Studi 06 novembre 2015

SACE Country Risk Update: 06 - 12 novembre 2015

Snapshots: Area euro, Cina-Taiwan, Egitto, Gas-Ucraina, Guatemala, Turchia.

AREA EURO
Uno studio della Banca Centrale Europea ha messo in evidenza i risultati ottenuti dalle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Tltro) annunciate dall'istituto a giugno 2014. Dai dati presentati dalla Bce, le banche hanno ottenuti finanziamenti per 400 miliardi di euro, 100 dei quali destinati all'economia reale attraverso prestiti a imprese e famiglie. Ha avuto un impatto positivo anche l'acquisto di titoli. Nel report però non vengono analizzati gli effetti su inflazione (ben lontana dal target del 2%) e crescita. Proprio la mancanza di accelerazione nella dinamica dei prezzi potrebbe spingere Francoforte ad assumere ulteriori misure (come l'ampliamento del Qe o l'ulteriore taglio dei tassi) già a dicembre.

 

CINA – TAIWAN
Per la prima volta dal 1949 Cina e Taiwan si incontrano. Sabato si terrà a Singapore il faccia a faccia tra il presidente cinese Xi Jinping e quello taiwanese Ma Ying-jeou (esponente del Kuomintang, il partito dei nazionalisti). I rapporti tra “le due Cine” si sono intensificati negli ultimi due anni soprattutto sul lato economico, con numerosi accordi commerciali conclusi. L’obiettivo del Kuomintang è di arginare quella che si preannuncia come una sconfitta elettorale alle elezioni di gennaio 2016. La Cina fa leva sul suo traino economico e contemporaneamente vuole segnalare un avvicinamento anche politico; ma questo potrebbe scatenare forti critiche a Taipei, facendo così il gioco di Xi che, comunque, continua a considerare Taiwan come territorio cinese “ribelle”.

 

EGITTO
USA e UK sembrano accreditare l’ipotesi di attentato terroristico tra le cause dell’incidente aereo che ha coinvolto la compagnia russa Metrojet nella penisola del Sinai. L’area dell’incidente è una zona di scontro tra esercito egiziano e milizie filo-islamiste affiliate allo Stato islamico. Fonti ufficiali egiziane e russe sono più caute sull’ipotesi terroristica. L’incertezza sui fatti ha provocato il blocco dei voli verso Sharm el Sheik da parte di una serie di compagnie aeree. L’impatto dell’attentato sull’economia egiziana potrebbe essere significativo: le entrate da turismo sono una fonte fondamentale per la ricostituzione delle riserve estere, attualmente pari a soli 3 mesi di import cover, con ricadute negative sulla disponibilità di valuta estera.

 

GAS – UCRAINA
Continua la disputa tra Naftogaz, la società ucraina del gas, e la russa Gazprom. L’anticipo versato il 2 novembre sarebbe sufficiente a coprire solo cinque giorni, mentre Kiev ha fatto sapere che non si acquisterà altro gas nel 2016 se Mosca continuerà a imporre prezzi superiori rispetto ai concorrenti occidentali. In ottobre Gazprom ha fornito 2 miliardi di metri cubi di gas (bcm) al Paese dopo aver incassato un anticipo di USD 234 mln sui 500 mln pattuiti: le riserve ucraine ammontano a circa 17 bcm, a fronte di una soglia di sicurezza invernale di 19 bcm. Tra i Paesi limitrofi, l’Ungheria ha ribadito la volontà di servirsi delle forniture russe. Nel frattempo, Royal Dutch Shell ha abbandonato le attività legate allo shale sul territorio ucraino.

 

GUATEMALA
Il ballottaggio per le elezioni presidenziali in Guatemala ha visto prevalere il comico Jimmy Morales con oltre il 67% dei voti rispetto alla sfidante Sandra Torres. Morales è riuscito a far leva sullo scandalo di corruzione che ha travolto il presidente uscente Otto Perez Molina, il 3 settembre scorso, a tre giorni dal primo turno. Il nuovo presidente dovrà affrontare i problemi principali della violenza e dell’insicurezza, in un paese dove il 25% della popolazione vive in condizioni di povertà estrema e la corruzione è dilagante.

 

TURCHIA
L’AKP, il partito del presidente Erdogan, ha ottenuto una netta vittoria nelle elezioni parlamentari, raggiungendo il 49.4% dei voti, pari a 316 dei 550 seggi. Il risultato consente la formazione di un governo mono-colore, ma non è sufficiente a modificare unilateralmente la Costituzione (è richiesta una maggioranza di 330 voti per proporre il referendum di modifica costituzionale). Il risultato è stato accolto positivamente dai mercati: l’indice azionario di riferimento, il BIST 100, ha chiuso il lunedì post-elettorale con un aumento del 5,7% rispetto alla seduta precedente; la lira si è apprezzata del 3,8% sul dollaro, toccando i minimi da agosto. Restano tuttavia tensioni a causa della radicalizzazione del confronto politico e degli scontri armati con il PKK.

 

Pillole

Marocco: la BERS ha stanziato un prestito da USD 5 milioni a supporto del micro-credito marocchino.

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