Studi 13 gennaio 2017

SACE Country Risk Update: 13 gennaio 2017

Snapshots: Gas - Turkmenistan, Giappone, Panama, Spagna, Stampi - Portogallo, Turchia, Turismo - Spagna

GAS – TURKMENISTAN

A seguito dei ritardi nei pagamenti dell’Iran sui debiti arretrati, dal primo gennaio scorso il Turkmenistan ha deciso di sospendere le esportazioni di gas verso il Paese. Il Turkmenistan, terzo partner commerciale di Teheran dopo la Cina e la Turchia, esportava fino a 10 miliardi di metri cubi di gas in Iran. Il Ministro del petrolio iraniano ha comunicato che la produzione interna dell’Iran è sufficiente per sopperire alla mancanza del gas turkmeno, utilizzato soprattutto per il consumo nel nord nel Paese. Secondo un responsabile del ministero, l'Iran produrrebbe attualmente 700 milioni di metri cubi di gas al giorno, soprattutto dai giacimenti nel sud, e il gas importato dal Turkmenistan rappresenterebbe solo l'1,5% dei consumi nazionali.

 

GIAPPONE

Il Governo ha approvato la legge di bilancio per l’anno fiscale 2017, che comincia il prossimo aprile, prevedendo un aumento rispetto al 2016 dello 0,8% per un totale di JPY 97.500 mld (USD 829 mld). Le voci principali di spesa rimangono la previdenza sociale e il welfare (+1,6% rispetto all’anno in corso), che pesano per il 33% del totale, ma è previsto anche un incremento della spesa per la difesa (+1,4%, per JPY 5.100 mld). Si attende una lieve riduzione (-0,2%) nell’emissione di debito, resa possibile dall’indebolimento dello yen che dovrebbe favorire la domanda di prodotti giapponesi all’estero.

 

PANAMA

Il consorzio responsabile del progetto da USD 5,3 mld per l’espansione del Canale di Panama ha presentato un’ulteriore richiesta di compensazione per far fronte al superamento dei costi di costruzione, portando a USD 5,673 mld l’ammontare richiesto dal Grupo Unidos por el Canal SA (GUPCSA). Il consorzio è guidato dalla spagnola Sacyr e include l’italiana Impregilo, la belga Jan De Nul e la Constructora Urbana of Panama. Secondo l’Autorità del Canale di Panama, le nuove richieste mancano di fondamento. Già nel 2014, oltre USD 1,6 mld di cost overrun avevano fermato i lavori e minacciato gravi rallentamenti su un progetto già in ritardo, oltre che la perdita di migliaia di posti di lavoro e milioni di dollari in tasse, fino all’apertura del tratto lo scorso giugno. La maggior parte delle richieste sono già in fase preliminare di arbitrato ma non ancora risolte dalla Camera di Commercio Internazionale.

 

SPAGNA

La Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza che obbliga le banche spagnole al risarcimento dei clienti che avevano sottoscritto mutui contenenti “clausole di tasso minimo”. Queste clausole impedivano ai mutuatari di beneficiare di eventuali riduzioni dei tassi al di sotto di soglie minime ed erano già state giudicate illegali nel 2013 dal Tribunale supremo spagnolo. Quest’ultimo, tuttavia, aveva escluso effetti retroattivi. L’ammontare dei risarcimenti stimato dalla Banca di Spagna è di oltre EUR 4 mld, ma la cifra varierà a seconda delle richieste di rimborso. La CECA, l’associazione bancaria nazionale, assicura che la sentenza non influirà sulla solvibilità delle banche spagnole.

 

STAMPI – PORTOGALLO

Secondo l’associazione di categoria nazionale, l’industria portoghese degli stampi è la terza in Europa e l’ottava nel mondo, con una crescita del fatturato tra il 2010 e il 2015 dell’82% ad un valore di EUR 690 mln. Le aziende del settore sono circa 450, localizzate soprattutto nella zona di Oliveira de Azemeis e di Marinha Grande, e occupano nel complesso più di 8.000 addetti. Il 74% degli stampi portoghesi è destinato all’industria automobilistica, il 10% all’imballaggio. La produzione è destinata per oltre l’80% all’export, verso quasi 90 geografie in tutto il mondo. La Germania è il primo Paese di destinazione (EUR 118 mln); seguono la Francia (EUR 98 mln) e la Spagna (EUR 90 mln). L’Italia importa solo EUR 6,7 mln, meno dell’1% della produzione totale portoghese.

 

TURCHIA

Da inizio anno la lira ha perso quasi il 7% sul dollaro (-26% yoy), continuando un trend in atto già dalla seconda metà del 2016, e scambia attualmente a circa TRY 3,80 per USD, ai massimi storici. La valuta turca ha sostituito il rand sudafricano nel primato mondiale in termini di volatilità. Secondo dati Bloomberg, i depositi in valuta forte di privati e imprese sono in crescita, segnalando la sfiducia degli operatori turchi nella valuta domestica. I dati a novembre sul peggioramento del deficit di partite correnti ha aumentato le pressioni al ribasso dei mercati valutari. La decisione della Banca centrale di abbassare il limite delle riserve valutarie regolamentari e il livello di indebitamento massimo nel mercato interbancario ha avuto effetti limitati. La Banca centrale non è per il momento intervenuta sui tassi di riferimento.

 

TURISMO – SPAGNA

Lo scorso anno il settore turistico spagnolo ha registrato un boom di arrivi, raggiungendo EUR 42,6 mld di fatturato nei primi tre trimestri del 2016 (+6% yoy). La crescita è stata supportata soprattutto dagli arrivi internazionali (75 milioni di turisti, +10% yoy) e dalla spesa dei visitatori esteri (EUR 70 mld, +8% yoy), dati che collocano la Spagna al terzo posto tra le destinazioni mondiali (World Tourism Organization, 2016). L’accelerazione dovrebbe proseguire anche nel 2017 ma a ritmi più contenuti, a causa dell’indebolimento di alcuni fattori di supporto: l’aumento dei prezzi del petrolio e il deprezzamento della sterlina che ha aumentato i prezzi per i turisti inglesi (che rappresentavano 1/4 dei turisti internazionali e 1/5 della spesa nel 2016).

 

 

Pillole:

Arabia Saudita: Dopo il collocamento record di ottobre, è allo studio una nuova emissione obbligazionaria conforme alla sharia a febbraio per finanziare il deficit fiscale saudita.
Belgio: Fitch ha diminuito il rating sovrano del Paese da AA a AA-, con outlook stabile.
Oman: Fitch ha assegnato il primo rating al Paese, BBB con outlook stabile.
Romania: Il Governo presieduto da Sorin Grindeanu, membro del PSD ed ex ministro delle Comunicazioni, ha ottenuto il voto di fiducia da parte del Parlamento.

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