Studi 27 maggio 2016

SACE Country Risk Update: 27 maggio - 02 giugno 2016

Snapshots: Africa, Cuba, Indonesia, Iraq, Raffinazione-Asia

AFRICA

Secondo i dati riportati dalla Banca Africana di Sviluppo (Bas), il processo di urbanizzazione che sta avvenendo nel continente africano porterà entro il 2050 due terzi della popolazione ad abbandonare le campagne per vivere in città. Nel 2015, la popolazione urbana era costituita da 472 milioni di abitanti, il doppio rispetto al 1995. Tuttavia, a tale processo non sta seguendo un piano di urbanizzazione e di investimenti adeguato, con due terzi degli investimenti infrastrutturali previsti entro il 2050 ancora da avviare. La Bas ha stimato al 3,7% la crescita del Pil dell’area nel 2016, in rafforzamento al 4,5% nel 2017 in linea con una ripresa più solida dell’economia mondiale e dei prezzi delle materie prime.

 

CUBA

Il Governo di Cuba ha annunciato che saranno legalizzate le imprese private di piccole e medie dimensioni. Non si conoscono ancora i dettagli della manovra, che per diventare effettiva dovrà essere approvata dall’Assemblea Nazionale che avverrà probabilmente a fine estate, ma questa apertura economica nei confronti del settore privato è un ulteriore importante segnale di cambiamento da parte del Governo. Benché il processo di liberalizzazione portato avanti dal Presidente Raul Castro stia procedendo a velocità ridotta, i cubani occupati nel settore privato sono cresciuti di oltre mezzo milione.

 

INDONESIA

La Banca Centrale e il Governo indonesiano hanno rivisto al ribasso le previsioni di crescita del Pil per il 2016. Dopo il lieve rallentamento del 2015 (Pil +4,8%), la Banca Centrale e il Governo prevedono un’accelerazione per il 2016 stimata tra il 5% e il 5,4% (le stime precedenti parlavano di tassi compresi tra il 5,2% e il 5,9%). Il razionale alla base della rivisitazione delle stime si fonda su una performance del 1° trimestre 2016 al di sotto delle aspettative, sull’andamento negativo dei prezzi delle materie prime e sulla debole ripresa della domanda globale. Per sostenere l’economia, il Governo prevede investimenti in infrastrutture, trasporti e assistenza sociale, insieme alla riforma della burocrazia e decentralizzazione fiscale.

 

IRAQ

Il Paese ha raggiunto un accordo preliminare con il Fondo Monetario Internazionale per un prestito da USD 5,4 miliardi della durata di 36 mesi a supporto dell’economia colpita dal basso prezzo del petrolio e dal conflitto con l’ISIS. Il Paese sta inoltre registrando difficoltà nel mantenere la produzione a 4,8 mln di barili/giorno per ritardi nella manutenzione degli impianti, avverse condizioni climatiche e blackout energetici. In aumento anche le tensioni politiche: i sostenitori sciiti di Moqtada al Sadr si sono nuovamente scontrati con le forze dell’ordine a Baghdad durante le proteste contro l’immobilità del Parlamento nella lotta alla corruzione e per il fallimento nel contrastare gli attentati dello Stato Islamico nella capitale delle ultime settimane.

 

RAFFINAZIONE – ASIA

Il gasolio esportato dalla Cina, a fronte del rallentamento della domanda nel Paese e nell’area asiatica in genere, sta mantenendo i prezzi bassi nell’area con possibile contagio a livello globale nel medio-lungo periodo. Il mantenimento di alti livelli di produzione nelle raffinerie per soddisfare la domanda interna di benzina sta contribuendo all’eccesso di gasolio: nei primi 4 mesi dell’anno, la Cina ha esportato 4 milioni di tonnellate di diesel, oltre il triplo rispetto al periodo gennaio-aprile 2015. La domanda nel sud-est asiatico dovrebbe comunque assorbire l’output in eccesso: l’area Asean rimarrà importatrice netta fino al 2018. Oltre quella data, l’aumento di capacità interna dovrebbe rendere anche quelle economie esportatrici nette.

 

 

Pillole

Austria: Alexander van der Bellen, candidato indipendente sostenuto dai Verdi ha vinto il ballottaggio delle elezioni Presidenziali, con il 50,3% dei voti, battendo l’avversario Norbert Hofer esponente del partito di estrema destra Fpö.

Honduras: Moody’s ha alzato il rating sovrano del Paese da B3 a B2, con outlook positivo.

Macao: Moody’s ha abbassato il rating sovrano del Paese da Aa2 a Aa3, con outlook negativo.

Mozambico: Fitch ha tagliato il rating sovrano del Paese da CCC a CC.

Qatar: il Paese ha avviato i negoziati per il collocamento di bond per USD 5 miliardi sui mercati internazionali per finanziare il deficit di bilancio.

Ungheria: Fitch ha alzato il rating sovrano del Paese da BB+ a BBB-, con outlook stabile.

Sri Lanka: le inondazioni che hanno colpito il Paese hanno provocato oltre 100 vittime e una perdita economica di circa USD 2 miliardi.

Suriname: Moody’s ha tagliato il rating sovrano del Paese da Ba3 a B1, con outlook stabile.

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 24 novembre 2025
Il settore del tessile e dell’abbigliamento in Italia genera €100 miliardi di fatturato e produce €30 miliardi di valore aggiunto (1,4% del PIL), impiegando circa 110mila persone. L’Italia è il terzo esportatore mondiale, con una quota di mercato prossima al 6% e un export di €61 miliardi. Il settore sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Ai cambiamenti strutturali si aggiunge una congiuntura complessa, che contribuisce a frenare la dinamica delle esportazioni. SACE affianca le imprese con soluzioni tailor made promuovendo internazionalizzazione e innovazione.
Focus On 24 novembre 2025
L’economia circolare come motore di competitività, capace di ridurre sprechi, dipendenze estere e volatilità dei mercati. Italia ai vertici europei, seconda nella classifica UE per circolarità grazie a filiere di riciclo consolidate e un elevato tasso di utilizzo circolare dei materiali. Benefici per le imprese, con risparmi significativi, supply chain più resilienti e performance migliori in termini di produzione, fatturato ed export. Nuovi modelli di business, dal Product-as-a-Service alle piattaforme di sharing, fino a rigenerazione e remanufacturing, che aprono nuove opportunità di ricavo. Ruolo strategico delle filiere, che grazie a innovazione, tecnologie digitali e collaborazione abilitano la chiusura dei cicli produttivi e rafforzano il sistema industriale.
Focus On 24 novembre 2025
Un settore trainante per l’Europa, con 3,3 milioni di imprese e un valore aggiunto di €1.160 miliardi, guidato da produzione, commercio e ristorazione. Leadership italiana nel food & beverage, sesto esportatore mondiale e terzo in Europa, con filiere fortemente specializzate e prodotti simbolo riconosciuti a livello globale. Il peso dell’Italia, con €190 miliardi di fatturato, 51mila imprese e quasi 500mila occupati, che salgono a €143 miliardi di valore aggiunto considerando l’intera filiera tra produzione, distribuzione e ristorazione Produttività sopra la media UE, grazie alla specializzazione in segmenti ad alto valore aggiunto e a un export in crescita costante (+8,9% nel 2024). Mercati dinamici e nuove opportunità, dagli Stati Uniti all’Asia e al Medio Oriente, con alte performance e forte domanda di qualità italiana. Eccellenze regionali e filiera robusta, con territori altamente specializzati e un ruolo cruciale di SACE nel supportare export e investimenti per oltre €2,3 miliardi.