Studi 30 gennaio 2015

SACE Country Risk Update: 30 gennaio - 05 febbraio 2015

Snapshots: Egitto-Petrolio, Grecia, Russia, Siria, Sri Lanka, Venezuela, Zambia

EGITTO - PETROLIO
ENI ha annunciato una nuova scoperta nel giacimento Melehia West Deep, nel deserto occidentale egiziano (circa 100km a sud di Marsa Matruh). Il pozzo produce 2.100 barili di petrolio al giorno, da trattare in loco. ENI, attraverso la controllata International Egyptian Oil Company (IEOC), detiene il 76% della concessione di Melehia insieme a Lukoil (24%). In Egitto ENI è presente dal 1954 con IEOC, è il primo produttore con un output di circa 210 mila bbl/g. Il paese sta attraversando una fase critica sul piano energetico: in questi giorni si è reso disponibile ad importare gas da Israele, invertendo il flusso storico che lo vedeva esportatore netto, e ha acquistato 483 tonnellate di gasolio da porti asiatici pagando un premio di 4,5-5 USD/bbl sul prezzo di mercato.

 

GRECIA
Le elezioni politiche hanno registrato la vittoria del partito Syriza, contrario alle misure di austerità imposte al paese, che si è alleato ai greci indipendentisti (conservatori) per guidare il paese. Il neo-premier Tsipras ha dichiarato di voler evitare il default di Atene e, al contempo, le misure restrittive di politica fiscale. L’obiettivo dovrebbe essere raggiunto rinegoziando con la Troika i termini dei prestiti ricevuti (240 miliardi di euro), modificando scadenze e condizioni, senza però chiedere la cancellazione del debito. Il blocco alla privatizzazione del porto del Pireo e di Salonicco è stato il primo atto del governo e si attendono misure a sostegno dei consumi e alla lotta alla corruzione.

 

RUSSIA
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il paese da BBB- a BB+ con outlook negativo. Il deterioramento dell’attività economica, la pressione sulla liquidità disponibile e l’impatto delle sanzioni sull’accesso ai mercati finanziari per banche e imprese sono le principali cause del downgrade. Moodys e Fitch mantengono per il momento il proprio giudizio sul paese a BBB- ma con outlook negativo, pertanto non si escludono variazioni nel breve termine anche da parte di queste agenzie.

 

SIRIA
Dopo mesi di battaglia la città di Kobane è stata riconquistata dalle milizie curde siriane, con l’aiuto dei raid aerei statunitensi e dei peshmerga curdi iracheni. Kobane è un punto strategico, al confine tra Siria e Turchia, per garantire il passaggio delle merci. Il mancato intervento turco a sostegno delle milizie curde siriane è ha avuto, nei mesi passati, ripercussioni negative sulla Turchia in termini di relazioni politiche con la propria minoranza curda. Oggi la riconquista di Kobane gioca un ruolo fondamentale e allenta, nelle dovute misure, le tensioni politiche interne alla Turchia.

 

SRI LANKA
Il nuovo governo eletto questo mese ha dichiarato di avviare investigazioni sui contratti firmati dal precedente governo presieduto da Mahinda Rajapaksa per sospette irregolarità. Saranno scrutinati i progetti infrastrutturali appaltati a società cinesi e firmate dall’ex presidente Rajapaksa, in particolare il contratto da 1,5 miliardi USD per la costruzione del porto della capitale Colombo aggiudicato da China Communication Construction Co Ltd. La volontà del nuovo governo aumenta il rischio di revisione e ritardi di contratti già firmati, specialmente per i grandi progetti infrastrutturali. E’ probabile che il nuovo presidente Sirisena voglia diversificare la fonti di finanziamento estero, a oggi fortemente dipendenti dagli investimenti cinesi, guardando ad esempio alla vicina India.

 

VENEZUELA
La sussidiaria della Bridgestone/Firestone in Venezuela ha temporaneamente sospeso la sua operatività per via di una carenza di materie prime. La società è ancora in attesa del trasferimento da parte delle agenzie governative di circa 13 milioni di dollari, approvato a ottobre 2014, per poter pagare le importazioni, a causa delle restrizioni valutarie presenti nel paese. In generale, il calo dei prezzi del petrolio sta esacerbando il problema visto che il paese genera circa il 96% dei ricavi da export dalla vendita di greggio. A causa della mancanza di valuta il governo sta cercando di allocare i fondi in via prioritaria al settore alimentare e farmaceutico.

 

ZAMBIA
Edgar Lungu è stato nominato nuovo presidente dello Zambia, grazie alla vittoria ottenuta alle elezioni suppletive indette a seguito della morte in carica del presidente Michael Sata. Lungu ha ottenuto un margine ristretto (circa l’1,6% dei voti) sullo sfidante, pertanto ci si attende che il nuovo presidente intraprenda una linea politica populista tesa a recuperare consensi nella popolazione. La permanenza in carica di Lungu è limitata al completamento del mandato quinquennale del predecessore, pertanto le prossime elezioni si terranno a settembre 2016.

 

PILLOLE

Germania: I dati di gennaio mostrano una contrazione dei prezzi, per la prima volta da ottobre 2009.
Nigeria: La Commissione Elettorale conferma il prossimo 14 febbraio come data per le elezioni presidenziali.
Slovenia: Moody’s migliora il rating del paese da Ba1 a Baa3, con outlook stabile.
Tunisia: forte domanda per l’emissione di un il bond governativo a 10 anni da un miliardo di dollari.

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