanno ottenuto un punteggio di rischio relativamente contenuto.
 
Prospettive. A febbraio continua a salire la fiducia delle imprese edili, in concomitanza con un’espansione del Purchasing Managers’ Index. In linea con la ripresa dell’economia italiana, gli investimenti nelle costruzioni sono attesi in ripresa (+8,6%), trainati anche dall’utilizzo delle risorse finanziarie del «Recovery Plan» (Fonte: Ance).
 

 

Focus on Down

 

COMMERCIO AL DETTAGLIO

 
2020_4_commerciodettaglio 

 

Come va. Il settore registra un lieve aumento dell’indice di rischiosità rilevato dal Barometro nel quarto trimestre del 2020, rispetto a un anno prima.

 

Variabili chiave. A gravare principalmente sul profilo di rischio complessivo è stato il peggioramento tendenziale del fatturato, penalizzato dalle nuove restrizioni introdotte in autunno a fronte della recrudescenza dei contagi.

Prospettive. Prevale un elevato livello di incertezza, legato a possibili ulteriori lockdown locali diffusi sul territorio nazionale, come testimoniato anche dall’indice di fiducia delle imprese del settore che rimane su valori relativamente bassi.

 

TESSILE E ABBIGLIAMENTO

 2020_4_tessile

 
Come va. Anche nel quarto trimestre del 2020, il settore tessile-abbigliamento si conferma a rischio alto, con un peggioramento che sfiora un punto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 
Variabili chiave. Ha contribuito al deterioramento la forte contrazione di produzione e fatturato, in un contesto di stagnazione dei prezzi.
 
Prospettive. A dicembre  i nuovi ordinativi nel comparto abbigliamento sono risultati in forte calo (-17,7% su base annua), sia sul mercato domestico che estero. Per contro, la domanda interna per l’industria tessile rimane vivace (+27,1%).

 

PELLI E CALZATURE

 2020_4_pelli

Come va. Il settore pelli-calzature si conferma nuovamente fanalino di coda tra quelli considerati nel nostro Barometro, registrando un marcato peggioramento dell’indice di rischiosità.

Variabili chiave. Ad eccezione dei prezzi, tutte le componenti presentano un livello di rischiosità molto elevato, con forte deterioramento di produzione e fatturato su base tendenziale.

 

Prospettive. I dati sui nuovi ordinativi di dicembre non sono incoraggianti, segnalando il persistere di difficoltà del settore (-21,5% su base annua) sia sul mercato interno che estero.

 

* Il Barometro assegna un punteggio da 1 a 9, con 9 rischio massimo.

 

 

Per i risultati di tutti e 18 i settori analizzati (+2 aggregati) e la nota metodologica, scarica il PDF.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
Focus On 24 novembre 2025
Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.