Varie 14 maggio 2020

Che export tira? - Marzo 2020

Nei dati di marzo le esportazioni italiane di beni in valore cominciano a mostrare l'impatto negativo di Covid-19 e delle misure restrittive adottate.

1. Il mese di riferimento

 

La congiuntura. In marzo l’export italiano ha registrato una marcata contrazione (-16,8%) rispetto a febbraio, subendo gli effetti della pandemia. Anche nel complesso del trimestre gennaio-marzo, il segno è negativo (-4,1%) rispetto ai tre mesi precedenti.

Il trend. A marzo il valore dell’export è diminuito del 13,5% su base annua a causa dei volumi, i valori medi unitari sono invece rimasti in territorio positivo.

Contesto globale. L’impatto del Coronavirus e dei conseguenti lockdown in varie geografie è ora ben visibile, specie in Cina (-15% rispetto a marzo 2019) e India (-22,7%), ma anche in alcuni paesi europei quali Spagna (-19,8%) e Francia (-18,3%).

 

2. Come sta andando nel primo trimestre

 

Il dato tendenziale dei primi tre mesi è fortemente influenzato dal calo nelle vendite oltreconfine di meccanica strumentale, autoveicoli e articoli in pelle (escl. l’abbigliamento) che, da soli, spiegano più della metà della contrazione. Continua invece l’andamento positivo di farmaceutica e alimentari e bevande.

 

2.1. Dentro e fuori l’Unione Europea

 

Torna in negativo la domanda proveniente dai Paesi UE, che mostrano i primi effetti della pandemia. Continua la crescita, nel primo trimestre, di Belgio (+13%), Paesi Bassi (+6,5%) e Polonia (+4,5%), mentre Spagna (-7,7%), Austria (-4,3%) e Romania (-5,4%) incassano il colpo peggiore. L’area extra-UE entra in territorio negativo, con poche eccezioni tra cui Giappone (+10,3%) e Stati Uniti (+10,8%). In contrazione, dopo la crescita dei primi due mesi, Svizzera (-3.3%), Paesi OPEC (-1,2%) e Paesi Asean (-5,3%).

 

 

2.2. Focus Paesi

 

Resiste l’export verso gli Stati Uniti – terzo mercato di sbocco per l’Italia – trainato da mezzi di trasporto (+27,8%), specie nel settore della cantieristica navale, farmaceutica (+44,2%) e alimentari e bevande (+12,5%). La domanda di questi ultimi due (rispettivamente +52,9% e +17,2%) supporta la performance anche in Polonia. Positive inoltre le vendite di metalli (+7,8%) ed elettronica (+30,4%). L’export di alimentari e bevande, cresce anche in Cina (+1,1%), dove, insieme a gomma e plastica (+23,8%), è una delle poche voci in positivo.

 

2.3. Focus industrie e settori

 

Tra i raggruppamenti principali di industrie, sono i beni di consumo a mostrare la dinamica più favorevole, rimanendo in territorio positivo grazie ai beni non durevoli (+5,1%). Si registra invece una flessione nelle esportazioni di beni di consumo durevoli (-6,6%), a conferma del fatto che la crisi ha avuto subito un impatto sui consumi meno essenziali.
In rosso, al contrario, le vendite oltreconfine di beni strumentali (-7,2%), che tornano a contrarsi dopo il buon andamento registrato nei primi due mesi dell’anno. In calo anche le esportazioni di beni intermedi (-2,3%), che iniziano a risentire dei vari blocchi produttivi e conseguenti interruzioni in alcune catene globali del valore.

La chimica cresce in modo apprezzabile (+1,9%), supportata dalla domanda proveniente dai Paesi europei, specie Germania (+12,3%) e Belgio (+15,5%). In lieve contrazione invece l’export del settore verso le geografie extra-UE (-0,1%), dove a fare eccezione sono Russia (+16,2%), India (+4,6%) e Svizzera (+1,2%).
Molto positiva e generalizzata a tutte le aree geografiche, ad eccezione del Regno Unito, la performance di alimentari e bevande (+12,3%). Di segno opposto, e allo stesso modo geograficamente diffusa, invece, la performance della meccanica strumentale (-9,3%), che ha sofferto particolarmente della sospensione delle attività produttive. 

 
 
 

Scarica il documento!

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 06 dicembre 2024
I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.
Focus On 25 novembre 2024
Economia circolare, a che punto siamo? Quali sono i settori chiave? Cosa possono fare le filiere per migliorare la produttività?
Varie 15 novembre 2024
Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni hanno registrato un moderato calo su base annua (-0,7%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,6%) non pienamente compensato dall’aumento dei valori medi unitari (+1,9%).