SACE Country Risk Update: 04 - 10 marzo 2016
ARGENTINA
E’ stato raggiunto un accordo di principio con quattro hedge fund americani, i cosiddetti fondi “avvoltoio”, che non accettando le ristrutturazioni del debito del 2005 e 2010 chiedevano di essere interamente rimborsati dal fallimento del Paese nel 2001/2002. L’accordo prevede il pagamento di USD 4,65 miliardi (-25% rispetto alle richieste iniziali) e per essere effettivo dovrà essere approvato dal Parlamento. Tale accordo permetterebbe al Paese di tornare a finanziarsi sul mercato dei capitali e si va ad aggiungere ai passi in avanti fatti in sede di Paris Club.
BIELORUSSIA
Il parlamento ha approvato una riforma che apporta alcune modifiche alla normativa fiscale per privati e aziende. La legge mira ad aumentare la raccolta fiscale, anche alla luce del calo delle entrate registrato dal Paese, incrementando alcune tasse principalmente sull’attività delle imprese. Allo stesso tempo la riforma introduce alcune esenzioni fiscali su determinati beni (ad esempio il taglio dell’IVA sui beni energetici) e sistemi di pagamento (come la riduzione delle tasse sui titoli cambiari). La legge inoltre permette al presidente di approvare modifiche alla normativa fiscale senza interpellare il parlamento.
INDONESIA
Il 2015 si è chiuso con il più basso tasso di crescita dal 2009 (+4,8%), ben lontano dall’obiettivo per il 2019 del +7%. Per favorire lo sviluppo e attrarre capitali dall’estero, il presidente Joko Widodo ha aumentato i limiti alla partecipazione di capitali esteri in 49 settori. In molti (come catena del freddo, gestione di rifiuti non tossici e materie prime per medicinali) sarà possibile operare senza partner locali, detenendo il 100% delle quote; in altri, il tetto consentirà comunque di detenere la quota di maggioranza. Oltre a ciò, per ridurre costi e tassi di finanziamento, la Banca Centrale, a seguito del calo dell’inflazione al 4,1% a gennaio, ha tagliato di 25 punti base i tassi portandoli al 7% e le autorità hanno ridotto le riserve obbligatorie per le banche commerciali.
IRAN
I candidati riformisti e moderati alleati del presidente Hassan Rouhani hanno vinto le elezioni iraniane, conquistando tutti e 30 i seggi parlamentari di Teheran (in precedenza ne detenevano soltanto 2). Anche nell'Assemblea degli Esperti, organismo religioso composto da 88 membri in carica per 8 anni, i riformisti-moderati hanno ottenuto un risultato positivo, pur non ottenendo la maggioranza. L'affermazione elettorale è un segnale di supporto alla linea politica del presidente Rouhani, consentendo una maggiore capacità di adozione delle riforme e implementazione del programma di governo, e prepara il terreno a una sua probabile ricandidatura alle elezioni presidenziali del prossimo anno.
PETROLIERE – ASIA
Le tariffe per le Very Large Crude Carriers (VLCC), utilizzate nel trasporto del petrolio greggio dai paesi produttori ai terminali, sono ai minimi e continueranno a scendere nelle prossime settimane. I ricavi giornalieri di un viaggio VLCC dal Medio Oriente al Giappone sono diminuiti di USD 10.000 nell’ultima settimana, dopo che gli armatori hanno ridotto le attività di acquisto. Secondo le previsioni Bancosta, la flotta mondiale crescerà dell’8% nel 2016, contro il 3% dell’anno scorso, e il volume delle nuove navi in consegna potrebbe superare l’incremento previsto della domanda di petroliere, spingendo ulteriormente al ribasso le tariffe.
POLIETILENE – INDIA
Dhunseri Petrochem e Indorama Ventures hanno annunciato una nuova JV paritetica che, mettendo insieme i due impianti produttivi (696.000 tonnellate l’anno di PET), deterrà il 38% di market share nel mercato indiano del polietilene. L’operazione beneficerà anche di importanti sinergie nell’approvvigionamento dei polimeri e nella distribuzione delle resine a livello nazionale e internazionale, grazie alla vicinanza del porto di Haldia e alla posizione strategica dei due impianti per la copertura omogenea del territorio. Secondo le previsioni BMI, l’industria petrolchimica indiana arriverà a toccare i USD 190 miliardi entro il 2017/18 con un output in crescita del 10% annuo, per servire un mercato in cui il consumo pro-capite raddoppierà tra il 2015 e il 2020.
SAN MARINO
È stato raggiunto un accordo con l'Unione Europea per lo scambio automatico di informazioni sui conti correnti dei residenti, con l'obiettivo di contrastare la frode e l'evasione fiscale. Questo accordo è in linea con quelli già conclusi dall'UE con Svizzera e Liechtenstein e in vigore all'interno dell'Unione dal marzo 2014. Lo scambio di informazioni, che segue gli standard promossi a livello mondiale dall'Ocse, comincerà dal 1 gennaio 2017 e consentirà alle Autorità di identificare correttamente i cittadini coinvolti, applicare le leggi in materia con efficacia, stimare l'evasione fiscale perpetrata ed evitare inutili spese in indagini.
TUNISIA
Il parlamento europeo ha approvato un ampliamento di 35.000 tonnellate/anno della quota di olio d’oliva che può essere importato esente da dazi nell’Unione Europea dalla Tunisia nel biennio 2016-2017, con l’obiettivo di aiutare l’economia tunisina in difficoltà. L’olio d’oliva costituisce il principale bene agricolo esportato dal Paese e la sua produzione dà lavoro a un quinto della popolazione impiegata nell’agricoltura. Per salvaguardare i produttori europei, il parlamento ha istituito una verifica a metà del periodo con la possibilità di aggiornare il piano in caso di effetti negativi e una “clausola di tracciamento” che garantisca l’effettiva provenienza diretta dell’olio dalla Tunisia.
Pillole
Azerbaijan: Fitch ha abbassato il rating sovrano del Paese da BBB- a BB+, con outlook negativo.
Bielorussia: Fitch ha assegnato per la prima volta al Paese il rating sovrano B-, con outlook stabile.
Costa Rica: S&P’s ha tagliato il rating sovrano del Paese da BB a BB-, con outlook negativo.
Kosovo: Hashim Thaci, ex Ministro degli Esteri, è il nuovo presidente.
Oman: Moody’s ha abbassato il rating sovrano dal Paese da A3 ad A1, con rating sotto osservazione per possibili ulteriori downgrade.
Sri Lanka: Fitch ha abbassato il rating sovrano del Paese da BB- a B+, con outlook negativo.
Suriname: Fitch ha tagliato il rating sovrano del Paese da BB- a B+, con outlook negativo.