Studi 11 marzo 2016

SACE Country Risk Update: 11 - 17 febbraio 2016

Snapshots: Area Euro, Brasile, Cina, Cipro, Etilene e propilene-Giappone, Oil&gas-Brasile, Regno Unito, Russia

AREA EURO

Il PIL è cresciuto dello 0,3% negli ultimi 3 mesi dell’anno, frenato dal saldo negativo della bilancia commerciale (come avvenuto nel trimestre precedente). Lo stesso risultato è stato registrato in Germania, Francia (prima e seconda economia dell’area), Belgio e Paesi Bassi, mentre è stata molto positiva la performance della Spagna (+0,8%) e di altre economie più piccole, come Estonia (+1,2%) e Slovacchia (+1,0%). Complessivamente nel 2015 il PIL dell’Eurozona è cresciuto dell’1,6%, in accelerazione rispetto al 2014 (+0,9%). Per il 2016 le previsioni della Commissione europea indicano un ulteriore aumento dell’1,7%.

 

BRASILE

Le compagnie minerarie Bhp-Billiton e Vale, coinvolte nel disastro causato dal crollo della diga dello scorso novembre presso la miniera di ferro nello stato del Minas Gerais, hanno raggiunto un accordo extra-giudiziario con le autorità brasiliane per il pagamento di oltre USD 2,6 miliardi in quindici anni per la bonifica ambientale e i risarcimenti alle comunità colpite. L’accordo tuttavia non chiarisce le tempistiche con cui la compagnia mineraria Samarco, joint-venture tra le due società, potrà tornare a operare nel Paese. La ripresa delle attività di Samarco sarà subordinata all’identificazione delle cause che hanno portato al crollo della diga.

 

CINA

Nel mese di febbraio le esportazioni cinesi hanno fatto registrare il calo più consistente da maggio 2009, contraendosi del 25,4% rispetto a febbraio 2015, dopo la riduzione dell’11,2% del mese di gennaio. Nello stesso periodo le importazioni si sono ridotte del 13,8%, dopo il -18,8% di gennaio. Questi rallentamenti sono dovuti alla minore domanda cinese di commodity quali petrolio, ferro e rame e dalla debolezza della domanda estera. Le vistose contrazioni sono tuttavia anche da imputare, almeno in parte, alle festività per il capodanno cinese dell’8 febbraio. Gli ultimi dati segnalano anche un rallentamento interno delle vendite nel settore automobilistico, con un calo del 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

 

CIPRO

Cipro ha annunciato la sua uscita anticipata dal piano internazionale di salvataggio “Extended Fund Facility” lanciato tre anni fa dal Fondo Monetario Internazionale. Del piano da EUR 10 miliardi di aiuti, in collaborazione con Commissione europea e BCE, il Paese ha utilizzato circa EUR 7,5 miliardi per la ricapitalizzazione del settore bancario e l’adozione di riforme fiscali, economiche e strutturali che hanno portato l’economia a crescere di circa l’1,5% nel 2015. Secondo una dichiarazione del Ministro delle Finanze, il Paese ha riorientato la sua economia su settori con solide prospettive di crescita, come turismo, costruzioni e servizi al business.

 

ETILENE E PROPILENE – GIAPPONE

Asahi Kasei ha interrotto permanentemente la produzione di etilene/propilene nell’impianto in Mizushima, ultimo di una serie di dismissioni che il settore sta subendo dallo scorso anno. La chiusura dell’impianto toglierà dal mercato giapponese 470.000t di etilene e 300.000t di propilene, entrambi usati per la produzione di plastica, che si sommano alle oltre 700.000t già sottratte dalla chiusura di un altro impianto nel 2015. La produzione a febbraio è calata del 10,6% rispetto a gennaio e del 4,9% yoy. L’export -800.000t di etilene e 1,3mt di propilene nel 2015- è crollato del 10% yoy, e si stima un ulteriore calo nel 2016, a fronte di una domanda globale in crescita del 4,5% annuo fino al 2020.

 

OIL&GAS – BRASILE

Il Senato brasiliano ha rimosso il requisito del 30% in capo a Petrobras nelle attività pre-salt (offshore, acque profonde). Il Partito dei lavoratori al potere ha votato contro. Il testo passa al vaglio della Camera e della presidente Rousseff. Se approvato, Petrobras avrà 30 giorni per decidere quali prerogative mantenere. Nel frattempo è iniziata la vendita di 98 blocchi produttivi, utili a raggiungere il target 2016 di USD 14 mld di dismissioni, per ridurre il debito (USD 130 mld). A gennaio Petrobras ha prodotto l’81% del petrolio brasiliano, seguita da BG-Shell con l’8% che prevede di quadruplicare il proprio output entro il 2020. Nel frattempo Marcelo Odebrecht, magnate delle costruzioni, è stato condannato a 19 anni nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione.

 

REGNO UNITO

Visto l’approssimarsi del referendum del 23 giugno sulla permanenza nell’Unione europea del Regno Unito, il governatore della Bank of England (BoE), Mark Carney, ha espresso la propria posizione. Il governatore ha dichiarato che l’accordo raggiunto da Cameron con gli altri stati membri consentirà alla BoE di raggiungere i suoi obiettivi: i) mantenere un’inflazione bassa e stabile e ii) preservare la stabilità finanziaria. Inoltre, il governatore ha affermato che la possibile uscita dall’UE rappresenta il principale rischio domestico alla stabilità finanziaria e avrebbe degli effetti negativi di breve periodo sull’intera economia.

 

RUSSIA

L’agenzia di rating Moody’s ha deciso di revocare il rating nazionale del Paese. La decisione è stata presa in seguito al cambiamento normativo imposto dalla Russia lo scorso anno, che ha portato il Paese a istituire una propria agenzia di rating (la Analytical Credit Rating Agency), e che comporta l’obbligo di operare sul mercato russo tramite una società controllata. Questa decisione tuttavia non interferisce con la possibilità di rilasciare rating su scala globale, ma avrà un impatto su circa 150 aziende, il cui rating nazionale verrà ritirato. Anche Fitch sembra considerare l’ipotesi di ritirarsi dal Paese. Tali azioni delle agenzie americane sembrano evidenziare il rischio di un possibile allontanamento del mercato finanziario russo dai mercati globali.

 

Pillole

Bahrain: Moody’s ha tagliato il rating sovrano del Paese da Baa3 a Ba1, con rating sotto osservazione per possibili ulteriori downgrade.

Congo: Fitch e Moody’s hanno abbassato il rating sovrano del Paese di un notch ciascuno, portandolo rispettivamente da B+ a B, con outlook negativo, e da Ba3 a B1, con rating sotto osservazione per possibili ulteriori downgrade.

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