Focus On 20 gennaio 2022

Focus On - Il fashion tornerà di moda?

La moda è prima di tutto l’arte del cambiamento (John Galliano)
  • La moda, che registrava da anni un andamento positivo, ha subìto un duro contraccolpo a causa della pandemia, visto il mutamento di esigenze dei consumatori e le criticità riscontrate nell’approvvigionamento, nella distribuzione e nelle vendite di articoli. A livello globale, nel 2020 la moda ha generato un export di quasi €900 miliardi, circa i due terzi dei quali di abbigliamento e calzature. Le pelli sono il comparto ad aver registrato il crollo maggiore, seguite dal tessile, mentre per abbigliamento e calzature il calo è stato più contenuto. Tra i principali esportatori si evidenziano i Paesi dell’Asia emergente, come Cina, Vietnam, e Bangladesh ma anche l’Unione europea; tra gli Stati membri, l’Italia è uno dei pochi esportatori netti.
  • In Italia l’industria del fashion ricopre un ruolo strategico in termini di valore aggiunto e occupazione generati. Nel 2020 il nostro Paese ha esportato €46,7 miliardi di articoli di moda, registrando una contrazione del 18,5%; lo scorso anno ha fatto segnare un recupero benché non completo, anche a causa del forte impatto della pandemia e del protrarsi di alcune criticità. Le imprese si mostrano ottimiste per le prospettive relative a quest’anno, sulla scia della ripresa attesa in importanti mercati di sbocco e di una maggiore propensione al consumo in un contesto di incertezza relativamente più contenuta rispetto al biennio precedente.
  • Le criticità nelle catene di approvvigionamento conseguenti alla crisi hanno innescato il dibattito sul reshoring come strategia percorribile anche dalle imprese della moda. Sebbene sia ancora presto per un’analisi approfondita del fenomeno, alcune prime rilevazioni suggeriscono che non si sta assistendo a una vera e propria rilocazione manifatturiera; le imprese maggiormente internazionalizzate sembrano, infatti, aver reagito meglio alla pandemia.
  • Il settore è di fronte a profondi cambiamenti strutturali che rappresentano una sfida e richiedono uno sforzo innovativo alle imprese. La sostenibilità è diventata parte integrante di varie iniziative di rilancio post-Covid. In questo senso, allo scopo di favorire l’economia circolare all’interno del sistema moda, a partire da quest’anno l’Italia ha introdotto l’obbligo di raccolta differenziata dei prodotti tessili con un target di recupero del 100%. Anche le imprese stanno agendo sempre più per limitare il proprio impatto ambientale in fase sia di produzione sia di ricerca e sviluppo, ma anche tramite servizi offerti al consumatore (ad esempio quelli di sartoria per incentivare la riparazione dei prodotti).
  • A sua volta, la digitalizzazione porterà ampie innovazioni al sistema moda lungo le diverse fasi della filiera. A valle l’esperienza di shopping diventerà sempre più digitale, grazie alla maggiore diffusione dell’e-commerce su diverse piattaforme e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei camerini di prova dei negozi fisici. A monte, invece, l’applicazione della realtà aumentata permetterà di ridurre gli sprechi lavorando su modelli 3D e producendo solo le parti necessarie. Le tecnologie dell’industria 4.0 consentiranno di ridurre i costi di produzione, il time-to-market e i rifiuti generati; le evoluzioni della blockchain, inoltre, potrebbero permettere una migliore tracciabilità di ogni fase di vita di un capo fashion rendendo più trasparente la catena di approvvigionamento.

     

    Scarica il documento per l'analisi completa!

     

    Documenti

    Desideri ulteriori informazioni?
    Compila il modulo e ti risponderemo al più presto.
    Focus On 22 luglio 2024
    L’Asia continua a crescere e lo fa in modo eterogeneo: la spinta verso un upgrade del tessuto manifatturiero di diversi Paesi (Vietnam, Malesia) così come il costante impegno verso l’innovazione tecnologica dell’industria e delle infrastrutture (India, Thailandia) sono solo alcune delle chiavi di lettura dell’intensa dinamica dell’export italiano nell’area, che secondo le previsioni SACE crescerà del 6,5% nel 2024 e del 6,1% nel 2025.
    Varie 16 luglio 2024
    Tra gennaio e maggio le vendite italiane sono rimaste pressoché invariate (-0,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a risultato delle dinamiche contrapposte dei valori medi unitari (+1,6%) e dei volumi (-1,7%).
    Focus On 08 luglio 2024
    L’Africa guarda al futuro con lo slancio di una regione che, dopo anni non facili, mira a essere la prossima protagonista della crescita globale. Pur con le consuete, profonde differenze tra gli oltre 50 Paesi che compongono il continente africano, si evidenziano segnali positivi provenienti da mercati di interesse per le nostre imprese.