Studi 13 maggio 2016

SACE Country Risk Update: 13 - 19 maggio 2016

Snapshots: Arabia Saudita, Argentina, Emirati Arabi Uniti, Energia rinnovabile-Qatar, Estrattivo-Cile, Filippine, Sud Africa

ARABIA SAUDITA

I primi effetti dell’ambiziosa “Saudi 2030 Vision” cominciano a vedersi. Il rimpasto di Governo e la riorganizzazione dei ministeri ha visto la sostituzione tra gli altri dello storico ministro del Petrolio Ali al-Naimi, con il presidente della compagnia petrolifera statale Saudi Aramco, Khaled al-Falih. Proprio Saudi Aramco sta finalizzando la proposta da presentare al Consiglio Supremo per la privatizzazione del 5% del proprio capitale, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di progetti industriali e la diversificazione economica. Perseguendo nel processo di emancipazione dalla dipendenza del petrolio, è stata introdotta una nuova imposta fondiaria sui terreni sottosviluppati per contrastare la carenza di spazi abitativi e finanziare investimenti nei servizi pubblici.

 

ARGENTINA

S&P’s ha migliorato il rating del paese da selective default a B-, in seguito al pagamento degli interessi sul debito ristrutturato nel 2005 e 2010:  il 5 maggio, infatti, l’Argentina ha pagato interessi per USD 2,7 miliardi sulle obbligazioni emesse nel 2005 e 2010 e in default da giugno 2014. L'upgrade va ad aggiungersi al recente ritorno del Paese sul mercato dei capitali con l'emissione di titoli di Stato per un valore di USD 16,5 miliardi e al giudizio positivo sul piano di riforme economiche che il nuovo esecutivo guidato dal Presidente Macri sta portando avanti per rilanciare la crescita. Nonostante il Paese si stia muovendo nella giusta direzione, permangono alcune sfide tra cui l’elevata inflazione, l’alto deficit fiscale e un business climate poco trasparente.

 

EMIRATI ARABI UNITI

L’emissione di bond da USD 5 miliardi da parte di Abu Dhabi ha riscontrato un forte interesse sul mercato, ricevendo oltre 600 richieste di ordine, per un valore di USD 17 miliardi. Dopo sette anni, Abu Dhabi torna sul mercato dei capitali internazionali con l’obiettivo di limitare almeno parzialmente l’incremento del deficit che si attende per quest’anno. L’emissione è stata sottoscritta soprattutto da investitori stranieri e da banche, ad un tasso del 2,218% per il bond a cinque anni e del 3,154% per quello a dieci. Il ricorso al mercato dei capitali si inserisce nell’ottica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento a disposizione del governo.

 

ENERGIA RINNOVABILE – QATAR

Total, una delle quattro principali compagnie petrolifere al mondo, ha annunciato il proprio piano di investimento nell’emergente settore dell’energia solare in Qatar, attraverso una possibile partnership tra la controllata SunPower (la seconda compagnia di energia solare al mondo) e la nuova JV locale, nata da Qatar Petroleum e Qatar Electricity and Water Company per lo sviluppo di un impianto solare. Il settore dell’energia rinnovabile in Qatar è emerso quando i prezzi del petrolio erano molto alti, generando una richiesta per forme di energia alternative e più efficienti. Tuttavia, la persistenza dei livelli attuali di prezzo del greggio potrebbe scoraggiare ulteriori investimenti nel rinnovabile e rallentare il tasso di crescita del settore.

 

ESTRATTIVO – CILE

Il governo cileno ha installato una base militare a 15 km dal confine con la Bolivia. Quest’ultima ha protestato ufficialmente, mentre prosegue la disputa sul confine tra i due stati e sul diritto di passaggio delle merci dirette ai porti cileni (60% circa dell’export boliviano) attualmente al vaglio della Corte internazionale di giustizia. L’installazione dovrebbe servire anche come deterrente per atti di violenza e furti nella fascia di confine, che comprende le principali miniere del Paese: dopo diversi incidenti occorsi nel 2015 e nonostante la controversia in corso, nei primi quattro mesi del 2016 non si sono registrati episodi a danno delle attività economiche nell’area.

 

FILIPPINE

Le elezioni presidenziali sono state vinte da Rodrigo Duterte, ex sindaco di Davao. Duterte ha promesso di dare priorità alla lotta alla criminalità, uno dei temi principali della campagna elettorale contraddistinta per il linguaggio autoritario e violento e per molti incarna il pericolo del ritorno dell'autoritarismo. La vittoria del leader populista sembra un risposta alle esigenze di quella parte della popolazione stanca della politica tradizionale nepotista e corrotta, e potrebbe segnare una rottura con il Governo liberal-riformista del Presidente uscente Aquino, dal punto di vista della stabilità politica interna e delle riforme in campo economico, che hanno contribuito alla rapida crescita degli ultimi anni (il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita del 6% nel 2016).

 

SUD AFRICA

Il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita del Paese dello 0,6% nel 2016. Tuttavia, benché l’economia fatichi a riprendersi sullo spettro di una crisi politica Lesetja Kganyago, il governatore della Banca Centrale, riconosce la presenza di segnali positivi, quali la ripresa delle esportazioni, l’aumento delle vendite al dettaglio, un maggiore utilizzo della capacità produttiva e la risposta delle istituzioni agli scandali politici. Per rilanciare il Paese Kganyago sottolinea la necessità di riforme strutturali per garantire una riduzione della povertà e del tasso di disoccupazione (attualmente al 26,7%, il più alto in otto anni).

 

Pillole

Austria: Werner Faymann, cancelliere dell’Austria, si è dimesso dal suo incarico e da leader del Partito Socialdemocratico dopo la sconfitta del candidato socialdemocratico alle elezioni presidenziali.

Brasile: Fitch ha tagliato il rating sovrano del Paese da BB+ a BB, con outlook negativo.

Brasile: il Senato ha votato a favore della procedura di impeachment contro la Presidente Dilma Rousseff, accusata di aver truccato i bilanci dello stato, che verrà temporaneamente sospesa per 180 giorni per essere processata.

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