Focus On 10 aprile 2024

Il vino, biglietto da visita del Made in Italy

Con una crescita del 2,9% medio annuo nei prossimi tre anni, l'export italiano di vini raggiungerà nel 2026 gli €8,5 miliardi. 7 bottiglie su 10 che varcano i confini nazionali sono di vino, 3 di spumante. Veneto, Piemonte e Toscana le maggiori regioni esportatrici e Stati Uniti, Germania e Regno Unito le maggiori destinazioni. Ottime opportunità di crescita, trainate anche dai consumi internazionali che nel 2024-25 aumenteranno del 2,3% annuo, provengono anche da Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti. L'intelligenza artificiale arriva anche nel settore vinicolo offrendo numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione.
  • Per i prossimi tre anni l’export italiano di vino è atteso crescere a un ritmo medio annuo del 2,9% raggiungendo, nel 2026, gli €8,5 miliardi. Nel 2023 le nostre esportazioni enologiche hanno registrato il valore di €7,8 miliardi, in aumento del 20,8% rispetto al 2019, e hanno rappresentato più del 20% delle nostre vendite all’estero del settore alimentari e bevande.

  • 7 bottiglie su 10 che varcano i nostri confini sono di vino, quasi 3 di spumante: i “soli” vini (esclusi quindi gli spumanti) rappresentano la quota maggiore di domanda estera grazie ai €5,4 miliardi di vendite. I vini fermi rossi e rosé guidano l’export del settore (40% dell'export complessivo), seguiti dagli spumanti (28,5%, quasi 10 p.p. in più rispetto al 2019).

  • Nel 2023 il primo mercato di sbocco dei vini italiani sono stati gli Stati Uniti, seguiti dalla Germania e dal Regno Unito; note positive arrivano anche da altre geografie a noi vicine, come Polonia, Repubblica Ceca, ma anche Croazia e Serbia.

  • L’Italia è la seconda esportatrice di vino, con una quota del 20,9% sul valore dell’export mondiale, dopo la Francia (32,8%) e prima della Spagna (8,1%). Lo stimolo è quindi a continuare a lavorare non solo sulla qualità, ma anche sulla promozione del brand. Tra le nostre produzioni regionali, sono i vini veneti quelli più richiesti all’estero (36,3% dell’export italiano), seguiti da Piemonte (15,6%) e Toscana (15,2%).

  • Note positive per le esportazioni di vino italiano arrivano anche dalla domanda dei consumatori esteri: per quest’anno e il prossimo è atteso, infatti, un generale aumento dei consumi di vino (+2,3%). Se da un lato si conferma l’importanza di geografie dove il presidio italiano è già forte – Stati Uniti, Regno Unito e Germania su tutte – dall’altro emergono sempre più come mercati di opportunità Paesi come Giappone, Cina, Corea del Sud ed Emirati Arabi Uniti.

  • L'applicazione dell'intelligenza artificiale (IA) nel settore vinicolo offre numerosi vantaggi in termini di qualità, efficienza e sostenibilità della produzione. L'IA consente, infatti, non solo di monitorare e gestire il vigneto e regolare le condizioni di fermentazione, anche in ottica sostenibile e di riduzione dei costi, ma anche di prevenire le frodi e conoscere meglio le preferenze dei consumatori così da intercettarne la domanda in maniera più efficace ed efficiente.

  • SACE supporta le imprese del settore con le sue soluzioni assicurative e finanziarie che vanno dal supporto all’export al sostegno agli investimenti domestici, in particolare in sostenibilità e innovazione; in aggiunta SACE offre anche servizi di accompagnamento, formazione e business matching per aiutare le imprese a crescere in contatti, relazioni e know-how. SACE collabora con molte realtà del settore e della filiera, dalle imprese produttrici di vino a quelle che producono irrigatori, serre, macchinari connessi al processo produttivo, linee di imbottigliamento e confezionamento.

 

 

Scarica il documento per l'analisi completa.

Documenti

Desideri ulteriori informazioni?
Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
Focus On 06 dicembre 2024
I macchinari agricoli sono un comparto molto rilevante della meccanica strumentale, sia in termini di numerosità delle imprese, in particolare PMI, sia di valore aggiunto sia di export. In un contesto internazionale di incertezza e dove il cambiamento climatico è un fattore rilevante, le nuove tecnologie, in particolare l’IA, sono uno strumento di resilienza, sostenibilità e competitività, sia a livello nazionale che internazionale, in particolare nei Paesi GATE tra cui Cina, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam, che rappresentano il 10% dell’export del settore e dove lo scorso anno la crescita è stata di quasi del 50%.
Focus On 25 novembre 2024
Economia circolare, a che punto siamo? Quali sono i settori chiave? Cosa possono fare le filiere per migliorare la produttività?
Varie 15 novembre 2024
Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni hanno registrato un moderato calo su base annua (-0,7%), a riflesso del dato negativo in volume (-2,6%) non pienamente compensato dall’aumento dei valori medi unitari (+1,9%).