SACE: € 1 miliardo di operazioni in Africa sub-sahariana
Un miliardo di euro di operazioni assicurate nell’Africa sub-sahariana: questo il risultato raggiunto dal Programma Africa, tramite cui SACE sostiene le attività di esportazione e investimento delle imprese italiane nel continente.
SACE ha un portafoglio di transazioni assicurate in 13 paesi: Angola, Capo Verde, Eritrea, Etiopia, Gabon, Ghana, Kenya, Mauritius, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica e Tanzania. Nel 2009 sono state finalizzate nuove operazioni per un valore di € 286 milioni, in crescita del 4% rispetto al 2008. Le più significative hanno riguardato i settori dell’oil & gas, dell’energia e dei trasporti.
SACE assicura transazioni commerciali ed investimenti in 38 paesi sub-sahariani. Il miglioramento del contesto politico-economico ha consentito di adottare un atteggiamento di “apertura condizionata” in 20 paesi sub-sahariani (Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica del Congo, Eritrea, Gibuti, Guinea Equatoriale, Kenia, Lesotho, Madagascar, Malawi, Mali, Mozambico, Nigeria, Senegal, Tanzania, Uganda, Zambia) e di valutare l’assicurabilità di singole operazioni secondo un approccio “caso per caso” in altri 9 (Burundi, Repubblica Centrafricana, Comore, Gambia, Liberia, Niger, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Sierra Leone).
SACE presidia i mercati sub-sahariani attraverso il proprio ufficio di Johannesburg e detiene un investimento diretto nell’agenzia inter-africana per lo sviluppo economico African Trade Insurance (ATI). La partnership con ATI consente a SACE di disporre di una piattaforma di valutazione dei rischi e, di conseguenza, sostenere meglio gli esportatori e gli investitori italiani nel continente.
NUOVE OPPORTUNITÀ PER IL MADE IN ITALY
Negli ultimi dieci anni l’80% del continente è cresciuto sopra il 4% e, dopo la frenata del 2009, si stima che la crescita del PIL torni presto ai valori pre-crisi per poi accelerare, beneficiando del rialzo del prezzo del greggio, della ripresa internazionale e della stabilizzazione del contesto politico. Un ruolo chiave è giocato dall’espansione della classe media, che nel 2009 contava 32 milioni di individui e salirà a 107 milioni nel 2030, generando una crescente domanda di stabilità e benessere e alimentando un circolo virtuoso di crescita sostenibile.
Sono ampie le opportunità di sviluppo nei mercati dell’Africa sub-sahariana, che le imprese italiane devono considerare non solo come aree di destinazione del proprio export ma anche come aree di produzione e distribuzione, dove dislocare filiere produttive o creare joint venture e valorizzare il brand. È in questo percorso che SACE intende dare un contributo importante al Sistema Italia.
Le buone opportunità verranno dai paesi ricchi di petrolio, gas e altre materie prime, quali l’Angola, la Nigeria e l’Uganda, ma anche da quelli che hanno raccolto la sfida di una maggiore liberalizzazione e diversificazione dell’economia (Mozambico, Kenya, Tanzania e Ghana ne sono un esempio).
Nuove importanti opportunità sono attese nei seguenti settori:
- meccanica strumentale, settore di eccellenza dell’export Made in Italy, che potrà beneficiare, in paesi come l’Uganda, lo Zambia, il Ghana e la Tanzania, della domanda di macchinari per l’industria alimentare, del tessile, della lavorazione del legno, dei materiali per l’edilizia, settori il cui sviluppo si basa su imprese di medio-piccole dimensioni
- telecomunicazioni, considerato il forte impatto che la telefonia mobile sta avendo sulle attività economiche, consentendo ai paesi dell’area un salto tecnologico importante senza la necessità di sostenere i pesanti oneri legati all’implementazione di una rete fissa
- infrastrutture e dei trasporti, dal momento che molti paesi africani sono oggi pronti a dare nuovo impulso agli investimenti per adeguare le strutture esistenti alle dinamiche di crescita dell’economia.
SACE: PRINCIPALI OPERAZIONI 2009 IN AFRICA SUB-SAHARIANA
- Ghana: garanzia da € 60 milioni sul finanziamento concesso a Tullow per lo sviluppo dell’oil field Jubilee
- Nigeria: garanzia da US$ 100 milioni per il finanziamento di una piattaforma petrolifera presso il giacimento off-shore di Oyo
- Tanzania: garanzia da € 14,7 milioni per la fornitura di aerei ATR alla compagnia Precision Air
- Kenya: garanzia da € 3,6 milioni su un finanziamento concesso per la fornitura di macchinari per la lavorazione del granito
- Gabon: lettera di credito da € 1,8 milioni per la fornitura di 4 trasformatori elettrici alla Volta River Authority
- Capo Verde: fideiussioni da € 2,1 milioni per la partecipazione a gare per lavori civili
- Etiopia: assicurazione per € 0,6 milioni della fornitura di un impianto per la lavorazione della pasta
Documenti
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