Update Espresso 07 aprile 2017

Update Espresso: 07 aprile 2017

Leggi il nuovo Update Espresso su Bielorussia, Ecuador, Giappone, Laos e infrastrutture negli Stati Uniti

Il Country Risk Update di SACE cambia nome e diventa Update Espresso.

 

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PAESI

 

BIELORUSSIA: accordo con Mosca su gas e petrolio

Bielorussia e Russia hanno raggiunto un accordo sulle forniture di idrocarburi, siglato a San Pietroburgo proprio nei giorni dell’attacco terroristico che ha colpito la Russia. L’accordo prevede la fornitura di gas e petrolio a prezzi ridotti da parte di Mosca fino al 2019, a fronte del pagamento da parte di Minsk di circa 700 milioni di dollari di arretrati per le forniture passate.

L’accordo dovrebbe consentire alla Bielorussia di ridurre la pressione sui conti pubblici (i sussidi pesano circa il 7% del PIL del Paese) in un contesto indebolito dalla recessione economica (PIL -3% nel 2016 e -0,5% nel 2017) e da crescenti proteste contro il Governo.

 

ECUADOR: vince successore di Correa al fotofinish

Il candidato governativo Lenin Moreno ha vinto le elezioni al ballottaggio contro il candidato dell’opposizione Guillermo Lasso, un ex-banchiere dall’orientamento liberale e pro-business. Secondo i risultati resi noti dal Consiglio nazionale elettorale, Moreno ha raggiunto circa il 51% dei voti a fronte del 49% dello sfidante. Lasso ha comunque annunciato di voler impugnare l’esito del voto e ha chiesto il riconteggio.

Il successore di Rafael Correa alla presidenza della repubblica porterà avanti un programma che prevede, tra le altre cose, l’aumento della spesa per le infrastrutture e l’istruzione, e una riforma del sistema della previdenza sociale. Le elezioni in Ecuador erano considerate un test importante per la sinistra radicale in America Latina, che da alcuni anni sta fronteggiando una serie di sconfitte nel continente, come recentemente accaduto in Argentina.

 

GIAPPONE: un sistema bancario stabile

L’agenzia di rating Moody’s ha confermato la view complessivamente positiva sulle banche giapponesi. Il giudizio è il riflesso di un sistema bancario che beneficia della stabilità economica e istituzionale del Paese. La valutazione positiva è parzialmente mitigata a causa delle accomodanti condizioni di accesso al credito e dell’elevato rapporto tra debito privato e PIL. Dal febbraio 2016 la Banca del Giappone ha iniziato ad applicare un tasso di interesse negativo (-0,1%) su ogni incremento dei depositi delle banche giapponesi presso la Banca centrale stessa. Questo tipo di politica monetaria ha spinto verso il basso il credit spread e il rendimento degli investimenti.

La solidità del sistema bancario rientra in un quadro complessivamente positivo del Paese. La crescita del PIL nel IV trimestre del 2016 è stata rivista al rialzo (+1,2% contro l’1% stimato in via preliminare) e le prospettive continuano ad essere di crescita per il biennio 2017-2018 (+1,3% secondo Oxford Economics).

 

LAOS: progetti infrastrutturali, qualcosa si muove

Con una cerimonia ufficiale tenutasi presso la Laos’ Thanaleng railway station, al confine con la Thailandia, le autorità laotiane hanno annunciato l'inizio del trasporto merci su rotaia con il Paese confinante. E' il primo collegamento ferroviario con la Thailandia e il primo collegamento internazionale in assoluto del Paese che, fino ad oggi, era privo di infrastrutture che potessero connetterlo con i Paesi confinanti. Seguiranno altri progetti infrastrutturali importanti per il Paese, come la costruzione di una ferrovia ad alta velocità con la Cina e di strade che connetteranno il Laos con il Vietnam.

Nonostante le buone intenzioni, la totale dipendenza da fonti esterne di finanziamento e proteste da parte di popolazioni locali costrette a rilocalizzazione forzata, implicheranno ritardi nello sviluppo di questi progetti.

 

SETTORI

 

INFRASTRUTTURE, STATI UNITI: avanti, piano

Il Governo statunitense intende investire 1.000 miliardi di dollari in infrastrutture nei prossimi dieci anni. Tuttavia diversi segnali indicano che, almeno per il 2017 e il 2018, si andrà avanti col freno a mano tirato. Manca un accordo condiviso sulle fonti di finanziamento. Il ricorso ai privati, tendenzialmente appoggiato dai Repubblicani, potrebbe non trovare particolare appetito negli sponsor, specialmente in settori che storicamente non garantiscono un flusso di entrate definito. Al contrario, una maggiore componente pubblica, ben vista dai Democratici, avrebbe conseguenze sui conti pubblici con successivi passaggi (già visti con Obama) per approvare l’emissione di nuovo debito o con l’aumento delle tasse.

Rimangono poi in piedi i constraint di natura ambientale e regolamentare: sebbene il presidente Trump abbia annunciato una deregulation, l’ultima parola spetta alle corti federali e locali con un possibile rallentamento dei lavori. Ad oggi solo in 37 Stati le PPP dispongono di una cornice legislativa adeguata.

 

 

NUMERI DELLA SETTIMANA


77° Ranking Tunisia in Doing Business 2017, due posizioni perse nell’ultimo anno

 

+30% Crescita del settore turismo nel 2017 secondo le proiezioni del Governo tunisino, per arrivare a 6,5 milioni di visitatori

 

€ 60 mld Totale dei nuovi investimenti esteri, l’obiettivo per i prossimi cinque anni fissato dal Paese, da raggiungere sullo stimolo delle nuove riforme

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