Studi 15 luglio 2016

SACE Country Risk Update: 15 - 21 luglio 2016

Snapshots: Brasile, Cina, Egitto, Giappone, Iran, Iraq, Sud Sudan

BRASILE

Le spese per i Giochi Olimpici del Brasile sono attualmente al 51% oltre il budget, con un costo in eccesso previsto di USD 1,6 miliardi. Il costo totale dei Giochi, pari a USD 4,6 miliardi, è tuttavia ancora modesto rispetto all’esborso di alcuni eventi precedenti, come le Olimpiadi di Londra e Barcellona. Quando si era deciso di ospitare le competizioni, il Brasile era in una fase di forte crescita. Oggi, dieci anni più tardi, il Paese sta affrontando la peggiore crisi economica dal 1930, con una performance negativa e la mancanza di fondi per coprire i crescenti costi. Nei giorni scorsi, il governatore dello Stato di Rio ha decretato lo stato di emergenza finanziaria.

 

CINA

L’Istituto Nazionale di Statistica Cinese (NBS) ha rivisto tutti i dati del PIL nazionale dal 1952, includendo le spese per ricerca e sviluppo (R&S) nella formazione degli investimenti fissi, invece del precedente approccio che considerava tali costi come consumi intermedi. Il risultato della revisione, attuata in conformità agli standard contabili internazionali, indica livelli di PIL più alti, un maggiore peso del settore industriale e un tasso di investimento superiore. Nel complesso, la revisione ha comportato un aggiustamento al rialzo dell'1,4% del PIL nominale nel 2015; l’effetto sul tasso di crescita reale, tuttavia, è stato solo dello 0,04%.

 

EGITTO

La Banca Centrale Egiziana (CBE) potrebbe nuovamente svalutare la moneta, nel tentativo frenare la carenza di valuta forte e arginare il mercato nero. La lira era stata già svalutata del 13% sul dollaro lo scorso marzo. Per sostenere il deficit di bilancio del Paese la CBE emetterà nuovo debito per un valore di EGP 20,3 miliardi (USD 2,3 miliardi). L’emissione sarà suddivisa in quattro tranche: la prima di EGP 4,8 miliardi con scadenza a 92 giorni, la seconda di pari ammontare con scadenza a 182 giorni, la terza di 5,3 miliardi a 273 giorni. L’ultima tranche ammonterà a 5,5 miliardi e avrà scadenza a 364 giorni.

 

GIAPPONE

L’elezione di metà della Camera Alta ha rafforzato il governo di Abe, conferendogli la maggioranza assoluta. Questo voto rappresenta un’estensione della fiducia dei giapponesi al governo, specialmente sulla politica economica (c.d. Abenomics) che non sta ottenendo i risultati sperati. Inoltre Tokyo rischia di registrare una crescita minore di quella prevista a causa dell’impatto negativo sullo Yen di Brexit, che rende meno convenienti le esportazioni. Con i seggi ottenuti, il Primo Ministro ha ora i numeri anche per modificare la Costituzione, imposta dagli americani dopo la seconda guerra mondiale, per la prima volta nella storia. Tra i primi temi su cui potrebbe intervenire c’è la Difesa.

 

IRAN

La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una misura che potrebbe bloccare le vendite di aerei americani all'Iran. La misura è stata promossa per il timore che i velivoli possano essere destinati a scopi militari. Il provvedimento minerebbe gli esiti del recente accordo tra Boeing e Teheran per la vendita di aeromobili civili per un valore di USD 25 miliardi. Un primo emendamento vieta all'Office of Foreign Assets Control di autorizzare la licenza necessaria per consentire la vendita di aerei in Iran. Un secondo emendamento proibisce i prestiti da istituzioni finanziarie americane per l'acquisto di aerei adattabili a velivoli militari. Per l’entrata in vigore, il provvedimento necessita dell’approvazione del Senato.

 

IRAQ

Il FMI ha approvato un piano di aiuti da oltre USD 5 miliardi. Il paese fronteggia gli effetti negativi derivanti dal conflitto contro lo Stato Islamico, che si aggiungono ai minori introiti del settore petrolifero, effetto del calo del greggio. Lo Stand-By Agreement resterà in vigore per 36 mesi. Il piano prevede interventi per riequilibrare le politiche di spesa alla luce dei minori introiti, migliorare la stabilità del settore finanziario, avvicinare la normativa anti-money laundering agli standard internazionali. Baghdad ha inoltre ricevuto una valutazione positiva delle attività svolte sotto lo Staff Monitored Program del Fondo, avendo raggiunto 3 dei 5 aggiustamenti strutturali preventivati. Il programma, avviato a novembre 2015, era propedeutico al rilascio di nuovi fondi.

 

SUD SUDAN

I nuovi conflitti a fuoco a Juba, che hanno causato almeno 300 vittime negli ultimi giorni, rischiano di minare la fragile situazione di pace del Paese. Gli attori internazionali che avevano collaborato alla fine della guerra civile, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Nazioni Unite, stanno cercando di placare le tensioni, nonostante il loro ruolo negli affari nazionali sia molto limitato. Alla base delle difficoltà c’è l’insanabile rivalità tra il clan del presidente Salva Kiir e quello del suo vice Rieck Machar, la stessa rivalità che aveva innescato il conflitto nel luglio 2013. Un referente governativo ha negato sia ricominciata la guerra civile, ma Kenya Airlines e Rwandair hanno sospeso i voli per la capitale e l’ambasciata americana ha evacuato tutto lo staff non necessario.

 

 

Pillole

Australia: I conservatori hanno vinto le ultime elezioni e il premier uscente Turnbull continuerà a guidare il Paese.

Guernsey: S&P’s ha tagliato il rating sovrano del Paese da AA ad AA-, con outlook stabile.

Jersey: S&P’s ha ridotto il rating sovrano del Paese da AA ad AA-, con outlook stabile.

Mozambico: Moody’s ha abbassato il rating sovrano del Paese da Caa1 a Caa3, con outlook negativo.

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