Studi 22 gennaio 2016

SACE Country Risk Update: 22 - 28 gennaio 2016

Snapshots: Azerbaijan, Iran, Libia, Oil&Gas-Mediterraneo, Polonia, Taiwan, Venezuela

AZERBAIJAN

Il governo ha emanato alcune restrizioni alla conversione e trasferimento della valuta forte dal paese. In particolare questa settimana è stata introdotta una tassa del 20% sui pagamenti in valuta forte diretti al di fuori del paese. Il provvedimento è stato reso necessario dal drastico calo della valuta forte disponibile nel paese a causa della forte svalutazione del manat (la banca centrale a dicembre ha adottato un regime di cambio flessibile abbandonando l’ancoraggio al dollaro) e della riduzione delle exportrevenue a causa del calo del prezzo del petrolio. Il governo non ha ancora comunicato se la tassa riguarderà anche i grandi gruppi esteri attivi nell’oil & gas, che hanno già manifestato disappunto verso il provvedimento. 

 

IRAN

In anticipo rispetto alle attese, è stato raggiunto il c.d. Implementation day, data dalla quale è iniziata la rimozione delle sanzioni internazionali sull’Iran. L’Agenzia Internazionale sull’Energia Atomica ha certificato il rispetto dell’accordo di luglio da parte di Teheran. ONU e UE hanno abrogato gran parte delle sanzioni; gli USA hanno sospeso gran parte di quelle secondarie, applicabili anche ai soggetti non statunitensi. Il traguardo consente il ritorno sui mercati internazionali dell’Iran, che spera di attrarre investimenti esteri per USD 30/50 mld annui. Restano in vigore alcune limitazioni sui settori sensibili (tecnologia militare, balistica e nucleare) e su una lista di soggetti individuali, sia in UE che negli USA. Resta inoltre proibita l’operatività per i soggetti statunitensi.

 

LIBIA

Il premier incaricato Fayez al Sarraj ha annunciato la lista dei ministri del suo governo di unità nazionale, scaturito sulla base degli accordi di Roma, siglati lo scorso dicembre e supportati da una risoluzione dell’ONU. L’esecutivo sarà formato da 32 ministri, nominati assicurando la rappresentatività delle tre suddivisioni regionali del Paese (orientale, occidentale e meridionale). Il governo dovrà ora ottenere la fiducia del Parlamento di Tobruk. Inoltre, il nuovo governo dovrebbe ristabilire la propria sede a Tripoli.

 

OIL&GAS – MEDITERRANEO

Accelerazioni e rallentamenti per il gas nel Mediterraneo sud-orientale. Cipro ha dato via libera all’inglese BG Group per rilevare la quota di Noble Energy nel blocco 12 del giacimento Afrodite, contenente circa 130 miliardi di m3 (mm3), con l’obiettivo di facilitare l’esportazione in Egitto, oggi importatore netto. BG è il principale operatore dell’impianto LNG di Idku (Alessandria), che potrebbe riprendere le operazioni. L’Egitto non tornerà comunque tra gli esportatori prima del 2018-2020, quando dovrebbe partire l’attività dal giacimento offshore di 850 mm3 scoperto da ENI. Dubbi sull’opportunità di sviluppare nuove scoperte deepwater (per oltre 250 mm3 al largo di Israele) sono stati mossi dall’israeliana Negev visti gli attuali prezzi di mercato.

 

POLONIA

Standard&Poor’s Credit Rating (S&P’s) ha tagliato il giudizio della Polonia da A- a BBB+ con outlook negativo. Le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono legate ai cambiamenti varati da Varsavia volti a limitare i poteri della Corte costituzionale e l’indipendenza del sistema dei media, rafforzando il controllo del governo. S&P’s ritiene inoltre che ci si possa aspettare ulteriori misure in riduzione dell’indipendenza, credibilità ed efficacia delle principali istituzioni del Paese e soprattutto della Banca Centrale. Le stesse motivazioni sono alla base della decisione della Commissione Europea di avviare, per la prima volta da quando è stata istituita nel 2014, una “valutazione preliminare” sullo stato di diritto in Polonia.

 

TAIWAN

Tsai Ing-wen del Democratic Progressive Party sarà il primo presidente donna di Taiwan. Il partito pro indipendenza dalla Cina ha vinto di misura le elezioni aggiudicandosi sia la presidenza che la maggioranza in parlamento. Si prevede un periodo di frizioni politiche con la Cina, che continua a considerare Taiwan “l’isola ribelle” e sulla quale reclama sovranità. Il nuovo presidente dovrà trovare un compromesso, gestendo i rapporti politici con Pechino e il rallentamento dell’economia dell’isola, prettamente basata sull’export di prodotti, per i quali la Cina rappresenta il principale mercato di destinazione.

 

VENEZUELA

Il Presidente Maduro riconoscendo la gravità della situazione economica, esacerbata dal crollo del prezzo del petrolio che ha provocato la perdita del 60% delle entrate dello stato, ha decretato lo “stato di emergenza economica” per 60 giorni. Il nuovo provvedimento consentirà all'esecutivo di adottare misure straordinarie per ridurre l'evasione fiscale, per facilitare le importazioni e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaci che scarseggiano da oltre un anno, per definire misure restrittive su operazioni commerciali o finanziarie al fine di proteggere la valuta nazionale. La Banca Centrale ha reso noto i dati sul PIL che è crollato fra gennaio e settembre dello scorso anno del 4,5% mentre l’inflazione è salita del 108,7%.

 

Pillole

Bangladesh: La Banca Centrale taglia i tassi di interesse, per la prima volta in 3 anni, come stimolo all’economia.

Islanda: S&P’s ha alzato il rating sovrano a BBB+, con outlook stabile.

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