Missione SACE in Cina
I volumi assicurati da SACE in Cina cominciano a mostrare una ripresa della vitalità dei nostri imprenditori su questo mercato: nei primi quattro mesi del 2010 la Cina ha confermato il trend di crescita, registrando un incremento del 141% rispetto allo stesso periodo del 2009.
L’esposizione di SACE in Cina al 31 marzo 2010 ammontava complessivamente a € 122 milioni (capitale e interessi) riguardante rischi del credito privato (27%), su investimenti diretti (31%) e accessori (42%).
I maggiori settori su cui si concentra il portafoglio SACE su rischi privati sono quello meccanico, metallurgico e delle costruzioni. Il settore che ha mostrato particolare dinamismo è stato quello della meccanica strumentale.
Oltre € 100 milioni di nuove operazioni sono attualmente in discussione e potrebbero quindi andare ad aumentare in maniera consistente l’esposizione di SACE su questo mercato nei prossimi mesi. Questo dato appare in linea con il trend di miglioramento registrato nel 2009 per l’intera area del Sud- Est asiatico, dove SACE ha deliberato nuove garanzie per € 1,2 miliardi con aumento del 128% rispetto all’esercizio precedente.
Le maggiori destinazioni di esportazioni e investimenti assicurati sono stati, oltre alla Cina, l’Indonesia, l’India, il Vietnam e la Malesia. “La Cina resta un mercato con enormi potenzialità – ha spiegato l’Amministratore Delegato di SACE, Alessandro Castellano, partecipando alla terza Missione di Sistema in Cina –. I tassi di crescita delle commesse stanno accelerando a ritmi che fanno ben sperare per il posizionamento futuro dei prodotti del Made in Italy. Confermiamo il nostro impegno al fianco delle nostre imprese con i servizi per l’assicurazione e per la facilitazione dell’accesso al credito, che offriamo anche sul territorio”.
Previsioni export verso la Cina: +10,5% nel prossimo biennio Nel 2009 l’export dell’Italia, terzo partner commerciale europeo della Cina dopo Germania e Francia, ha resistito agli impatti della crisi e, secondo le previsioni dell’Ufficio Studi di SACE, crescerà del 10,5% nel prossimo biennio.
I settori più promettenti sono quelli della meccanica strumentale (+10,9%) ed elettronica/elettrotecnica (+9,6%). Da segnalare inoltre le buone stime di crescita dell’export in Cina per il settore dei metalli (+8,0%).
L’acciaio italiano, grazie all’elevato valore aggiunto delle lavorazioni, continua ad essere acquistato dalla Cina che pure ne è il maggior produttore mondiale; la domanda di rame è invece stimolata dalla crescente attenzione del paese nei confronti dei materiali ecosostenibili e dalla produzione di energie da fonti rinnovabili.
Grazie all’avanzare della classe media, la Cina è anche un vasto bacino di domanda per i beni del cosiddetto “lusso accessibile”. Si tratta di quei beni di consumo dei settori alimentare, arredamento, calzature, abbigliamento e accessori realizzati con materiali di qualità e venduti a prezzi accessibili: beni di punta del Made in Italy, che rappresentano il 14% dell’export italiano totale, secondi solo alla meccanica strumentale.
La presenza di SACE in Cina SACE è presente in Cina con un proprio ufficio di rappresentanza a Hong Kong, che svolge la funzione di hub per i paesi dell’area Asia-Pacifico, promuovendo una collaborazione attiva tra imprese, istituzioni finanziarie e governative italiane e cinesi.
Nel 2006 SACE ha sottoscritto un accordo di riassicurazione con Sinosure, agenzia di credito all'esportazione cinese, per la condivisione dei rischi in progetti realizzati da aziende e banche italiane.
SACE è inoltre attiva nel mercato dell’assicurazione del credito asiatico tramite ad un accordo con Generali Asia, in base al quale la società-prodotto SACE BT fornisce a Generali supporto tecnico ai fini della strutturazione e commercializzazione dei prodotti di assicurazione del credito.
Dopo una prima fase di operatività limitata a Hong Kong, è prevista una graduale estensione del business in altri paesi dell’estremo oriente.
Operazioni in Cina
SACE ha recentemente garantito un finanziamento di RMB 200 milioni (pari a € 21,6 milioni) in favore di Brembo, leader mondiale nella produzione di impianti frenanti a disco per il settore automotive per l’acquisto di impianti e macchinari di fonderia. L’intervento di SACE consentirà a Brembo di ampliare la capacità produttiva del polo industriale di Nanchino e di triplicare entro il 2013 la produzione destinata al mercato locale di pinze e dischi freno, i cui principali acquirenti sono BMW, Daimler, Iveco, Volkswagen e Volvo. Grazie a quest’ulteriore operazione il Gruppo Brembo è oggi presente in Cina con oltre 600 persone e 4 società operative.
Tra le altre operazioni nel portafoglio di SACE, che riguardano imprese italiane di grande, media e piccola dimensione, le principali sono:
- polizza assicurativa da € 535 milioni per la fornitura e coproduzione di 60 treni ad alta velocità
- polizza assicurativa da € 12 milioni per la fornitura di materiali, ingegneria e servizi di assistenza tecnica relativi all’installazione di un laminatoio per la lavorazione di tubi senza saldatura
- polizza assicurativa da € 7,5 milioni relativa alla fornitura di taglierine con accessori
- polizza assicurativa da € 5,5 milioni per la fornitura di macchine ed apparecchi meccanici
- polizza assicurativa da € 3,5 milioni per la fornitura di una linea di produzione per filo di gomma da lattice naturale
- polizza assicurativa da € 1 milione per la fornitura di macchine per l’industria della carta e del cartone
- polizza assicurativa da € 0,8 milioni per la progettazione, la manifattura e la realizzazione di un edificio ad uso uffici e centro commerciale a Shanghai.
Documenti
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