Working paper 29 luglio 2008

Cavalcando l’onda nera. L’Asia centrale è pronta ad essere integrata nell’economia globale?

Il proposito di questo studio è capire, attraverso gli strumenti dell’analisi di rischio paese, se gli Stan siano in grado di sfruttare “l’onda” per lasciarsi alle spalle il passato sovietico e cominciare a ricoprire un ruolo di rilievo nelle dinamiche economiche eurasiatiche.

L’Asia centrale può cavalcare l’onda nera o rischia di esserne sommersa? L’onda nera consiste nello straordinario aumento dei prezzi degli idrocarburi sui mercati. La presenza di tali risorse in alcuni paesi dell’Asia centrale ha generato flussi di capitali in entrata e esportazioni che potrebbero portare l’intera regione verso una maggiore integrazione nell’economia globale. A patto, però, che le eccezionali entrate vengano utilizzate dai governi per portare a compimento il processo di transizione del sistema economico e politico. Nel secolo scorso, i cinque stati centrasiatici (i cosiddetti “Stan”) sono stati isolati dal resto del mondo ed hanno intrattenuto relazioni economiche quasi esclusivamente con la Russia. Negli ultimi anni l’interesse nei loro confronti è aumentato considerevolmente e, con esso, le opportunità di investimento. Ma anche i rischi non mancano. Oggi le istituzioni politiche sono ancora deboli, i sistemi finanziari non consolidati, gli apparati produttivi obsoleti e gli sforzi per avvicinarsi a un’economia di mercato molto lenti e poco risolutivi. Il timore è che l’onda possa passare lasciando soltanto la schiuma della risacca.

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 18 giugno 2025
In Italia, i porti turistici non sono semplici punti di attracco, ma infrastrutture strategiche che svolgono un ruolo chiave nella mobilità costiera, nella promozione del turismo e nel rafforzamento delle relazioni economiche, culturali e commerciali. Sono un volano per la crescita delle filiere produttive locali e per lo sviluppo sostenibile dei territori e contribuiscono in modo significativo alla competitività del sistema Paese. Il settore della portualità turistica è oggi chiamato ad affrontare sfide decisive: dall’ammodernamento delle infrastrutture portuali al miglioramento dell’accessibilità via terra e via mare, fino agli investimenti in innovazione tecnologica e servizi digitali avanzati. Per rendere l’Italia sempre più competitiva nel panorama internazionale, è essenziale garantire un’offerta omogenea e di alta qualità su tutto il territorio nazionale. Solo così sarà possibile attrarre un numero crescente di imbarcazioni e turisti, sostenere la crescita economica e rafforzare l’attrattività internazionale del Paese, ed è qui che entra in gioco la collaborazione tra SACE e Assonat per l’implementazione del primo Piano per la portualità turistica italiana.
Varie 18 febbraio 2025
Nel 2024 l’export ha registrato una lieve flessione su base annua (-0,4%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,4%) non pienamente compensato dall’incremento dei valori medi unitari (+2,1%).
Focus On 04 marzo 2025
L’Italia è pronta alla sfida della crescita? Di fronte alle grandi trasformazioni degli scenari globali, sono due i motori su cui puntare: l’export che apre nuove vie al Made in Italy nei mercati ad alto potenziale, e l’innovazione, che rende le imprese più agili e competitive e l’intero Sistema Paese a prova di futuro.