Studi 24 aprile 2015

SACE Country Risk Update: 24 - 30 aprile 2015

Snapshots: Cruise, Egitto, Gas-UE, Giappone, Messico, Tajikistan, Thailandia, Zambia

CRUISE
Il Giappone eliminerà progressivamente la necessità del visto d’ingresso per i crocieristi cinesi in visita nel Paese. La misura prevede la facilitazione all’ingresso nel Paese per i viaggiatori di compagnie indicate dal Ministero degli Interni giapponese. Royal Caribbean, Star Cruises e Oceania rientrano tra le compagnie selezionate. L’ottenimento del visto richiedeva in precedenza almeno 7 giorni e una documentazione di supporto comprendente informazioni sul reddito del turista. La decisione segue quanto fatto già nel 2013 dalla Corea. La Cina rappresenta il mercato a maggiore crescita prospettica per il settore crocieristico; nel 2014 più di 700 mila passeggeri cinesi hanno viaggiato in crociera; nel 2015 si attende il superamento del milione.

EGITTO
L’ex Presidente Morsi è stato condannato a 20 anni di carcere per le violenze connesse alla morte di manifestanti antigovernativi nel 2012. La sentenza lo proscioglie dal capo d’imputazione più grave, quella di istigazione all’omicidio. Restano aperti altri tre procedimenti penali a carico dell’ex capo di Stato, che potrebbero anche condurre alla pena capitale in caso di condanna. Morsi si è sempre rifiutato di riconoscere la legittimità dei processi cui è sottoposto, rifiutandosi di nominare un avvocato difensore. La condanna, risparmiando la vita di Morsi, potrebbe sottintendere un segnale dell’attuale establishment verso la comunità internazionale volto a rassicurare sull’effettivo impegno del Paese nel rispetto dei diritti umani.

GAS-UE
La Commissione Europea ha accusato Gazprom di abuso di posizione dominante in otto mercati dell’Unione (Bulgaria, Rep. Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Ungheria). In particolare, sono state poste sotto esame le pratiche che impediscono la riesportazione in altri paesi e la libera vendita del gas a soggetti privati. La Commissione, inoltre, ha rilevato distorsioni nei prezzi di vendita riconducibili alle particolari formule di calcolo utilizzate da Gazprom, indicizzate a un paniere di prodotti petroliferi, e pressioni nei confronti di Polonia e Bulgaria per il passaggio di pipeline dirette ad ovest (Yamal e South Stream, rispettivamente). La compagnia russa ha 12 settimane per presentare le proprie controdeduzioni.

GIAPPONE
La bilancia commerciale di marzo ha registrato un avanzo pari a EUR 1,8 miliardi. Il dato positivo, il primo da giugno 2012, è il risultato dell’aumento tendenziale delle esportazioni (+8,5%) e dalla contestuale riduzione delle importazioni (-14,5%). Dal 2011 la bilancia commerciale giapponese ha registrato dei deficit a causa delle importazioni di commodity energetiche che hanno sostituito l’energia nucleare prodotta nel paese prima dello tsunami e dell’incidente di Fukushima, che spinse alla chiusura delle centrali nucleari nel paese. Sul risultato di marzo hanno influito il calo del prezzo del petrolio e il deprezzamento dello yen, che ha reso più competitivi i beni giapponesi sui mercati internazionali.

MESSICO
L’industria automobilistica messicana sta registrando una crescita maggiore di quella cinese. Nel 2013 gli investimenti diretti esteri in Messico destinati al settore hanno rappresentato il 12,56% del totale mondiale, superiore al 12,4% della Cina. I dati 2014, sebbene non ancora disponibili, dovrebbero confermare la tendenza. A trainare la produzione è l’export, in particolare quello verso il mercato statunitense, che rappresenta una quota del 70% delle vendite all’estero. A sostenere la competitività internazionale del settore è principalmente il basso costo del lavoro, in particolare quello non qualificato, pari a circa il 64% di quello cinese e al 20% di quello statunitense.

TAJIKISTAN
La Banca centrale ha disposto la chiusura degli uffici di cambio privati. Il somoni ha perso da inizio anno oltre il 14% del suo valore rispetto al rublo russo. La Banca centrale ha accusato gli uffici di cambio privati di speculazione per l’aver applicato un cambio sul dollaro fino al 9% più elevato rispetto a quello ufficiale. I corsi valutari risentono del calo delle rimesse dalla Russia, scese del 7,6% nel 2014. Le rimesse estere sono una fonte di ricchezza essenziale per il Paese. Secondo la Banca Mondiale il Tajikistan è il paese maggiormente dipendente dalle rimesse estere, che ammontano al 47% del PIL tagiko. Le previsioni 2015 indicano un calo delle rimesse del 23% a causa del rallentamento economico russo.

THAILANDIA
L’UE ha avvertito il Paese di un possibile bando europeo all’import di prodotti ittici per arginare la pesca illegale. Il Paese asiatico è il terzo esportatore al mondo di prodotti ittici; il 15% di tali esportazioni sono destinate nell’Unione Europea. Nel 2014 le esportazioni di pesce verso l’UE hanno raggiunto i USD 700 milioni. Bangkok avrà sei mesi di tempo per intervenire e assicurare il monitoraggio sulle attività di pesca e la repressione degli illeciti. L’Esecutivo thailandese ha ipotizzato l’adozione di un decreto ai sensi dell’articolo 44 della costituzione transitoria adottata dalla giunta militare, che garantisce al Governo poteri straordinari per garantire l’ordine pubblico e l’unità del Paese.

ZAMBIA
Il Governo ha modificato l’imposizione sulle attività minerarie, riducendo le royalty sulle miniere a pozzo aperto dal 20% al 9%. La decisione ribalta quanto stabilito a gennaio, quando le imposte furono aumentate dal 6% al 20%. Il ripensamento segue le proteste delle imprese minerarie, che avevano avvertito sulla potenziale perdita di 12 mila posti di lavoro a causa delle maggiori imposte. Lo Zambia è il secondo produttore africano di rame; il settore minerario garantisce il 75% dei flussi di valuta forte nel Paese e il 30% delle entrate pubbliche. Il nuovo regime fiscale entrerà in vigore dal prossimo luglio.

Pillole

Bahrain: Moody’s ha rivisto al ribasso il rating sovrano del Paese da Baa2 a Baa3 con outlook negativo.
Brasile: pubblicato il bilancio Petrobras 2014; registrate perdite per USD 17 miliardi di cui oltre 2 legati allo scandalo corruzione.

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