Varie 19 giugno 2019

Che export tira? - Aprile 2019

Ad aprile l’export italiano è avanzato a ritmi significativi rispetto allo stesso mese del 2018 (+5,8%). Tale risultato porta la crescita del primo quadrimestre al 2,9%.

Ad aprile l’export italiano è avanzato a ritmi significativi rispetto allo stesso mese del 2018 (+5,8%). Tale risultato porta la crescita del primo quadrimestre al 2,9%. Il lieve calo dei volumi esportati (-0,6%) è stato finora più che compensato dall'aumento dei valori medi unitari. L’incremento di questi ultimi è legato, almeno in parte, alla capacità dei nostri esportatori di spuntare prezzi maggiori grazie alla migliore qualità dei propri prodotti.

Le vendite in UK (+13,7%) e Belgio (+5%) stanno beneficiando, rispettivamente, dell’«effetto scorte» pre-Brexit e del traino della farmaceutica. In Polonia (-6%) pesa la dinamica debole dell'automotive. Bene invece Francia (+2,7%) e Austria (+3,1%).

Forte crescita in Svizzera (+17,8%), India (+8,7%) e Africa Subsahariana (+6,9%). Calo marcato invece in Mercosur (-9,1%) e, più lieve, in Russia  (-0,6%). In Cina si chiude al +0,8%.

Le vendite all'estero nel periodo febbraio-aprile sono rimaste relativamente stabili rispetto al trimestre precedente (+0,4%), così come quelle di aprile rispetto a marzo (+0,3%).

L’export italiano continua ad avanzare in Giappone (+12,9%) e Usa (+6,5%), ma con dinamiche opposte in alcuni dei principali settori: la farmaceutica traina le vendite verso Washington e si rivela il comparto peggiore per chi fa business a Tokyo; i mezzi di trasporto crollano sul mercato americano (-20%) e volano nel Sol Levante. Dinamica comune invece per il food (oltre il 10%): in Giappone questo potrebbe riflettere alcuni primi effetti dell’accordo commerciale siglato con l’UE. La debole performance nel Medio Oriente infine, riflette le criticità dell’area.

I beni di consumo continuano a trainare le vendite oltreconfine (+8,5%), grazie in particolare ai non durevoli (+10,2%), che includono, tra gli altri, alimentari e bevande e i prodotti farmaceutici. È stato invece contenuto l’incremento delle esportazioni dei beni di consumo durevoli (+0,9%).

I beni strumentali tornano in territorio lievemente positivo, ma restano il raggruppamento con la dinamica più lenta (+0,1%): si osservano tuttavia andamenti eterogenei tra i settori che ne fanno parte. L’export dei beni intermedi infine, avanza del 2,8%.

A livello settoriale, non si arresta il trend favorevole della farmaceutica: oltre agli Usa, si registrano incrementi significativi in Germania e Francia; tra i principali emergenti, ottima la performance in Cina, India e Russia. L’export di alimentari e bevande cresce in modo trasversale a livello geografico: tra le poche eccezioni vi sono Mercosur, India e Turchia. È invece debole la dinamica delle vendite di apparecchi elettrici (-1,4%), con la significativa eccezione degli Stati Uniti (+15%). Tra gli altri settori, si segnala l’andamento positivo del tessile e abbigliamento e della metallurgia. La meccanica strumentale chiude a +2,5%.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 22 luglio 2024
L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
Varie 16 luglio 2024
Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
Focus On 08 luglio 2024
L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.