Focus On 24 maggio 2022

Focus On - Forti legami, grandi opportunità. Imprese italiane in Croazia: stiamo sfruttando tutti i vantaggi?

[…] abbiamo rapporti eccellenti, di due paesi amici realmente […] (Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica italiana, Zagabria 24/04/2015)
  • La Croazia ha beneficiato dell'ingresso nell'Ue: nel 2019 il Pil pro-capite del Paese era aumentato di 5,1 punti percentuali rispetto al livello registrato nel 2013, con l’ingresso nel mercato unico. Nei prossimi anni la convergenza economica dovrebbe intensificarsi ulteriormente grazie all'ingresso nella zona euro e nell'area Schengen (verosimilmente nel 2023.

  • L'economia croata è profondamente integrata nel mercato unico in quanto oltre la metà degli scambi con l'estero avviene con i partner dell'Ue. Con l’ingresso nella zona euro è attesa un’ulteriore accelerazione delle esportazioni di merci. 

  • Dell’ingresso della Croazia nell’Unione hanno beneficiato anche le relazioni economiche tra Roma e Zagabria. Le esportazioni italiane di merci sono quasi raddoppiate tra il 2012 e il 2019, raggiungendo i €3,8 miliardi e superando i valori precedenti la crisi finanziaria globale. Nonostante il 2020 abbia rappresentato una battuta d’arresto per il nostro export verso il Paese, i legami sono stretti e la crescita dello scorso anno ha spianato la strada per una piena ripresa nel 2022.

  • Circa il 70% dell’export italiano di beni in Croazia proviene da quattro regioni: Lombardia, Veneto, Sicilia ed Emilia Romagna, di cui le prime due hanno esportato circa €800 milioni ciascuna nel 2021 e le ultime due circa €400 milioni ciascuna. Aggiungendo a questi i flussi di esportazione alquanto significativi da Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Toscana – oltre €140 milioni per ciascuna – si raggiunge quasi il 90% delle esportazioni italiane verso la Croazia.

  • I rischi politici nel Paese sono limitati, secondo gli indicatori di rischio di SACE. Tuttavia, con alcune controparti – piccole banche o imprese private - potrebbe essere necessario adottare un comportamento prudenziale: il profilo del rischio di credito è relativamente superiore rispetto a quello politico.

  • La Croazia è uno dei principali beneficiari dello stanziamento a titolo del Recovery and Resilience Facility (Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza) con €6,3 miliardi in sovvenzioni (oltre il 12% del Pil). Inoltre, il pacchetto finanziario per Zagabria previsto per i prossimi dieci anni include anche circa €14 miliardi del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 dell’Ue.

  • Ravvisiamo numerose opportunità per rafforzare la cooperazione tra l'economia italiana e quella croata: i) il Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza (PNRR) sostiene un nuovo ciclo di investimenti che crea una domanda di importazioni di vari impianti e macchinari e materiali da costruzione, ii) inoltre, il PNRR prevede l'acceleramento della privatizzazione delle imprese statali, e iii) numerosi processi di fusione e acquisizione.

  • Le imprese italiane beneficeranno, da un lato, della maggiore integrazione della Croazia nel mercato europeo e dall'economia dinamica del Paese e, dall'altro, delle numerose iniziative che Zagabria sta attuando, compresa la privatizzazione delle imprese di proprietà dello Stato.

 
 

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